Abbiamo già parlato di Narni e della sua stupenda rievocazione storica che è partita quest’anno con successo due settimane fa. Siamo pronti per ritornare a vivere con entusiasmo la 40° Corsa all’Anello, domenica prossima, giornata che chiuderà questa lunga festa...
Ma qui volevo spiegare la presenza di un post che parla di rievocazioni storiche all’interno di un blog che esprime principalmente il mio interesse nell’ecologia. Due parole: amo il Medioevo.
È un’epoca lunga, intrisa di avvenimenti, di vicende spesso violente e di oscure credenze ma… è un momento artistico di incredibile colore e bellezza, è una fucina di ingegno ed è un percorso di preparazione ad una “rinascita”, ma soprattutto è la parte della storia in cui donne e uomini hanno vissuto in maniera più eco-compatibile.
Le rievocazioni medievali più sentite seguono fedelmente, attraverso gli studi di persone colte, appassionate ed esperti medievalisti, i modi di essere della gente che visse a partire dall’anno mille fino ad arrivare alle soglie del “quasi millecinque”.
Chi ha avuto modo di partecipare ad una rievocazione storica, non da semplice spettatore, ma da “comparsa”, lo sa. Per inserirti in un tale contesto devi privarti di tutto ciò che è futile e tecnologico, calzare scarpe scomode di tela o di pelle, vestire di tele grezze (le graziose dame che indossavano velluti e broccati erano poche e facenti parte della nobiltà), coprirti il capo, fare a meno di orologi e cellulari… Camminare per strada così, al giorno d’oggi fa un effetto strano, è quasi sentirsi “nudi”. Poi se malauguratamente piove e l’acqua entra nelle scarpe e ti bagna completamente, allora si fa più vivo un senso di impotenza di fronte alla natura. È un’emozione straordinaria!
Anche l’esperienza del mangiare è nettamente differente: i sapori sono agro-dolci, le spezie sono presenti ovunque e anche nel buonissimo vino, le varietà di verdure si riducono ai prodotti locali della campagna con totale assenza di alcune di cui oggi non potremmo fare a meno. In molti rievocano le cene medievali nelle “hostarie” e nelle taverne ricreate come all’epoca.
Lo spreco nel Medioevo non esisteva: nel cibo ogni avanzo veniva riutilizzato o dato in pasto agli animali e anche per il vestiario era obbligatorio “riciclare” la roba vecchia. Questo l’abbiamo scoperto attraverso le parole di un mastro cartaio, partecipante al mercato medievale di Narni: ci ha spiegato che gli stracci erano commerciati come materia prima per fabbricare la carta ed erano quasi introvabili. Chi li gettava era punito col carcere!
Gli utensili erano fatti in legno, in osso, in argilla e più raramente in ferro e l’ingegno umano si dimostrava capace di creare cose straordinarie con pochi materiali! La luce era quella delle candele o delle lampade, un’atmosfera che adesso riscopriamo volentieri, calandoci nelle feste medievali.
A differenza di quel che si possa pensare, la vita era scandita e regolata in maniera civile e l’igiene non mancava.
Lavare era un’operazione affidata alla potenza di ingredienti naturali. Alcuni modi di fare, per esempio, come quello di lavarsi le mani prima dei pasti in un bacile di acqua profumata di rose, sono cose che ci lasciano senza parole.
I rifiuti c’erano ma rimanevano innocui: in alcuni posti si creavano piccole discariche di materiali inerti, che poi, essendo costituiti principalmente di stoviglie rotte, si sono rivelati delle miniere di reperti per gli studiosi.
E noi cosa lasceremo ai posteri? Ogni tipo di materiale irrecuperabile, oggetti senza storia e senza dignità. È bene allora recuperare alcuni momenti di quest’epoca affascinante, anche attraverso le feste e i palii nei vari paesi d’Italia. Sono momenti preziosi per riscoprire valori di vita veri, tradizioni, costumi che ci possano essere utili anche adesso che stiamo perdendo un po’ il senso dell’esistenza.
Se tornassimo al Medioevo, e in questo momento di crisi, possiamo assaggiarne il sapore, forse per noi ci sarà un nuovo… Rinascimento!
Ps.: Le foto sono tratte dall'album di Irish People... che emozione rivedere certi momenti, chi ci è stato lasci un commento!
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