sabato 31 ottobre 2009

Incontrando Leo Hickman… / Meeting Leo Hickman… (AmbienteFestival ’09)

Scommetto che qualcuno di voi si sta chiedendo com’è andata a finire ieri sera…
In un commento avevo detto che mi sarei recata in piazza Cavour, a Rimini, per partecipare agli eventi di AmbienteFestival, oppure per informarmi sul movimento alternativo di cui accennavo in post precedenti. Ma alla fine la scelta non c’è stata! Non c’è stato nessuno scontro, la piazza era avvolta nell’umida atmosfera pacata di una serata autunnale, popolata da poca gente.
I bet that someone of you is wondering what yesterday evening was happened…
In a comment I said that I would go in Cavour Square, in Rimini, to participate to the events of AmbienteFestival, or for being informed on the alternative movement I mentioned in the previous posts. But there wasn’t any chance! There wasn’t any trouble, the public square was wrapped in a humid and calm atmosphere of an autumnal evening, with very few people.


Un po’ di timido movimento, invece, si è visto sotto i famosi ‘archi’.
Così, togliendomi ogni dubbio, ho deciso di partecipare all’incontro in agenda “Ma quanto siamo verdi?” con Leo Hickman, noto giornalista britannico di The Guardian e già collaboratore della rivista italiana Internazionale.
Di lui avevo già sentito parlare sul blog di Almost Mrs. Average, e sui vari portali di ecologia italiano e stranieri… ma il suo volto… mmh…
Ah ecco dove l’ho visto! Sulla copertina del suo libro “La vita ridotta all’osso. Un anno senza sprechi. Le disavventure di un consumatore coscienzioso”, una copertina davvero singolare dove lui appare come la sua mamma lo ha generato e coperto solo da una scatola piena di ortaggi… Eh eh! Insomma… dev’essere un personaggio, mi son detta!
Just a bit of timid persons movement was, indeed, under the famous ‘arches’.
So, avoiding any doubt, I decided to participate to the meting planned in the agenda “How much are we green?” with Leo Hickman, a famous British journalist of
The Guardian who collaborated with the Italian magazine Internazionale.
I yet heard about him on the blog of Almost Mrs. Average, and on various Italian and foreign portals about environment… but his face… mmh…
Ah, now I remember where I’ve seen him! On the cover of his book “A Life Stripped Bare, My Year Trying to Live Ethically”, a very singular cover where he appears as his mother generated him and covered only with a cardboard box full of vegetables… Eh eh!
Well… he must be a character, I said to myself!


E ne ho avuto piena conferma! Come tutti i britannici è una persona di spirito, sincera e con le idee molto chiare. Nessuna timidezza nel raccontare la sua sfida intrapresa qualche anno fa, di cui parla proprio in quel libro. Ma questi britannici amano sfidare se stessi!!! Forse in fondo in fondo anch’io ho un animo un po’ britannico, che dite? Beh, io li trovo fantastici!
Leo Hickman è riuscito a coinvolgere la sua famiglia (moglie e bimbo) per un intero anno a vivere in una maniera completamente etica e rispettosa dell’ambiente.
Così ci ha raccontato di come ha rinunciato ad andare a far la spesa al supermercato, procurandosi il cibo presso gli agricoltori locali, si è impuntato con la moglie nel voler utilizzare i pannolini lavabili per il proprio bambino, ha fatto le sue vacanze in Umbria evitando il viaggio in aereo e in macchina e utilizzando solamente il treno. Con la sua famiglia ha valutato anche tutti i consumi energetici, cosa che poi lo ha portato a scrivere numerosi articoli di successo su argomenti apparentemente banali come il lavaggio dei piatti, l’uso del bollitore elettrico per il caffè e molti altri temi sull’uso quotidiano di oggetti elettrici che fanno o meno la differenza per l’ambiente.
And I had the confirm! How all the British he is a person with sense of humour, sincere and with clear ideas. No shyness in telling about his challenge he had some years ago, explained in his book.
But these British love to take challenges!!! Perhaps at least I have a bit of British soul, don’t you think? Well, I find’em fantastic!
Leo Hickman was able to involve his family (his wife and kid) to live in a completely ethic and environmental sustainable way for an entire year.
So he told us about the decision to not buy anything more at the supermarkets, buying food only by local farmers and he told how he decided – despite his wife’s will – to use washable nappies for his child. Then how he did holidays with his family in Umbria without travelling by airplane or car, but going only by train. With his family he valued also their energetic consumes, which thing was then useful to write lots of successful articles about apparently banal threads like washing dishes, using electrical kettle for coffee or the use of other domestic appliances that make the difference for environment.


La sua preoccupazione costante è quella di mantenere l’interesse su tutti i temi ambientali che riguardano la vita quotidiana, in modo che l’ecologia non sia solamente una moda, come molti stanno cominciando a pensare, ma diventi un vero e proprio stile di vita sul quale instradare anche le prossime generazioni. E, proprio in vista del futuro, questa volta Hickman ha concentrato i suoi sforzi nello studiare l’impatto che il turismo ha sull’ambiente. Ha condotto la nostra riflessione sul fatto che, essendo il turismo in continua espansione, con i voli low-cost e con la possibilità che presto i paesi in via di sviluppo avranno nel poter viaggiare, come facciamo noi ora, le emissioni di CO2 aumenteranno notevolmente, mettendo il Pianeta sempre più in pericolo. Quindi propone alcune soluzioni molto creative, che meriterebbero una lettura, dal momento che quest’argomentazione è tutta racchiusa in un suo nuovo libro dal titolo un po’ inquietante “Ultima chiamata”.
His constant worry is to maintain high the interest about all environmental themes which regard the daily life, so as to avoid that ecology become a fashion, like many people think. He hopes it could become a real lifestyle for us and then for new generations. And, just having care of the future, this time Hickman concentrated his efforts in studying the impact that tourism has on environment. He brought our thoughts on the fact that, if tourism is continuous expansion – with low-cost flight and with the increasing possibility for the developing country to fly in the same way we do now – carbon emission will strongly increase, a real danger for our Planet. So, he suggest some very creative solutions, which are worth to be read in his new book with a worry title “The Final Call”.


