mercoledì 5 novembre 2008

Due giorni a Gambettola per il primo convegno italiano sul tema di Rifiuto, Riduco, Riciclo. Due giorni di incontri, dibattiti, tavole rotonde, scambio di informazioni, di progetti, di idee, di cose concrete e reali che da anni comuni, sindaci, assessori, imprenditori, associazioni di volontariato, semplici cittadini stanno cercando di far conoscere, per far capire che esiste una strada alternativa per riuscire ancora a salvare questo unico mondo che abbiamo a disposizione.
Sarà difficile riuscire a riassumere in poche righe la grande quantità di informazioni e di esempi che abbiamo avuto modo di conoscere (e noi abbiamo partecipato soltanto il sabato pomeriggio e la domenica mattina), ma quello che vorrei riuscire a fare è lanciare semplicemente qualche messaggio, qualche spunto che possa indurre ciascuno a porsi qualche riflessione.
La prima grande questione emersa è che esiste veramente un’alternativa efficace agli inceneritori (pardon, termovalorizzatori come amano chiamarli i nostri politici) e non serve la palla di vetro o la bacchetta magica. E’ sufficiente andare a vedere gli esempi dei comuni di Capannori (in Toscana), di Colorno e Monte San Pietro (in Emilia Romagna) emersi nei dibattiti, per imbattersi in amministrazioni che hanno saputo far funzionare la raccolta differenziata porta a porta (non Vespa, come più volte ricordato da Paul Connett durante il suo intervento), l’utilizzo di acqua del rubinetto nelle mense e negli edifici pubblici, l’uso dei pannolini lavabili negli asili nido, la messa al bando delle posate e dei piatti usa e getta. Il tutto con un ritorno positivo da parte dei loro stessi cittadini che hanno semplicemente ammesso “non torneremo mai indietro”. Invece accendi la tv e cosa vedi, anzi cosa senti: politici che non sanno dire altro che “appoggiare gli inceneritori” è cosa buona e giusta.
È ora di dire basta a queste persone che non hanno la minima idea di quello di cui parlano e pretendono di avere sempre ragione e non hanno il minimo buon senso di volersi mettere in discussione. Un convegno italiano su questo tema e nessun politico “di peso” presente, nessuna notizia su telegiornali nazionali, eppure sarebbe stato sufficiente per un politico intervenire, prendere pochi appunti ed andarli a sbattere in faccia a chi ancora ci viene a parlare di inceneritori, di nucleare, o di altre cose del genere.
Per citare gli interventi di maggior interesse, ci sono stati quelli di Connett, di Montanari, degli assessori Boschini (Colorno) e Ruggeri (Monte San Pietro), dell’imprenditore Nervi, di Zappalà dell’Associazione Basilico, che ci ha fatto conoscere realtà come la Finlandia da anni attrezzate per il compostaggio dei rifiuti umani (la cacca!) in casa. O di una realtà industriale in Veneto che è in grado di riciclare il 100% dei rifiuti della raccolta differenziata con tecnologie che sta esportando in Corea, Singapore, Francia, Belgio ed Olanda. Ma solo per citare alcune delle tantissime informazioni circolate tra studiosi, esperti, politici e cittadini che hanno capito che esistono modi per intervenire drasticamente su un problema che in Italia sta diventando sempre più grave ed urgente.
A Febbraio del 2009, il convegno si trasferirà in una città del sud Italia e speriamo che da qui a questo secondo appuntamento si riesca sempre di più a diffondere queste notizie e portare a galla queste realtà che sono vicinissime a noi. Dovrebbe tutto partire da noi semplici cittadini di qualunque estrazione sociale e anche di diverse idee politiche che, allarmati dai cambiamenti che stanno investendo l’ambiente in cui viviamo, decidono di informarsi, di approfondire l’argomento e conoscere le alternative, di partecipare in qualche modo alle decisioni che il governo prende. Questo, un paese normale lo vedrebbe come un momento di crescita democratica, come un avvicinamento del cittadino alla politica. Invece non se ne parla, si cerca di nasconderlo ma una persona consapevole non è disposta ad essere suddito silenzioso. Forse si tende troppo spesso, ormai, a sottovalutare le capacità intellettive del singolo e l’impegno che può generare dall’unione di più singoli. La miglior garanzia contro la possibile strumentalizzazione, però, è data proprio dal conoscere e dal comprendere, e chi ha partecipato a questi due giorni ha sicuramente avuto modo di conoscere e comprendere.


