La locandina dell'evento |
Ci siamo quasi, domani, 31 maggio, è il Pasta Madre Day 2014!
Here we go! Tomorrow, May 31, is the Sourdough Day 2014!
Chi di voi non sa cos’è questo evento?
Vi riporto alcune frasi dal comunicato stampa diffuso dal sito www.pastamadre.net che è il promotore dell’evento e dove potete trovare molte più informazioni:
Do you know what is this event?
Here a few sentences from the press release issued by the site www.pastamadre.net who is the promoter of the event and where you can find much more information:
“Il Pasta Madre Day è il giorno in cui si festeggia la pasta madre. Una festa mondiale per celebrare un nuovo modo di vivere il pane. Piazze, mercati, ristoranti, agriturismi, parchi e case private: qualunque luogo può ospitare il Pasta Madre Day.
Il 31 Maggio sarà l'occasione, per tutti, di ricevere in dono un panetto di pasta madre e per scambiarsi sogni, curiosità e idee su questo meraviglioso modo di vivere la propria quotidianità.”
“The Sourdough Day is the day in which we celebrate the sourdough. A day to celebrate in the world a new way of living bread. Squares, markets, restaurants, farms, parks and private homes: any place can host the Sourdough Day.
On May 31, there will be an opportunity for everyone to receive the gift of a loaf of sourdough and to exchange dreams, ideas and curiosity about this wonderful way to live their daily lives.”
E poi ancora:
“La pasta madre è un impasto di farina e acqua dove si è già avviata, spontaneamente e naturalmente, una fermentazione grazie al lavoro di lieviti e batteri lattici indigeni. Aggiunta a un impasto di farina e acqua è in grado di farlo lievitare per ottenere pani, pizze e dolci lievitati.And then again:
La pasta madre apporta una straordinaria varietà di aromi e sapori, e soprattutto una maggiore digeribilità e conservazione più lunga del pane.
La pasta madre non muore mai: viene tenuta in vita da continui ‘rinfreschi’ (impasti cui viene aggiunta altra farina e acqua) e può quindi essere riprodotta e donata con grande facilità.
[La Pasta Madre] è condivisione. Non si può comprare ma solo regalare. È un dono.
[La Pasta Madre] è un mezzo, non un fine: un modo per portare nella nostra quotidianità la gioia del pane fatto in casa e la fiducia verso un futuro di rinascita e autoproduzione.
[La Pasta Madre] è riscoperta: dello scambio, della semplicità, del ruolo di produttori e non solo di consumatori.”
“Sourdough is a dough of flour and water in which a fermentation has already started, spontaneously and naturally, thanks to the work of indigenous yeasts and lactic acid bacteria. Added to a mixture of flour and water is able to let it rise for bread, pizza and leavened cakes.
The sourdough makes a wonderful array of aromas and flavors, and especially a higher digestibility and longer storage of bread.
The sourdough never dies: it is kept alive by continuous ‘refreshments’ (dough which is added more flour and water) and can be reproduced and given with great ease.
[The sourdough] is sharing. You can not buy but just to give. It is a gift.
[The sourdough] is a way, not an aim: a way to bring in our daily lives the joy of home-made bread and confidence towards a future of revival and self-producing.
[The sourdough] is a rediscovering: the exchange, the simplicity, the role of producers and not just consumers."
Io ho adottato la pasta madre diversi anni or sono, poiché l’ho conosciuta grazie ai laboratori di Mani Tese realizzati dalla cara amica Grazia, che me ne ha regalata un po’.
I adopted the sourdough several years ago, knowing it thanks to the workshops of Mani Tese made by dear friend Grazia, who gave me a bit.
La mia "Bina", appena rinfrescata. |
Ed eccola qua la mia “Bina” (chiamata così in onore di mia nonna”), con cui impasto due/tre volte alla settimana ottime pagnotte di pane e poi di tanto in tanto, taralli, cornetti, “flauti”, pizza e focaccia.
Ormai è una dipendenza per noi e più il tempo passa, più il suo potere lievitante cresce e il sapore di ogni cosa sfornata migliora.
And here it is my “Bina” (so named in honor of my grandmother), with which I mix two/three times a week good loaves of bread and then occasionally, bagels, croissants, ‘whistles’, pizza and focaccia.
Now it's an addiction for us and the more time passes, the more its leavening power grows and flavor of baked food everything improves.
Ecco una delle mie pagnotte di grano duro ottenuta con pasta madre |
Peccato domani non poter partecipare direttamente agli eventi in corso (di cui potete trovare la mappa qui, anche se non tutti sono registrati). Non sono riuscita ad organizzare nulla qui da me e gli eventi non sono proprio dietro l’angolo, ma una cosa è certa: sicuramente a tavola ci sarà il pane di grano duro, ovviamente fatto con la mia pasta madre!!! ;)
Too bad tomorrow I will not be able to participate directly in the events going on (which you can find the map here, although not all are registered). I failed to organize anything here by me and the other events are not just around the corner, but one thing is certain: there will be definitely wheat bread at the table, obviously done with my sourdough! ;)
Lori cara, anche io ho adottato una creaturina di queste. Ha trecento anni e devo dire che un po' mette soggezione. Le abbiamo dato un nome: Farinatina degli Uberti. E ci abbiamo fatto il pane (molto buono, ancora da calibrare, ma già con una personalità tutta sua).
RispondiEliminaBaci baci
Alkemillina cara!!!
RispondiEliminaAnche tu con le mani in pasta? che bello! Conoscendoti bene il nome della tua non poteva che essere più originale e simpatico di così. :D
E poi la tua dev'essere una pasta madre molto nobile, con un pedigree, se ha addirittura trecento anni!!!
La mia è di diverse generazioni, ma non mi hanno saputo dire quante. Però il pane ha davvero un sapore molto diverso e più genuino.
Quanto alla tecnica, be' deve passare un po' di tempo per farci la mano, l'occhio.
È proprio vero che le paste madri hanno una personalità e ognuna diversa dall'altra!!! ;D