In definitiva, in un’aula molto piccola con un’audience purtroppo molto ristretta, ho avuto modo di conoscere questa persona autorevole e allo stesso tempo affabile. Timidamente ho preso anche la parola, alla fine del discorso, per chiedergli come mai il grande movimento ecologico che sta prendendo piede in Gran Bretagna – vedendo l’esperienza delle blogger da “The Rubbish Diet” a “MyZeroWaste” – ancora stenta a decollare qui in Italia. E poi infine ho chiesto un consiglio personale su come coinvolgere più persone possibili nella mia quotidiana battaglia alla diffusione di una cultura sullo stile di vita più consapevole. Sono stata molto sorpresa di sapere che anche Hickman confida molto sull’uso dei blog e della rete per il coinvolgimento sempre più esteso della gente. Mi ha detto di non meravigliarmi del fatto che in Italia i problemi ambientali non siano così sentiti. Dieci anni fa circa, infatti, quando cominciava a scrivere su questi temi, gli inglesi guardavano ai tedeschi come un esempio da seguire. Quindi, significa che qui la rivoluzione ecologica ha ancora una lunga strada da percorrere? Spero tanto di no, comunque Hickman sostiene che il cambiamento, quando comincia, si evolve molto rapidamente!
At last, in a very little hall, with very few people as audience, I had the chance to know this influential and at the same time affable person. Shyly, at the end of the speech, I asked him why the great ecological movement we see in the UK – seeing the experiences from the blogs, like The Rubbish Diet or MyZeroWaste – doesn’t get off the ground here in Italy. And at the end I asked him a personal suggestion on how to involve more people in my daily battle to diffuse a culture about a more conscious lifestyle. I was very surprised to know that also Hickman believes in the blogs and the internet for raising the interest of people. He said that I hadn’t to wonder if in Italy enviroment isn’t felt like a serious problem. Ten years ago, in facts, as he started ti write about these themes, English saw Germans as example to follow. So what does it mean? Is the way to eco-revolution longer here? I hope no. But Hickman says that when the change happens it evolves very quickly!

Ecco la sintesi davvero ristretta di un incontro che mi ha davvero sollevato il morale. Anche se su qualche tema (come quello del nucleare) il mio punto di vista non concordava esattamente con il suo, posso dire che Hickman è una persona dalle vedute molto ampie, che accetta qualche piccolo compromesso nella vita, ma che riesce a fare della sua esperienza un fatto unico che è sotto gli occhi di tutti: è la dimostrazione viva che l’uomo si è creato intorno tante cose inutili che prima o poi torneranno indietro come un boomerang. È la dimostrazione che ciascuno di noi può fare qualcosa e che questa cosa, sia pur piccola ha il suo significato se la mettiamo insieme alle piccole azioni di tanta altra gente!
Here’s the very short synthesis of a meeting that made me happy a lot. Even if about some themes (as on the nuclear) I wasn’t totally agree with him, I can say that Hickman is very wide open, he accepts also some compromises in his life but he is able to make unique his experience which is under everybody’s eyes: he is the prove that human being has created so much unnecessary things that in a way or another will come bcak as a boomerang. He is the prove that everyone could make something useful, even if this thing is little, it has a great significance if put together with other’s actions!

***

Per concludere aggiungo che a fine serata ho ricevuto personalmente un chiarimento sul problema inquinamento-mare, che ha smosso le associazioni dei riminesi in contrasto col festival.
Spero che al più presto si possa organizzare un incontro ufficiale, in cui tutti possano partecipare, esprimere le proprie preoccupazioni e trovare insieme delle soluzioni. Dev’essere questo il modo di agire, abbiamo o no tutti a cuore il nostro ambiente?
To sum up I add that at the end of the evening I also had personally a clarification about the problem of sea pollution that moved the associations of citizens f Rimini against the festival.
I hope that an official conference could be organised soon, so as everyone could particicpate, say his worries, ad find solution with the others. It must be this the way to act… is environment in all our hearts or not?


Domani, comunque, sarà una giornata intensa, con la visita all’edizione nuova di Ecomondo e la partecipazione diretta di ManiTese al festival dell’economia solidale e sostenibile “Ecomia”. Poi entreremo direttamente nella settimana a zero rifiuti! Quindi occhio ai prossimi aggiornamenti!
However, tomorrow, it will be an intense day, with the visit to the new edition of Ecomondo exposition and the direct participation o ManiTese at the festival of fair and sustainable economy “Ecomia”. Then we will directly enter in the Zero Waste Week! So keep to look updates!

mercoledì 28 ottobre 2009

Sempre su AmbienteFestival ‘09 / About AmbienteFestival ’09 again

Comincio questo post col ringraziare tutte le persone che hanno cercato di risollevarmi, leggendo le mie note di sconforto su quanto sta accadendo in questi giorni a Rimini.
L’entusiasmo sta tornando, credetemi, e questo soprattutto grazie a voi!
I start this post thanking all the people who tried to raise me, reading my notes of discouragement on what is happening these days in Rimini. Enthusiasm is coming again, believe me, and this happens thanks to you!

Sabato e domenica scorsa, nemmeno a farlo apposta, io e Irish avevamo programmato un’escursione nella zona del Delta del Po per staccare la spina. Sono stati due giorni molto belli e mi sono serviti per prendere una pausa, dimenticando le amare riflessioni e rinnovando la mia passione per la natura. Anche se al mio ritorno ho ritrovato un clima ancora più teso, ho ritrovato lo stesso un po’ di equilibrio per capire quali sono i miei limiti e quali invece sono le qualità su cui posso ancora puntare per sentirmi coerente con me stessa.
Probabilmente molto ha influito la sinergia con Madre Terra… durante la breve gita, abbiamo fatto un bellissimo incontro con un daino che faceva il suo quotidiano giro nel Gran Bosco della Mesola! Ma di questo val la pena di dedicare un post a parte, più in là, ma comunque presto.
Last Saturday and Sunday, as if on purpose, Irish and me planned a hike in the land of the Delta of Po, as to cut off power from the stress of the week. They were two wonderful days and I take the chance to relax, forgetting bitter thoughts and newly finding me fond of nature. Even if coming back home I found a tense atmosphere, I found also a bit of mental balance to understand what are my limits and what instead are my qualities on which I must trust to feel consistent with myself.
Probably Mother Nature gave me the strength… during this short hike we had an incredible meeting with a deer who was having a ride in the Big Wood of Mesola! But I will tell you about this sooner!


