mercoledì 14 luglio 2010

La fortuna dei principianti... dura poco! / The beginner’s luck… is not for long!

Giorni di caldo… giorni non proprio ottimali per tenere il forno acceso, eppure ultimamente ci tocca farlo. Già, perché dallo scorso giugno ci siamo presi un impegno… abbiamo adottato la pasta madre!!!
Hottest days these…  not the ideal for to keep the oven turned on, but lately we must do it. Yes, it’s because last June we were committed to a not so easy task…  we adopted the natural yeast!!!




Nell’ultimo Alternative in Strada – evento che peraltro non vi ho ancora raccontato –, tra i vari laboratori previsti quello più riuscito è stato il laboratorio sull’autoproduzione del pane. La bravissima manitesina Grazia ha fatto una dimostrazione live di come si fa il pane a partire dal lievito madre iniziato da lei stessa, che poi ha distribuito assieme alle pagnotte lavorate.
In the last Alternative in Strada – which event I still haven’t told you –, among the many scheduled laboratories, the most successful one was that on the self-making bread. The clever volunteer of Mani Tese, Grazia, showed how to do the sourdough bread, with the natural yeast she prepared in advance and distribute among the participants with a little loaf for everyone.

È stato lì che abbiamo deciso di intraprendere questa nuova avventura… così è un po’ più di un mese che rinfreschiamo puntualmente il lievito. Finora abbiamo sperimentato il lievito per fare la pizza e il pane. In realtà il compito di rinfrescarlo se l’è preso Irish, che da bravo cuoco di casa poi ha fatto i suoi primi esperimenti di panificazione.
There we decided to start this new adventure…  so since the beginning of last month we started to freshen up the yeast. Until now we experimented the yeast only for pizza and bread. Actually Irish was committed into this task…  he is the home cook, so he did his first baking experiments.

Ma fare il pane è un’esperienza lunga e piena di sorprese…
Le prime volte l’impasto è venuto fuori un po’ mollo e il panetto si è trasformato in una quasi-ciabatta, forse per un tempo troppo lungo di lievitazione (8 ore). Il sapore era un po’ più acido del pane acquistato, ma buono lo stesso.
But baking bread is a long and surprising experience…
The first times the dough was too soft and the loaf became a sort of slipper, perhaps for the longest time for rising (8 hours). The taste was a bit more acid than the bread we buy, but it was good the same.


Strada facendo, comunque, ci siamo accorti di un inconveniente. Il lievito madre va rinfrescato sempre col doppio della farina, come da indicazioni di Grazia. È così che il nostro sta diventando un blob mostruoso!!!
Quindi abbiamo deciso di dare il via ad una serie di infornate più frequenti, che col caldo non sono proprio l’ideale… ma il tutto è per non buttar via il lievito!
E visto che io sono a casa più spesso ho pensato di occuparmene di persona, in modo da poter utilizzare i momenti più freschi della giornata.
Going on we realized that there’s a problem. The natural yeast must be freshened up with the double quantity of flour, as Grazia said. So our yeast is becoming a scary blob!!!
So we decided to star a series of more frequent batches, even if with this heat they are not the ideal.
We don’t want to throw away the yeast!
I am always at home, so I thought to take care of it, using the fresher moments of the day.


Bene, il mio primo esperimento di panificazione è stato un successo! Ho calcolato in maniera precisa tutte le dosi di lievito, farina, acqua e sale e ho ricavato una bella pagnotta da poco più di mezzo chilo. Questa volta l’ho fatta lievitare solo 3 ore e poi l’ho cotta in forno a 230 °C per 50 minuti circa.
Well, my first baking experiment was a success! I precisely calculated all the quantities of yeast, flour, water and salt, then I made a loaf of almost 500 g. This time I gave it 3 hours to rise then I bake it for almost 50 minutes at 230 C degrees.





Classica fortuna dei principianti… il pane sfornato era cotto a puntino, era lievitato bene, era fragrante e persino meno acido di prima!
It was the classic beginner’s luck…  bread was well cooked, risen and fragrant, even less acid than before!

Mi sono entusiasmata a tal punto che ieri, presa dal raptus di dover consumare il blob, prima che ci invadi casa, ho deciso di produrre oltre un chilo di pane!
Ma… la fortuna dei principianti non dura a lungo. Così stamattina ho deciso di tirar fuori le due pagnotte cotte ieri in tarda serata e… che delusione… una crosta troppo cotta durissima e l’interno completamente compattato e crudo!
Eppure ho usato le stesse quantità, ho impastato lo stesso tempo. Ho cotto alla stessa temperatura. Ho fatto solo lievitare il pane un paio d’ore in più. Allora dov’è che ho sbagliato?
E qui chiedo aiuto a tutte voi blogger che avete sempre un piede in cucina!
I was so enthusiastic that yesterday, taken from the fit of madness to consume the yeast, before it invades my house, I decided to bake more than a kilo of bread!
But the beginner’s luck is not for long. So this morning I took out the two loaf baked in the last evening and…  what a disappointment…  a too cooked and hard crust and the inner was completely uncooked!
Still I used the same quantities, I worked the dough the same time. I baked at the same temperature. I left only the bread rise a pair of hours more. Where did I mistake?
Here I ask for an aid to you, bloggers with a foot always in the kitchen.


