Boh? Forse...
Forse a me stessa. Allora posto qualche mia riflessione maturata in tarda serata qualche giorno fa. Stralci della mia vita.
Come se dovessi in qualche modo giustificare a me stessa quello che sto facendo. Sarà l'effetto del "picco del petrolio"?
Sarà che sento più che mai vicina l'emergenza rifiuti in Campania? Sarà l'avvento di questa paventata nuova "era nucleare"?
Boh?
Ai posteri l'ardua sentenza...
Sono sempre stata attenta all’ambiente, sì, ma ho sempre l’impressione di non esserlo mai abbastanza.
Sono una di quelle persone che vivono il rapporto con la natura prima di tutto all’interno della propria anima, poi cercando di coinvolgere qualcuno, partendo dalle persone che mi sono più vicine. Ma forse non sempre ci sono riuscita.
Quand’ero bambina abitavo in un condominio di sette piani. Uno di quei primi palazzi anni '70, nel mio paese, in quella che prima era una periferia e che oggi è pieno centro. Si giocava nel cortile o nello spiazzo incolto antistante, dove l’incontro con la terra, le erbacce, i fiori spontanei e gli insetti erano per me sempre una scoperta. Avevo imparato a riconoscere alcune piante. Mi piaceva raccogliere i fiori e conoscere il loro nome. Non avevo animali domestici, giusto alcuni pesciolini rossi che finivano per l’azzuffarsi o qualche cardellino che puntualmente volava via con mio estremo dispiacere!
Ma a tredici anni iniziavo a capire molto di più che in questo mondo qualcosa non andava per il verso giusto. Lo capii definitivamente in terza media, quando, durante una piacevole gita nella regione più verde d’Italia, l’Umbria, si seppe dell’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl.
Ricordo la paura che ci assalì come se fosse ieri! E quest’ombra non è ancora svanita…
Durante la mia adolescenza mi piaceva tappezzare la camera di ritagli e foto della natura, di paesaggi incontaminati, ma di questi ne vedevo così pochi dalle mie parti! Mi piacevano i minerali e li immaginavo come dei piccoli tesori della terra.
Ci fu un referendum sulla caccia e sui pesticidi: sulla porta della mia camera c’era un grande manifesto del WWF con un cerbiatto che diceva “non ho parole per dirti GRAZIE”.
Grazie al mio papà sono stata per qualche anno iscritta al WWF (anche alle Giovani Marmotte :-D).
È a lui che devo la mia innata sensibilità per la natura. Una volta mi iscrisse ad un concorso indetto dall’Università Verde di Pisa dal nome “C’è uno strappo nel cielo” sul buco dell’ozono. Avevo realizzato con la tecnica del “collage” degli scenari in cui mettevo in evidenza il cambiamento climatico, concludendo con la speranza che lo strappo si potesse “ricucire” (allora forse facevamo ancora in tempo!).
Ricordo che andavo in giro con una mia compagna di classe a fermare le signore che nel supermercato volevano comprare gli spray coi CFC. Creavo la carta riciclata in casa con i giornali. Disegnavo animali e paesaggi che potevo ammirare in vacanza.
E presi parte al gruppo scouts: quale più bella esperienza per me! Fu non solo un’esperienza impagabile di vita sociale e spirituale, ma fu ancora più interessante, meraviglioso e impagabile il contatto con la natura. Imparai ad ascoltare il mio respiro nel verde, imparai a muovermi tra sentieri tracciati e non nei boschi, imparai a riconoscere altre piante, alberi e stelle, a vivere in comunione con l’ambiente senza arrecargli offesa: già allora nei campi utilizzavamo detersivi ecologici, compravamo prodotti locali da cucinare, cercavamo di “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’avevamo trovato”.
Poi son dovuta partire, dopo la maturità. Alla ricerca di un percorso di studi personale, prima e poi professionale. Nei miei studi l’“eco-design” mi ha formata ed informata meglio sull’industria, sul riciclo dei rifiuti, sulla comunicazione, su come va il mondo oggi. Sono stata per oltre quindici anni a Roma e lì la mia consapevolezza è cresciuta come è cresciuto il caos della città. Un microcosmo di quello che sta avvenendo nel mondo. La bellezza di splendidi posti deturpata, la storia dimenticata, la follia del consumismo, la fretta di fare soldi, l’inciviltà delle persone comuni, l’arrivismo, gli interessi in conflitto, l’indifferenza ai problemi.