ph. by Irish People

Oggi mi preme parlarvi delle belle scoperte che ho fatto ieri sera…
Dopo esserci recati al solito negozio ‘bio’ per una spesa urgente, e accorgerci di aver sbagliato orario – avrei dovuto prendere in considerazione quello invernale –, abbiamo deciso di non sprecare a vuoto il viaggio in macchina e visitare il centro di Rimini, in particolare piazza Cavour, che è in questi giorni il luogo più animato grazie ad AmbienteFestival.
A quell’ora ormai erano chiuse le attività di laboratorio, e parte di quelle commerciali relative ad Ecomia. Non c’erano particolari conferenze, come quelle che da stasera in poi riprenderanno vita, ma restavano aperte – credo fino alle 22, e questo accade ogni giorno – diverse esposizioni davvero interessanti:
Today I’m telling about pleasant discovering I did yesterday evening…
After going to the eco shop for a urgent shopping, and having noticed that was closed – we didn’t consider the new winter opening time – we decided not to waste time and fuel spent by car but to go visiting the centre of Rimini. In particular Cavour square which is the most animated place in the city, thanks to
AmbienteFestival.
On that time laboratory and commercial activities – which ones of
Ecomia – were ended. There weren’t special conferences, as those ones that start from today evening. But many expositions were still opened – and they are almost open every day until 10 p.m.–:

• La mostra “Rifiuti in cerca d’autore”: una carrellata di opere d’arte e installazioni, alcune davvero geniali, che hanno come tema o come materiale di realizzazione i rifiuti. Alcuni quadri mi hanno veramente impressionato… mostrano quanto la questione rifiuti sia entrata nel cuore di alcune persone, suscitando orrore, sconforto, ma anche creatività e voglia di dar vita dai rifiuti stessi a qualcosa di nuovo e bello. Non è un caso che la gran parte degli artisti in esposizione sono di origine campana! A questo link – dove ho scoperto che il concorso attinente è aperto ancora fino al 30 novembre – potete vederne qualche foto.
The “Waste Looking for Authors” exhibition: it is a show of artworks – many very ingenious – that have garbage as theme or as work materials. Some pictures impressed me so much… they show how the waste problems broke some people’s heart, provoking horror, discouragement, but also creativity and the will to transform waste in something new and nice. Not by chance many artists are from Campania! At this link – where I discovered that the connected competition will end the 30th November – you can see some pictures.

• L’esposizione “Le buone pratiche”, dove le istituzioni, gli enti e i soggetti privati, che partecipano alla manifestazione, mettono a disposizione le loro informazioni per modificare in “eco” le proprie azioni quotidiane. Da notare la scenografia fatta interamente in materiale da recupero (moquette, ferro, legno e cartone), elaborata da artisti e professionisti del design.
The show “Good Practises” where institutions, boards and private companies, who participate to the event, offer their information to make green your daily actions. To be mentioned the scenery entirely made with reuse materials (carpeting, iron, wood and carton), elaborated from artists and designers.

• Le due mostre fotografiche “Riclick Preview: quando un rifiuto diventa una risorsa” e “Visione periferica”, due modi differenti di concepire la fotografia come espressione di ciò che oggi avviene sotto i nostri occhi nei contesti urbani e non. Composizioni fotografiche molto originali, devo dire!
The two shows “Riclick Preview: When Waste Becomes Resource” and “Suburban Vision”, two different ways to use photography as expression of what today happens under our eyes, in cities and out there. Photographic compositions were very original, I must say!

• La boutique etica “Re-arts” e il bookshop. Un posto dove devo assolutamente tornare! Si possono acquistare vari accessori realizzati da diversi artisti e artigiani fatti con materiale di recupero: borse fatte con teli in pvc stampati, gomma da copertoni, magliette e sportine con una grafica realizzata da persone in carcere, collane e cinture in scarti di stoffa, sedili, anelli e spille realizzati con i lego e con i tasti dei computer. E che dire per la scelta dei libri… ricchissima e interessantissima!
The ethic boutique “Re-arts” and the bookshop. A place where I absolutely must return! There you can buy accessories created by various artists and artisans, all made from recovered material: bags made by printed PVC sheets, rubber from tyres, t-shirts and shopping bags with a graphic by jailbirds, necklaces and belts made with clothes waste, seats, rings and brooches created from legos and computer keys. And what about the book selection… very rich and interesting!

• La mostra esterna dell’associazione Dinamo Energia Creativa “La casa-bici”. Tante installazioni divertenti e bizzarre create che hanno la bici come elemento costante, materiale o semplicemente ispiratore.
The external show “The Home-Bike” by the association Dinamo Energia Creativa. Many funny and bizarre artworks, where bike is the constant element, the material or simply the inspiration.

• La mostra fotografica e video “I love Bio. Costruire consapevolmente” sulla bioedilizia realizzata recentemente.
The photo and video show “I love Organic. Conscious Building”about the green way to build, especially in the local area.

• Infine, l’esposizione “Design Italiano per la sostenibilità”. Oggetti d’uso visti e nuovi creati riciclando materiali come alluminio, vetro, carta, plastica o creati per il risparmio energetico, come elettrodomestici a basso consumo, lampade a LED, mezzi di trasporto elettrici… La cosa più bella di questo spazio dedicato al design è la parete che ospita i più innovativi materiali che utilizzano materie da recupero pre e post-consumo. Puoi avvicinarti, toccarli, capire come sono fatti e immaginarne il loro utilizzo.
At last we visited the exposition “Italian Design for Sustainability”. New and old design objects, created for recycling materials like aluminium, glass, paper, plastic or created for saving energy like white goods with low consumes, LED lamps, electrical vehicles… The best thing in this place dedicated to design is a wall where you can find all kinds of innovative materials from recycle pre and post-consume. You can approach and touch them, understanding how they are made and imagine a new use.


Insomma, in poco tempo e piccoli spazi abbiamo avuto modo di vedere come arte, fotografia, design e architettura sono settori che si stanno sempre più orientando verso la sostenibilità ambientale. Una bella sfida per quel mondo produttivo incapace di rivedere i propri standard ormai obsoleti ed inquinanti, una bella avventura nel trasformare quanto abbiamo creato di brutto e dannoso in qualcosa di gradevole e utile anche al solo “farci riflettere”.
Well, in a short time and a little space, we had the possibility to see that art, photography, design and architecture are fields that are more and more going toward environmental sustainability. A good challenge for that industries which aren’t able to review their old and polluting standards. A good adventure in transforming what we created of bad and harmful in something agreeable and useful, even for the simple ‘thinking’.

