Sono tornata! Ben trovati tutti voi! Cos'è successo nel frattempo? Abbiamo tante cose da dirci. Io in primis. Ho redatto un diario di viaggio nel frattempo, che ovviamente pubblicherò a partire da oggi. Ebbene sì, sono stata in giro con un taccuino per annotare più o meno tutto.
Si parte da Domenica 3 Agosto, primo giorno di due settimane che mi hanno rigenerato!
Here I am!!! I'hope you're well! What's happened in the meantime? I have to tell you lots of things! I edited a diary of my journey which of course I'll post starting from today. Yes, I leaved with a block notes to write about everything.
Let's start from Sunday 3rd August, the first day of two weeks that made me feel new!
Mi sono rimessa in viaggio, dopo diversi mesi per la mia terra, la Puglia, per ritrovare un po' di affetto familiare, un po' di amici normalmente sparsi in giro per l'Italia durante l'anno.L'estate non è solo un momento di relax e di pausa dal quotidiano tran-tran, ma è un momento in cui si torna alle origini, a vivere momenti di spensieratezza come si faceva in infanzia, un momento in cui si può ricucire i fili dei contatti umani, ritrovare se stessi, i propri interessi, le proprie passioni, insomma... ritornare a vivere davvero.E così mi ritrovo sul pullman che mi porta al mio paese, carica di pensieri, di come saranno i miei prossimi quindici giorni di vera vita, cosa farò, chi rivedrò, e chi invece conoscerò. E scorrono davanti al finestrino immagini dell'Italia, un'Italia che ho avuto modo di visitare quasi per intero, sin da piccola. E il paesaggio in parte è lo stesso, in parte è molto cambiato. Le colline che si susseguono lungo l'autostrada sono sempre le stesse, affacciate su un mare calmo e apparentemente sempre azzurro. Un susseguirsi di pini, oleandri, ginestre, campi coltivati.E proprio in questi nuove piantagioni tingono gli appezzamenti di colori diversi dal solito.Si tratta dei girasoli, che eravamo abituati a vedere in Toscana. Invece distese interminabili di girasoli ormai maturi attraversano l'Italia e mi fanno riflettere molto: non siamo stati mai così consumatori dei prodotti derivanti dai loro semi. E allora capisco che è cambiato il nostro rapporto con la Terra, che una volta ci riforniva solo del nostro sostentamento, adesso ci rifornisce anche di quanto serve ai nostri spostamenti: insomma, non coltiviamo più solo per mangiare ma anche per la nostra fretta, per il nostro sempre maggiore bisogno di benessere materiale, quindi coltiviamo anche per inquinare. Che gran paradosso!Mi 'consolo' nel vedere un campo di pale eoliche ferme nel foggiano, subito dopo con la vista di una tormenta di gabbiani in volo su una discarica da cui, anche di domenica, vanno e vengono dei camion e alla fine la vista di una colonna di parecchi chilometri di fumo nero, che si eleva in mezzo a tante piccole colonne di fumo più chiaro, derivanti dagli incendi dei campi di grano falciati, mi proietta in questa mia terra dove invece gli scenari di argentati oliveti e verdi vigneti restano un'identità più felice e speriamo per il futuro inviolata.I'm back, after a long time, in my native region, Puglia, searching for family affection, friends, who normally are living here and there in Italy, during the year.Summer is not only time for relaxing and taking distance from the daily noise, but also the right time for backing to origins, living in lightheartedness, like in the childhood, a time in which you can take contact with people, with yourself, your hobbies and passions... in a word it is a sort of rebirth.So I'm in the bus that takes me home, with a mind full of thoughts about how the next 15 days are going to be, how I am spending time, who I'm meeting.And out of the window of the bus, imagines of Italy run, imagines that I know very well, since I was a child. Landscape is partly the same, partly it is changed a lot. Hills that run along the motorway are even the same, raising over a calm and apparently safe sea. It's a series of pines, oleanders, brooms, countries that follow one from another. And countries are colored with new plantations, different from the usual ones.There are sunflowers, we usually see in Tuscany. Now unlimited lands of mature sunflowers come across Italy and I think it's strange: we never were great consumers of sunflower seeds products. I realize that it's changed our relationship with Earth, that firstly was the resource for our feeding, now a resource for industry: we grow plants not only for food but also for feeding our material need and then going to pollute. What a big paradoxe!So I 'cheer up' when I see a field of still wind pales in the province of Foggia, then with a 'charming' sight of a storm of flying gulls on a landfill where, even on Sunday, trucks are going and coming, and at last I see a kilometers long column of very dark smoke, wich rise above other little smoke columns, caused by fire on heap of brushwood in the fields.Everything takes me in my land where scenery of silver olive-groves and green vineyards remain a happier identity, and I hope, an inviolate one.
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