Two days in Gambettola for the first Italian conference about the theme of waste, reducing, recycling. Two days of meetings, debates, panel discussions, exchange of information, projects, ideas, concrete and real things about which, during years, municipalities, mayors, councilors, employers, voluntary associations and ordinary citizens are trying to raise awareness in order to understand that there is an alternative way even to save this unique world we have.
It will be difficult to summarize in a few lines the large amount of information and examples that we have got to know (and we participated only on Saturday afternoon and Sunday morning), but what I would be able to do is simply send some messages, something that can induce everyone to take some thoughts.
The first major issue raised is that there is really an effective alternative to incineration (pardon, ‘thermo-valorization’, like our politicians call them) and to see it you doesn’t need the crystal ball or the magic wand. It’s just going to see examples of municipalities of Capannori (in Tuscany), and Colorno or Monte San Pietro (here in the Emilia Romagna region) emerged in the debates, in order to know how administrations have been able to operate the ‘door-to-door’ waste collection (not the journalist Vespa’s tv programme, as repeatedly mentioned by Paul Connett during his speech), the use of tap water in canteens and in public buildings, the use of washable nappies in the nursery, the banning of cutlery and disposable plates. All with a positive return from their own citizens who have simply admitted that “we’ll never come back on our steps.” On the other hand you turn on TV and see, or rather hear: politicians say that “supporting incinerators” is a good and right thing.
It’s time to say ‘stop’ to these people who don’t have the slightest idea of what they are speaking of, and who claim to be always right without having the slightest sense of making questions to themselves. An Italian conference on this issue is without any important politician here, any news on national television, but it could be enough for a political action, take a few notes and go to slap them in the face of that people who still talk about incinerators, nuclear, or similar things.
Metioning the most important interventions, there were those of Connett, of Montanari, or the counciliors Boschini (Colorno) and Ruggeri (Monte San Pietro), the manager Nervi, or that one of Mrs. Zappalà, from the ‘Basilico’ association, who was enabled make us know reality as Finland, where, staring years ago, they are equipped for composting human waste (the shit!) at home. Or that industrial reality in the Veneto region where they are able to recycle 100% of the waste by technologies that are now exported to Korea, Singapore, France, Belgium and Holland. These are just to mention some of the wealth of information circulated among experts, politicians and citizens who understand that there are ways to drastically intervene on a problem that in Italy is becoming increasingly serious and urgent.
In February 2009, the conference will move to a town in the south of Italy and we hope that here this second event is increasingly able to spread this news and bring to light those realities that are very close to us. It should all start from us, ordinary citizens of all social backgrounds and different political ideas, that, alarmed by the changes investing environment in which we live, decide to learn, to examine the issue and find alternatives, in order to participate in some decisions taken by government. A normal country would see this as moment of democratic growth, as a citizen’s approach to politics. On the contrary we don’t talk about it, and try to hide it but a conscious person is not willing to be a silent subject. Perhaps now we tend too often to underestimate the capacity of the individual and the commitment that could generate more by the individual. The best guarantee against the possible manipulation, however, is precisely to know and understand, and who participated to this meeting, during these two days, has certainly got a possibility to know and understand.

3 commenti:

  1. Hi Danda - This sounded like it was an interesting conference with lots of good ideas coming through. It is really kind of you to translate every thing for us non-Italian speakers. I know how much time it must take. It takes me enough time just to write a blogpost in one language :-D xxxsts

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  2. Hi my dear friend!
    Just tommorrow morning I posted a comment on your sad loss on your blog. I hope you'll newly find your positive strenght you ever had!

    As regards the conference, it was really an event that made us wide open!

    This time the effort to write and translate was by my partner in blog and in life (IrishPeople is his nickname), you knew him by our mail! I've just reviewed it!

    I confirm that to write and translate needs a lot of time. But I don't worry, because I know it's completely worth!
    We have to scroll back our provincialism now and we must connect the threads of the big web! :D

    Another big hug!
    Danda

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  3. "This sounded like it was an interesting conference with lots of good ideas coming through."
    we hope that the ideas become actions, facts and not remain just words. We are trying in our small to do our part. We know that we are not alone and this encourages us to continue.
    See you soon...

    "Sembra davvero una conferenza interessante dalla quale sono scaturite molte buone idee."
    speriamo che le idee diventino azioni, fatti concreti e non rimangano soltanto parole. Noi cerchiamo nel nostro piccolo di fare la nostra parte. Sappiamo di non essere soli e questo ci incoraggia a continuare.
    Alla prossima

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