Per la mia mente che ha sete di stimoli per la creatività, è stata davvero una scoperta. Per il mio animo, alla ricerca di incoraggiamento nel fare ogni giorno del mio meglio, è stata una rappacificazione.
Ovviamente oltre agli stimoli positivi ed incoraggianti ho trovato punti deboli sui quali una così grande manifestazione dovrebbe lavorare per le prossime edizioni. Di questo ne parlavamo io e Irish al ritorno a casa e di questo parlerò qui sul blog a conclusione dell’evento, così per rifletterci sopra ed eventualmente dare suggerimenti per chi il prossimo anno si troverà a rinnovare il suo impegno all’interno dell’organizzazione.
For my mind, thirsty of spurs for creativity, it was really a discovering. For my soul, searching for encouragements in doing everyday my best, it was a pacification.
Of course behind the stimuli and encouragements I found some weak points on which the organisation of a so great event will have to work for next editions. As we came back home, Irish and me, we talked about these, but I’ll tell to you on the blog when the event will end, so to reflect about it and possibly give suggestions to the people involved in the new arrangement.


Intanto presto altri aggiornamenti…
Ah, a proposito oggi è cominciato Ecomondo! ;)
In the meantime I’ll write soon new updates.
Ah, at proposal, today
Ecomondo began!

giovedì 22 ottobre 2009

L’entusiasmo è come la fiamma di una candela… / The enthusiasm is like a candle flame (AmbienteFestival ‘09)


… basta un soffio per spegnerla!
Mi è accaduto proprio ieri, mentre mi accingevo a scrivere il nuovo post su quello che accadrà a Rimini da oggi, 22 ottobre, fino al 2 novembre.
Fino a quel momento ero entusiasta e non vedevo l’ora dell’arrivo di questi giorni, in cui si terrà una lunga kermesse che, durante gli ultimi quattro, si affiancherà ad Ecomondo, la tanto attesa “Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile”.
… It takes the time for a blow to be extinguished!
It’s happened to me exactly yesterday, when I was writing a new blog post about what will happen in Rimini by now, 22nd October, until 2nd November.
Until that moment I was enthusiastic and couldn’t wait these upcoming days, during which there will be a long happening. For the last four days, it will be parallel to
Ecomondo, the long waited “International Trade Fair of Material & Energy Recovery and Sustainable Development”.



Sto parlando di AmbienteFestival dal quale sito si legge:
I’m talking about AmbienteFestival, on which website you can read:

Ambiente festival 2009 (Rimini, 22 ottobre - 2 novembre 2009) è un’iniziativa di divulgazione popolare per diffondere una nuova cultura dell’ambiente più consapevole, incentrata sulla responsabilità diretta di cittadini, imprese, istituzioni e associazioni per uno sviluppo sostenibile ed eco-compatibile. Una manifestazione, rivolta al grande pubblico, capace di unire momenti di confronto istituzionale con il dibattito scientifico, attività di formazione e divulgazione con iniziative di carattere ludico e culturale.
Ambiente festival 2009 (Rimini, 22 ottobre – 2 novembre 2009) is an initiative for the popular diffusion of a new more conscious culture about environment. It is centred on direct responsibility of citizens, manufacturers, institutions and associations for a sustainable and green development. Opened to the great public, it is an event that put together moments of institutional exchange of ideas with scientific debates, training and educational activities with recreational and cultural initiatives.

Era proprio quello che ci voleva! Vi ricordate l’anno scorso, quando lamentavo nel mio articolo su Ecomondo proprio il coinvolgimento del grande pubblico? Bene, quest’anno su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche del Comune di Rimini e di Rimini Fiera, organizzatrice di Ecomondo, si è arrivati a creare questo grande evento che comprende una miriade di appuntamenti, basta visitare il programma
Incontri e dibattiti con personalità che si occupano e preoccupano delle problematiche ambientali; attività didattiche e laboratori per bambini ed adulti mirati al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo organizzati dalle varie associazioni presenti in ambito locale; mostre sul design della sostenibilità, sulle suggestioni artistiche che evoca l’ambiente, sulla fotografia, sul territorio; spettacoli, spazi dedicati ai libri e alle attività ludiche; poi cinema, in collaborazione con il festival Cinemambiente di Torino; e infine mercato etico con l’apertura del consueto appuntamento autunnale di Ecomia.
It’s just the right thing! Do you remember, last year, when, in a post of mine about Ecomondo, I lamented the lack of involvement of the great public? Well, this year, on initiative of the Environment and Energy Council and Rimini Fair, that organizes Ecomondo, it was created this great event, which includes a lot of dates. Give a look to the agenda
There will be meetings and debates with personalities who worry and care about environment; educational activities and laboratories for children and adults addressed to save money, reuse and recycle, organised by various local associations; exhibitions on sustainable design, art inspired by nature, photography and local environment; shows, spaces dedicated to books and recreation; then cinema, in collaboration with
Cinemambiente, the environment film festival of Turin; and at last the ethical market, with the opening of the usual autumnal Ecomia.

Questo e molto altro ancora ravviverà la città di Rimini in questi giorni.
Per me sarebbe il non plus ultra, forse il periodo più bello dell’anno. Non a caso avevo scelto la coda di questi avvenimenti per la mia prima settimana a zero rifiuti.
These and even more things will animate Rimini city on these days.
For me it would be the ne plus ultra, perhaps the best time in the year. For this exact reason I chose the end of these events for
my first zero waste week.


Eppure mi è arrivata voce di qualcosa che ha spento un po’ il mio entusiasmo.
Parallelamente a questa grande festa ci sarà una contro-manifestazione che prenderà il nome di LiberoAmbiente. C’è qualcuno che preferisce non festeggiare, un gruppo di cittadini che, pur avendo a cuore le tematiche ambientali, si sentono esclusi da associazioni, enti ed istituzioni coinvolte in questo grande evento perché non ascoltati nella loro esposizione di serie problematiche ambientali che minacciano la città: dal problema dell’inquinamento del mare, al problema dei rifiuti che non vede ancora una soluzione decisiva e soprattutto sostenibile per la salute dei cittadini.
Sono persone che, provenendo da varie associazioni che si occupano della tutela ambientale nella città, si sono unite per farsi sentire nei prossimi giorni durante lo svolgimento di AmbienteFestival, intavolando conferenze e organizzando punti informativi alternativi per i cittadini che vogliano prendere coscienza di questi problemi.
But I heard rumours about something that extinguished my enthusiasm.
At the same time of this great festival there will be an opposite festival which will be called
LiberoAmbiente. Someone doesn’t prefer to celebrate. They are citizens who – even having care about environment – feel excluded from associations, companies and institutions involved in this great event. They affirm their voice hasn’t been heard about serious problems which threaten the city: from the pollution of the sea, to the waste problem, still unsolved despite citizen’s health.
They are people who – coming from different organizations who care about local environment – join to make their voice heard on the next days, during the festival. They will have conferences and organize info points for citizens who are interested in these problems.