Forse la temperatura di casa era più calda? Effettivamente la prima volta che ho fatto il pane era di mattina presto… quest’ultima è stata di tardo pomeriggio… boh?
Maybe home temperature was hotter? Yes, the first time I cooked bread was in the early morning, while this time was late evening…  so?

Va be’, vorrà dire che la prossima volta mi dedicherò a quello che mi riesce meglio, come potete vedere nella fotografia in basso… i dolci!
OK, next time I’ll dedicate to what I am surely able to do…  as you can see below…  sweets!







P.s.: idee su come utilizzare il pane cotto male? / Any idea on how to use the uncooked bread?

8 commenti:

  1. a me la fortuna ha abbandonato nel momento esatto in cui ho provato a fare il lievito madre...
    ora sono lievito di birra dipendente...
    lui si che mi dà soddisfazioni :)

    ti rubo una fetta di crostata!
    baci baciotti

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  2. Mi dispiace ma non ho molta esperienza di pane fatto in casa. Anzi mi piacerebbe cominciare l'avventura con il lievito madre anche perché le mie zie ottantenni mi avevano dato la loro ricetta qualche anno fa. So di certo che ci sono molte blogger che lo fanno. Ti consiglio di navigare un po'
    p.s. Il pane crudo va buttato

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  3. Che coraggio usare il forno!!..da non esperta ma interessata a questo "blob" provo a dire la mia, anzi, non mia ma spiegata dal moroso celiaco, che non avrà più la fortuna di poter avere a che fare con pane lievitato o cose così ma che in un corso di cucina senza glutine gli hanno rivelato che le preparazioni "lievitate" spesso sono difficili da controllare, se superi il tempo giusto è difficile sistemarle, mentre invece la farina senza glutine se anche è rimasta lì tanto e sembra "smontata" si recupera mescolandola..beh, non so se ti può aiutare, ma leggendo che l'avevi tenuta 2 ore in più ho pensato che possa aver diciamo lievitato troppo..prendi con le pinze quello che ho scritto perchè lo dice una che è già molto che sa preparare le torte cameo, figuriamoci il pane!! ciao ciao e un saluto anche al blob-lievito!!

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  4. Ciao bellezze! Grazie per i vostri commenti diversi!

    @ Luby... eheheh, vedi alla fine non è solo questione di fortuna... mi sa che ci vuole pratica! Come diceva la donzella di "Non ci resta che piangere" bisogna "provare, provare, provare..."
    Prego, prendi tutte le fette che vuoi! XD

    @ Nora, che fortuna che hai! Se hai accanto qualcuno che ti può seguire e che sa lavorare con la pasta madre è la cosa migliore.
    Comunque è d'obbligo dare qualche occhiata in giro per la rete. Poi si può fare qualche altro tentativo, magari tenendo un po' di scorta di farina in più... con la speranza di non sprecarla...
    Ora provo a sbriciolare le due pagnotte... se non le mangiano nemmeno gli uccellini allora le butteremo nel bidone... :(

    @ Helena hai ragione!!! Che coraggio! Però tranquilla non abbiamo l'aria condizionata, quindi dopo non sprechiamo altrettanta energia per raffreddare l'ambiente! ;)
    Grazie per il tuo suggerimento o meglio, quello del tuo moroso. Non dev'essere facile vivere senza lievito, però ho amiche che lo fanno e so che è possibile! So che alcuni tipi di farina senza glutine provengono da antichi tipi di grano, quelli coltivati prima che ci fossero gli incroci e l'uso dei pesticidi...
    Sicuramente la farina è un elemento veramente determinante: mi sono dimenticata di dire che nella mia prima volta una parte della farina era integrale, mentre nella seconda prevaleva una bianca di qualità, macinata a pietra. Mah... forse è stato il tempo... forse è stato il tasso di umidità... boh? Però il prossimo tentativo lo farò nelle esatte condizioni della volta in cui il pane mi è uscito meglio!
    Grazie e ti saluto il mostroooo!!! :D

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  5. Cara Danda, mi raccomando non dare la pasta cruda agli uccellini, altrimenti faranno la fine del toro ... storia che prima o poi racconterò ;-)

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  6. Davvero? Ok, ok! Menomale che ci sei tu Nora! Grazie! :)

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  7. cara le uniche volte in cui ho provato a fare il pane ...mi è venuto come nella tua prova non del tutto riuscita ! Cosa se ne può fare ? passarlo al forno e farci i crostini per la pasta e fagioli fresca !!

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  8. Ciao Caty!!! Grazie per il tuo suggerimento, purtroppo però il mio pane è andato a finire nel bidone dell'umido. Con i giorni si è fatto troppo duro e compatto da tagliare. Peccato. Vorrà dire che la prossima volta starò più attenta a non sprecare tanta farina!
    Però forza e coraggio! Qualche altro tentativo non può nuocere! ;)

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