Chiedo scusa in anticipo se scrivo questo post con un po' di rabbia. Vi ricordate la storia del controllore degli autobus? Bene, questa è un'altra delle solite storie di cattiva gestione del trasporto pubblico italiano.
Fra due giorni si vota e ci si può immaginare gli spostamenti degli italiani lungo tutta la penisola, specie quelli che come me hanno ancora la residenza nel loro paese d'origine. Quindi pensiamo a quanto CO2 sarà prodotto durante questi giorni!
Nella prospettiva di ridurre le emissioni di gas serra le istituzioni pubbliche in casi come questi, dove le persone si spostano per ottemperare ad un diritto ed un dovere nei confronti dello Stato, avrebbero dovuto incoraggiare gli spostamenti tramite trasporto pubblico. Ma tutto lascia intendere che invece la tendenza è quella di scoraggiare del tutto chi vuole andare a votare viaggiando in treno.
Le ferrovie italiane hanno prontamente messo a punto un piano di mobilità per gli elettori. Ma... sentite qua: sconti del 60% (e per fortuna!) sulle tariffe "base" dei treni regionali ed espressi. Per chi volesse invece viaggiare con i treni a tariffa maggiore (Eurostar, Intercity ecc.) deve comunque fare un biglietto "base" e poi pagare interamente un supplemento per passare alla tariffa superiore.
Io, che, purtroppo ancora non ho fatto il cambio di residenza, mi sono così rivolta un po' tardi agli sportelli delle ferrovie per tornare in Puglia, facendomi spedire il certificato elettorale e conscia che sarei stata lì solo un giorno con esclusione del tempo perso negli spostamenti. La tratta che avrei percorso mi avrebbe fatto impiegare circa 4 ore e 30 minuti per viaggio, quindi, viaggiando sulla costa adriatica avrei immaginato che nulla mi avrebbe impedito di spostarmi... ed invece...
Andando a guardare gli orari dei treni non con meraviglia ho potuto notare che NON ci sono treni espressi se non la notte. Il costo del viaggio quindi sarebbe inevitabilmente salito. Ma la cosa più stupefacente è che al ritorno avrei dovuto fare il viaggio in piedi per intero su un Eurostar, pagando il posto come da seduta, e dovendo spezzare inevitabilmente il viaggio a Foggia.
Memore del viaggio fatto per andare a Roma sotto le feste natalizie, dove pur avendo prenotato sull'Eurostar, i due treni presi erano zeppi di persone in piedi e senza prenotazione, con tutti i disagi annessi e connessi, ho rinunciato a questa toccata e fuga per amore del vivere civile.
Non c'è nulla da fare le ferrovie italiane peggiorano in continuazione, anche i treni più costosi sembrano ormai treni di deportazione specie quando si prevedono spostamenti di massa. E dire che le istituzioni dovrebbero oramai scoraggiare l'uso della macchina!!! Non so, ditemi voi se sbaglio ma l'impressione che ho è quella che nessuno stia facendo nulla per incentivare il trasporto pubblico! E scusatemi se è poco!
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