Come spiegare la mia immediata reazione? Quasi quella di un bambino a cui si scioglie il ghiacciolo… Sono molto combattuta, è l’unica cosa che mi sento di dire.
Da una parte ero così felice che una città come Rimini, spesso al centro di notizie frivole o di attenzione semplicemente turistica, stavolta fosse la protagonista di un evento che cambia il punto di vista dei cittadini e degli stessi turisti. Un evento forse destinato a diventare un esempio per tutta l’Italia di quanto le tematiche ambientali possano essere al centro della nostra vita di tutti i giorni, dell’economia, della società e persino del divertimento!
Mentre l’altra faccia della medaglia mi mostra un triste aspetto della città, una città che è stata spesso oggetto di speculazioni e di incuria da parte di tutti e che ora soffre per la mancanza di azioni decisive che pongano fine a questo stato.
Non mi sento di stare da una parte o dall’altra… so solo che è giusto ascoltare (e dare risposte) anche a queste voci, ma che non è giusto cercare di oscurare il lato festoso della manifestazione più grande. Resto sempre convinta del fatto che è sempre meglio trasferire un messaggio positivo alla gente, soprattutto quella che di ambiente spesso non vuole sentir parlare. Urlare di problemi gravi per la propria città, per farsi sentire va bene, a costo, però, di non coprire le voci di chi cerca nel proprio piccolo di fare qualcosa per l’ambiente in maniera più silenziosa e col sorriso sul volto.
Siamo tutti nella stessa barca e vogliamo il bene della città, vogliamo tutti un ambiente salubre e possibilmente gradevole per noi e i nostri figli, ma bisogna dare spazio a tutti, cercare di mediare, capire dove si sbaglia ed essere soprattutto propositivi!
How to explain my immediate reactions? Almost that one of a kid whose icicle melts… I’m very torn, it is the only thing I can say.
On one hand I was so happy that a city like Rimini, often at the centre of frivolous news or tourism attention, this time was the protagonist of an event which can change the perspective of citizens and of the same tourists. It could be an event maybe destined to be an example for all Italy: it’s about how the environmental themes could interest our daily life, our economy, society and amusement!
But the on the other hand I see a sad aspect of the city. A city which was often the object of speculation and negligence by everybody and now suffers for the lack of decisive actions that can put an end to this state of things.
I don’t want to support one part despite the other… I only know that it’s worth to listen (and answer) to these voices, but it’s also wrong trying to boycott the happy face of the bigger event.
I’m firmly convinced that it’s better to transmit a positive message to people, especially to those who usually want to hear nothing about environment. To shout about serious problems of the city in order to be heard is good but at the cost to not cover the voice of those ones who try to do something for environment in their own small way, and with the smile on their face.
We all stand together, we all need the best for our city, we all want to live in a healthier and pleasant place also for the next generations, but we must give all the same chances, we must mediate, trying to understand where mistakes are and being more purposeful.


Tutto questo mi tange da vicino in questi giorni, perché con la piccola-grande associazione di cui ormai faccio parte, sono stata e sarò coinvolta in laboratori tesi al recupero e al riciclo e nel mercatino solidale dell’usato che si terranno all’interno di AmbienteFestival. È un piccolo contributo a chi lontano da noi soffre ancora di più i problemi ambientali e un altrettanto piccolo contributo locale, insieme ad altri cittadini, a fare la propria parte nell’evitare lo spreco di risorse e i rifiuti. Credo che sia importante anche questo.
All this really affects me, these days, because I’m involved in person with the little but great association of Mani Tese in laboratories for reuse and recycle, in the context of AmbienteFestival. It’s a little contribution to people who, far from here, suffer much more environmental troubles and I’s a little local contribution, together with other citizens, to make our little part in avoiding waste of resources. I believe that even this thing is important the same.

giovedì 15 ottobre 2009

Blog Action Day 2009 + Today great announcement!!!

Spero che qualcuno abbia letto il post di ieri.
Oggi è il Blog Action Day, una giornata in cui tutte le voci dei blogger del mondo, qualunque sia la natura del proprio blog, si uniscono per dire "Stop" ai cambiamenti climatici, all'inquinamento, allo sfruttamento della Terra!
Sono fiera di essere tra queste persone!!!
Ciò che ciascuno di noi può fare nel proprio piccolo ha un senso solamente se non rimane fine a se stesso.
Lo stesso blog che ho creato da ormai due anni ha questo scopo: coinvolgere tutti coloro che si affacciano qui e condividere insieme le sfide che affronto giorno dopo giorno cercando uno stile di vita più compatibile con l'ambiente.
Ma una piccola e allo stesso tempo enorme sfida non sono riuscita ancora ad affrontare e vorrei condividerla con tutti voi. Approfitto di questa grande occasione per annunciarvi che:

Dal 1° al 7 Novembre affronterò la prima SETTIMANA A ZERO RIFIUTI!!!

E non sarò sola. Ovviamente il mio partner condividerà con me questa sfida, aiutandomi nei consumi e nello svolgimento delle normali attività casalinghe. Spero di non essere sola nemmeno sul blog. Ho bisogno del vostro supporto e dei vostri suggerimenti. Se qualcuno è abbastanza coraggioso e vuole unirsi alla nostra sfida...
In quella settimana, e anche prima, parlerò dei problemi che si presenteranno e illustrerò, come avevo già cominciato a fare quelli che sono i punti critici dei nostri consumi e delle abitudini che generano rifiuti.
Perché generare rifiuti significa sprecare le risorse del nostro pianeta, avvelenare terra, aria e acqua per le generazioni future e sperperare i propri risparmi. Ecco perché ha un senso che io oggi condivida con voi questa volontà!