Ma in tutto questo percorso ho conosciuto anche belle persone, non molte, con una profondità d’animo immensa, una generosità incredibile, una sensibilità per la natura anche più grande della mia. Vivo con l’esempio di queste persone nella mia mente e nel mio cuore, e cerco di avere attenzione, rispetto, amore, nei confronti non solo dell’ambiente ma anche e soprattutto delle persone che vivono attorno a me.
Ho tentato, sto tentando e sempre proverò a vivere questa sfida quotidiana con me stessa, con quella parte di me che si vuole arrendere, che vuole smettere di ragionare, che vuole adeguarsi alla mediocrità, che vuol essere indifferente al delirio del genere umano.
E spero di non essere sola.
La speranza è quella di non "essere mai soli" a prescindere da quello che si pensa, si scrive o si fa... se poi gli argomenti riguardano "tutti", allora credo che sia ancora più importante riportare la propria testimonianza e la propria voglia di dare una svolta ed, in fondo, dimostrare che con volontà e con molta più informazione ce la si può fare... la "battaglia" per un mondo migliore non si può affrontare, e tanto meno vincere, da soli per cui credo sia fondamentale dare tutti il proprio contributo... sto cercando anche io nel mio piccolo (e cambiando molte delle mie sbagliate abitudini) di fare qualcosa in più e seguire il tuo esempio... continua così!!!
RispondiEliminaSono felice di averti coinvolto nella mia vita, nella mia esperienza personale, nel rispetto dell'ambiente!
RispondiEliminaSei una di quelle persone in cui l'amore per la natura è ancora più profondo e tale da rispettare gli animali come se fossero persone!
Sono io che prendo esempio da te e sono le mie spesso, le abitudini sbagliate! Che fortuna averti vicino!
;-*
Danda non sei sola!
RispondiEliminaQuando ti senti un po' sperduta, pensa anche un pochino a me, pensa che ci sono altre persone che cercano di impegnarsi giorno dopo giorno, con i loro piccoli gesti, al fine di fare qualcosa di buono, di meglio. Comunque ti posso assicurare che quello che fai ha già una forza che non immagini nemmeno tu!
:) Eva
Non pensarci neanche, Dana ;-)! Vai avanti, sempre e comunque. Siamo in pochi? Siamo in quattro, in tre, in due? Siamo soli in questa battaglia? Beh, andiamo avanti comunque! E apriamo a forza gli occhi a questo paese orbo! Nucleare, puah!
RispondiEliminaEmilio
Grazie Eva ed Emilio!
RispondiEliminaSiete davvero due preziosissime amicizie per me e sono felice che anche a distanza riusciamo ad essere così vicini nel nostro modo di pensare, nei nostri sogni, nel nostro amore per quella Terra che ci dà la vita!
Il mio senso di solitudine emerge quando vedo la gran parte della gente comportarsi ancora come se nulla fosse di fronte agli scempi, al degrado e non ammettendo che siamo noi esseri umani la causa principale. Ma so che insieme, noi pochi come siamo, possiamo cambiare qualche piccola cosa e possiamo infondere negli altri il nostro sentimento per la Natura.
Per questo abbiamo una grande forza!
Mia cara Danda trovo sempre più interessante tutto quello che hai da dire. I dubbi e i momenti di difficoltà sono normali, abbi fiducia ;-)
RispondiEliminaun bacione
Ciao Vale!
RispondiEliminaGrazie anche a te per il tuo supporto! Alla fine devo ammettere che sola non sono! :-)
A volte è bene infondersi dubbi e mettersi alla prova. Non dare mai per scontato quello che ci sembra una verità! Oppure rimanere troppo ancorati alle proprie affermazioni.
Così ho fatto un po' un esame di coscienza, per me soprattutto ma anche per provocazione verso gli altri!
Mi piacerebbe sapere anche da qualcuno che non conosco cosa fa o ha fatto per l'ambiente... sarebbe bello che ognuno stilasse un proprio curriculum ecologico... mmmh forse però in questo modo sarebbe più facile finire col barare! :-D