I hope that someone read my blog post yesterday.
Today is the Blog Action Day, a day in which all bloggers' voices in the world – independently from the main topics of their blogs – join together to say "Stop" to climate changes, to pollution, to exploitation of Earth resources!
I'm very glad to be among these people!!!
All everyone can do in his own little experience hasn't a sense if it is for his own purpose.
The same blog I created two years ago, has this purpose: to involve everyone who's interested in and to share all the challenges I take everyday, searching for a lifestyle more compatible with environment.
But a little and at the same time huge challenge I wasn't still able to take and now I want to share with you.
I take the chance of the day to announce that:


From 1st to 7th November I'll have my first ZERO WASTE WEEK!!!

And I won't be alone. Of course my partner will share this effort with me, helping me in consumes and in the normal home activities. I hope that you'll be there by me! And if someone is enough brave can join with us...
In that week – and even before – I'll tell about problems and critical points in our consumes, especially about habits that generate waste.
Because to create waste means that you are wasting resources of the Planet, to pollute earth, air and water for the future generation and to throw away money. So here is the sense of sharing my will with you!

mercoledì 14 ottobre 2009

Blog Action Day 2009

Questo brevissimo post è solamente un anticipo di quello che accadrà domani in tutto il mondo.
Numerosi blogs di qualsiasi natura siano si uniranno per sensibilizzare il mondo sui cambiamenti climatici che ormai sono sotto gli occhi di tutti! Il messaggio è questo: ogni persona nel suo piccolo può fare molto poco, ma tante persone insieme possono cambiare molto!
Sarebbe bello che domani ciascuno di noi postasse qualcosa, anche poche righe per parlare di questo o semplicemente del nostro piccolo contributo per la Terra!
Grazie ad Anice Verde per la segnalazione!
Un saluto e arrivederci a domani!



This very short post is only a preview on what tomorrow is happening all around the world.
Many blogs – also those ones with different kinds of topic – are joining to raise awareness about climate changes, which are yet under everyone's eyes! The message is: everyone in his little context can do very few things but all together people can change a lot of things!
It will be wonderful if tomorrow everyone could post something on his own blog, even few lines to talk about this or simply about his personal contribute for Heart!
Thanks to Anice Verde for information!
So see you until tomorrow!

giovedì 8 ottobre 2009

Sempre parlando di biciclette… / Even speaking about bicycles… (ERRATA CORRIGE)

Questo post è per precisare alcune cose che nel precedente per una mia svista non sono state descritte correttamente.
Il nostro caro Riccardo ha scritto per specificare meglio che per quanto riguarda l'"E-Bici"

"le centraline elettroniche del kit che attualmente abbiamo reperito non hanno ancora la possibilità di recuperare l'energia della pedalata per rinserirla nelle batterie quando la bicicletta è utilizzata normalmente.
Sarà una funzione spero a breve disponibile (così come anche il recupero dell'energia durante le discese o le frenate) che però per ora non è ancora attiva.
L'energia nelle batterie può infatti essere immessa unicamente dal caricabatterie funzionante a 220V (compreso nel kit) che può essere collegato alla normale rete elettrica di casa (con un costo di ricarica completa della batteria per 80 Km di autonomia della bicicletta in aree pianeggianti pari a circa 13 centesimi di euro) oppure alla rete elettrica autonoma di un piccolo impianto fotovoltaico/eolico da 100Watt (installabile separatamente)".

Inoltre, per quanto riguarda il kit di elettrificazione delle bici,

"...il nostro piccolo gruppo di amici ha deciso di riunire in un unico 'blocco' tutti i pezzi occorrenti per il montaggio, ricercando sui vari mercati componenti che fossero il più possibile eco-compatibili (soprattutto le batterie certificate senza piombo, elettrolita liquido, e a rischio nullo o quasi di incendio/esplosione), verificando inoltre per quanto possibile che per i componenti provenienti dal mercato asiatico i pezzi fossero realizzati in aziende prive di manodopera minorile e/o sfruttata.
Inoltre abbiamo voluto realizzare un 'volto umano' all'iniziativa non 'nascondendoci' dietro soltanto ad un sito internet o ad un call-centre telefonico ma mettendo a disposizione, per ora purtroppo soltanto a Desio (MB), un punto vendita/assistenza aperto al pubblico dove le varie persone interessate hanno la possibilità di parlare fisicamente con qualcuno per tutte le esigenze e/o curiosità sui kit gestito da amici/volontari che, tra l'altro, viaggiano giornalmente quasi soltanto in bici elettrica".

Questo sistema è, quindi, composto di elementi già esistenti sul mercato, disponibili in maniera separata, ed è ancora da perfezionare, ma considero del tutto ammirevole lo sforzo di questo gruppo di rendere alla portata di tutti la fruibilità di informazioni e tecniche e addirittura testare personalmente il risultato degli assemblaggi, in modo da offrire il meglio!

Inoltre, il gruppo Wutel.net è disposto a spostarsi per diffondere le proprie informazioni riguardo questa iniziativa su un territorio più vasto, attraverso le associazioni e i gruppi che mostrano un particolare interesse alla mobilità sostenibile. Chi fosse interessato può contattare Riccardo e il suo staff qui.
Questa sì che è la strada per uno sviluppo sostenibile! ;)


This post is written to specify something that in the previous one I couldn't correctly describe, for a misunderstanding of mine.
Our dear Riccardo wrote to me to state better about the "E-Bike"

"The electronic control unit of the kit, we have experimented, hasn't the possibility to rescue energy from foot thrust to save it in batteries, when bicycle is used normally.
It is a function that I hope will be soon available – as much as saving of energy during slopes or stops – , now it isn't still active.
Energy can enter in batteries only by the battery charger (included in the kit) that works at 220V. It can be connected to the normal energy network at home at a battery charging cost of 13 euro cents per 80 Km of autonomy, for a bike that goes on a plain. Or it can be connected at the energy network of a little photovoltaic/wind fan plant of 100 Watt (to install apart)".

Moreover, as regards the kit for electrical bikes,

"Our little group of friends decided to reunite in a single block all the pieces that are required for the assemblage, searching on the market for components as green as possible, especially unleaded certified batteries with liquid electrolysis and fireproof. In addition, we wanted to give a 'human face' to the initiative, not hiding behind a website or a call centre but giving support by a real customer care/selling point where everyone interested can physically talk with someone for all needs and/or curiosities about kits. This is managed by friends and volunteers who, besides, travel daily almost always by bike".

So, this system is made by components already existing on the market, available in separated manners, and it is also to improve, but I consider absolutely admirable this group's effort for giving everybody technical informations and for testing in person the result of assemblages, according to offer the best!

Moreover the Wutel.net group is ready to move for diffusing infos about the initiative in a more larger territory, through associations and groups who are particularly interested in sustainable mobility. Who is interested can contact Riccardo and his staff here.
This can be really called 'a way to a sustainable economy"! ;)

mercoledì 7 ottobre 2009

Sempre parlando di biciclette… / Even speaking about bicycles…

visione 'artistica' del mondo bici by MisterCrama
an 'artistic' view on the bikes' world by MisterCrama

Una bella notizia fresca fresca rimbalzata sui media locali e confermata da pochissimo da fonti autorevolissime: ci è stato comunicato che il numero delle biciclette del bike sharing di Rimini sarà triplicato alla fine di questo mese, grazie all’enorme successo che l’iniziativa ha avuto dalla sua inaugurazione! Speriamo siano individuati nuovi punti di presenza degli stalli in modo da allargare il raggio d’utenza del servizio.
Very brand good news about bikes over the local media and early confirmed by very authorial sources: it was communicated that the number of the bikes for the bike-sharing service in Rimini will be three times increased at the end of this month, thanks to the great success that the initiative had since the inauguration! We hope that new points will be set where to put the stalls according to enlarge the service to other new users.

Un’altra interessantissima novità che avrei potuto già pubblicare nel post precedente, ma che necessitava di essere evidenziata a parte, è l’“E-Bici”, grande invenzione di cui il nostro amico lettore e blogger Riccardo (esperto in tecnologie ad energie rinnovabili) si fa promotore sul suo network attraverso un progetto: un sistema per trasformare la bici normale in bicicletta a pedalata assistita.
Si tratta di un kit facilmente applicabile e altrettanto facilmente removibile che serve per accumulare elettricità in una batteria e trasferirla poi sotto forma di potenza alla velocità stessa della bici. In questo modo si può utilizzare la bicicletta sia in modalità normale che elettrica.
Interessante vero? Specie per chi vorrebbe utilizzare la bici per spostamenti più lunghi e impegnativi e, avendo già una bici, non vuole affrontare una spesa per averne un’altra che non saprebbe dove mettere!
Vi consiglio di andare sia sul blog di Riccardo che sul sito Wutel.net, in particolare nell’area riservata all’“E-Bici”, per dare un’occhiata a questa innovazione e per conoscere altre utili informazioni sulla mobilità sostenibile e altre curiosità interessanti.
Another very interesting news that I wanted to public in the previous blog post – but it was worth to be underlined apart – is the ‘E-Bike’, a great invention about which our reader and blogger Riccardo is promoting on his network, through a project. It is a system for transforming a normal bike in an electrical one.
It consists of a kit easily suitable – and equally removable too – which gives the possibility to accumulate electricity in a battery and then transforming the power in speed for the same bike in movement. In this way you can use your bike in normal or electrical mode.
Interesting, isn’t it? Especially for people that have already a bike and want to go on longest or harder tracks, without buying another bike for lack of space.
I suggest you to pop over Riccardo’s blog or over the site Wutel.net, particularly going into the ‘E-Bike’ area, to take a look to this innovation and to know other useful infos about sustainable mobility and other interesting things.


Bene, ci sentiamo presto, perché mi urge parlare di quello che accadrà nel prossimo mese!
Well, see you soon, ‘cause it urge to talk about what is happening on the next month!

giovedì 1 ottobre 2009

“Bicycle! Bicycle! I want to ride my bicycle, I want to ride my bike…”*



Non vi ho detto che… ah quante cose non vi ho detto! Quante cose sono successe nell’ormai trascorsa estate e che sono degne di nota qui nel blog!
Ottobre è appena cominciato ed è un mese ricco di appuntamenti ma, prima di farmi travolgere dalle novità, vorrei un attimo premere ‘rewind’ per rivedere qualche frame della scorsa stagione.
I didn’t say that… ah, how many things I didn’t say! How many things are happened in the past summer and things are worth to be mentioned here in the blog!
October is just begun and is a month full of events, but, before being involved in everything new, I want to click ‘rewind’ to see again some frames of the past season.


Vi racconto per oggi ‘l’odissea della bicicletta’! Ossia la decisione, un po’ sofferta, di acquistare una bicicletta. Per dare questa grande svolta abbiamo tentennato parecchio…
I’ll tell you about the ‘Odyssey of the bicycle’! That is the decision, a bit suffered, to buy a bicycle. In facts, to make the big step, we hesitate a lot…

In principio avevamo due vecchie mountain-bike, un po’ scomode a dire il vero, che però ci hanno scarrozzato in lungo e in largo per la riviera romagnola – una volta le abbiamo portate fino a Ravenna – durante le nostre vacanze riminesi. Poi il tempo e la ruggine le hanno un po’ invecchiate. Erano ancora funzionali, però, bisognava dare qualche aggiustatina e non sapevamo a chi rivolgerci.
Così sono rimaste un po’ nella capanna degli attrezzi e un po’ nel sottoscala, finché un giorno l’assessore all’ambiente di Rimini ha lanciato un appello per donare delle biciclette ad una struttura di volontariato della città. Con una piccola revisione prestata dai volontari, le due mountain-bike sono andate nelle mani di queste persone più bisognose.
At first we had two old mountain-bikes. They were a bit uncomfortable to say the truth, but they gave us the chance to go along the coast of Romagna – once we took them as far as Ravenna – during our summer holidays in Rimini. Then time and rust made them old. But they were still usable if someone – that we didn’t know – would have been able to repair them. So they rested along in the tools cabin in the garden or under the stairs, until on a day the Environment City Council member of Rimini launched an appeal for donating some bikes to a volunteer group of the city. With little reparations by the volunteers the two mountain-bikes were brought to more needy people.

E noi? Abbiamo sopravvissuto per lungo tempo senza… ma ahi quante volte abbiamo rimpianto di non avere un mezzo a basso impatto per andare all’ufficio postale o a fare la spesa o per andare a prendere il latte al distributore o l’acqua alla sorgente o semplicemente per fare una pedalata!
Per un piccolo frangente, mi era balenato in mente di acquistare persino una bici elettrica. Io l’ho anche provata in un negozio, ma, non abituata a controllare la velocità sono rimasta terrorizzata dalla paura di schiantarmi contro qualche ostacolo! Poi, l’abbondanza di rotolini vari sul mio corpo mi ha fatto oltremodo desistere… se dovevo pedalare, lo dovevo fare senza nessun aiuto!
And we? We survived for a long time without bikes… but hay, how many times we regretted that we hadn’t a low impact vehicle to go to the post office, to go shopping or to go to take the milk at distributor or the water at the source fountain or simply to go.. by bike!
For a little while, I thought to buy even an electrical bike! I also proved it in a shop, but, getting not used to control speed, I was terrified by the fear to crash on an obstacle! Then, the abundance of fat on my body, made me renounce to it… if I had to cycle, I have to do without any aid!


La speranza di possedere (o almeno condividere) una bicicletta, poi, si era riaccesa con la notizia dell’inaugurazione del servizio di bike-sharing della città. Mi sono informata subito e sono rimasta delusa dal fatto che, per alcuni problemi burocratici, non avrei potuto iscrivermi.
Ogni volta che passavo vicino agli stalli delle biciclette pubbliche, un pizzico d’invidia mi assaliva… Quando infine i problemi si erano ormai risolti e la burocrazia era un incubo superato, il nuovo tentativo di iscrizione era andato anche a vuoto: erano finite le chiavette a disposizione! Grrrr!
The hope to have (or at least to share) a bike, then, was lighted by the news of the new service of bike-sharing in my city. I early got informed but I was disappointed by the fact that, for some bureaucracy problems, I couldn’t subscribe me to it.
Every time I walked near the public bikes’ stalls a bit of envy was in me… Even when problems were solved and bureaucracy was a far nightmare, my new attempt to subscribe failed. The keys for bikes were exausted! Grrr!


Poi sono arrivati gli incentivi all’acquisto di biciclette… ma come sono arrivati sono volati!
E noi, pur recandoci speranzosi da un produttore locale di bici, non abbiamo trovato nulla al nostro caso, o meglio, l’acquisto sarebbe stato ormai fuori dagli incentivi. Perciò valeva la pena aspettare, sia per un annunciato ripristino degli incentivi stessi, sia per fare la scelta con un po’ più di calma, valutando bene la tipologia di bici adatta al nostro uso.
Then the incentives to purchase bikes arrived from the government… but as they arrived they flew away!
And, going to a local bike producer with a hope, we didn’t find anything good, or better our purchase would be out of incentives. So, it was worth to wait a new announcement of the government or to choose bikes with more calm, well valuing the type of bicycle we needed.


Così siamo arrivati alla metà di quest’estate che le bici ancora non c’erano. Che rabbia… con la bella stagione era una tortura dover andare a piedi sotto il sole per fare piccoli tratti! Allora ci siamo decisi e… l’acquisto è stato fatto. Ormai è passato più di un mese e le due luccicanti city-bike sono diventate quasi indispensabili per spostamenti di piccolo e medio raggio.
So arriving to the half of this summer, we still hadn’t bikes. Blimey! With the hot season it was terrible to go under the sun, even to walk for short distances! Then we decided… and the purchase was done! By now more than a month has passed and the two shining city-bikes are almost essential for movements in a short of medium distance.


E c’è in più la novità che, dopo aver atteso con ansia l’annuncio di nuove chiavi disponibili, siamo riusciti anche ad iscriverci al servizio di bike-sharing di Rimini! Ma voi direte: a che serve ormai? Beh, come abbiamo già sperimentato un pomeriggio di una domenica, è una pacchia! Possiamo lasciare l’auto in un parcheggio lontano dal centro storico, dove ci sono le bici pubbliche e con quelle e recarci in giro per la città! A dire il vero le bici sono un po’ pesanti, ma utilissime per spostarsi senza avere la preoccupazione del parcheggio, di inquinare coi gas di scarico e… di avere poi abbastanza energia per fare altri otto chilometri e tornare a casa! Con la chiave di queste bici, inoltre, potremo girare, se lo vogliamo in moltissime altre città d’Italia che offrono il servizio di bike-sharing offerto dallo stesso gestore, contrassegnato col nome “C’entro in bici”. Bello no?
And to add there’s the news that, waiting the announcement of new available keys, we were able also to subscribe the bike-sharing service of Rimini! But you can ask… why? Well, as we experimented during a Sunday afternoon, it’s totally funny! We can leave car, parked far from the city centre, where there are the public bikes’ stalls and by bike we can go around the city! To say the truth, bikes are a bit heavy, but they are very useful to move without worring about parking, pollution and… energy to cycle more for going back home! With these keys you can share bikes in most of cities in all Italy – limited to the service called “C’entro in bici” –. Fine, no?



Insomma abbiamo riscoperto il bello di andare in bicicletta, se non fosse per alcuni nuvole che oscurano questo lieto fine…
At the end we rediscovered the beauty to go by bike, even though some clouds are obscuring the happy end…

Per prima cosa che sono stati riattivati gli incentivi per l’acquisto delle bici, alla facciaccia nostra! Ieri ho saputo che però a Rimini sono già terminati… Rimini è la terza città d’Italia, dopo Roma e Milano ad aver venduto biciclette incentivate. Ben 1144 bici, è comunque una bella notizia, no?
First of all the government incentives were activated again, blimey! But yesterday I knew that they were already exhausted… Rimini is the third city in Italy, after Rome and Milan, for bikes sold by incentives. Well 1144 bikes, is it a wonderful news?

In secondo luogo, ho scoperto quanta poca considerazione hanno gli automobilisti per i ciclisti, costretti a fare piste ciclabili impraticabili per la presenza di motorini e macchine ivi parcheggiate, costretti a scendere e salire ad ogni attraversamento di strada (obblighi nuovi del codice stradale… un po’ assurdi, direi), costretti a guardarsi con tanto d’occhi per non essere distrattamente falciati da automobili in cui si parla alla guida col cellulare, o automobili che non mettono frecce e così via. Mah… altro che automobilista protetto… e il ciclista chi lo protegge? Forse qualche santo in paradiso?
Then, I’ve discovered how few is the consideration that motorists have for cyclists. These are obliged to go on cycle tracks, which are occupied by scooters and cars, obliged to get down and on the bike every crossing (as the absurd new laws of the highway code say), obliged to be so careful for not being cut from cars in which people drive with the mobile phone in the hand, or do not use the indicators, and so on. Well… a reserve for motorists? Of course! And for cyclists? What saint could protect them?

Terza nota negativa… ehm… il mio osso sacro… mi sa che devo cambiare il sellino della bici! :D
The third bad news is that… ehm… my coccyx hurts… I fear that I need to change the bike saddle! :D