giovedì 29 agosto 2013

È partita!!! / Let’s start!

Periodo di partenze, questo! Ma oggi parlo di una partenza ben diversa.
È partita la raccolta differenziata a domicilio in quel della zona a mare di Rimini Nord!
Ve lo avevo anticipato in questo post e già doveva essere attiva a partire dallo scorso luglio.
A period with new things starting, this! Today I'll tell you about the doorstep recycling starting in the sea area of the North of Rimini!
I anticipated it in this post and it had to be already active since last July.


 
A giugno sono arrivati i bidoncini colorati, completi di comunicazione (calendario dei giorni di ritiro, rifiutologo e altri avvertimenti). Una comunicazione molto colorata e accattivante, ma ancora mancante di traduzioni nelle lingue più diffuse fra gli abitanti qui della zona e fra i turisti, che talvolta affittano gli appartamenti invece che andare in albergo.
In June the colored bins arrived, complete with communication – calendar days of collection, the waste dictionary and other warnings. A very colorful and attractive communication, but still missing translations into the languages most commonly spoken among the inhabitants of the area and among tourists, who sometimes rent the apartments instead of booking hotel.

Comunque per poter salutare i bidoni stradali abbiamo dovuto attendere fino a pochi giorni fa. Io ormai avevo perso le speranze!
È anche vero che con la presenza dei turisti il processo di conversione della raccolta differenziata non poteva che subire qualche ritardo sulla tabella di marcia.
Così è stato, tanto che nel frattempo c’era una gran confusione sui giorni del ritiro, che spesso non erano gli stessi descritti nel calendario.
Ma, una volta eliminati i bidoni stradali, voilé, tutto è rientrato nella normalità.
However, to be able to say bye-bye to the road bins we had to wait until a few days ago. By now I had lost hope!
It is also true that with the presence of tourism the process of converting waste collection could only have a delay on the roadmap.
So it was, so much that in the meantime there was a lot of confusion on the days of collection, which were often not the same as described in the calendar.
But, after removal of road recycling bins – voilé – everything was back to normal.


Adesso, come previsto sono sorti falsi problemi, discussioni, dimenticanze a partire già dal mio vicinato… ma che volete, bisogna piano piano farci l’abitudine… speriamo!
E adesso mi ritrovo a ingrandire il calendario per la zia anziana che abita al piano di sopra… dai che con un po’ di buona volontà ce la possiamo fare!
Now, as provided, false problems, discussions, forgetfulness have arisen, starting already from my neighborhood ... but anyway, you have to slowly get used to it ... hopefully!
And now I find myself enlarge the calendar for the old aunt who lives upstairs ... from that with a little 'good will we can do it!

domenica 25 agosto 2013

Il Ricigufo / The Reowl





Chi di voi mi segue anche sul mio profilo personale di Facebook, Twitter o Instagram*, lo conosce già, il 'Ricigufo', il mio mitico animaletto di tetrapack, stoffa e altri materiali, che l'ottobre dello scorso anno riscosse un gran successo, fra bambini e adulti che parteciparono al laboratorio di Mani Tese per il 'mese delle famiglie' in piazza Cavour a Rimini.
Those of you who also follow me on my personal profile on Facebook, Twitter or Instagram *, already know, the 'Reowl', my mythical animal, made with tetrapak, fabric and other materials, which in last October was a great success, among children and adults who participated in the workshop of Mani Tese for the 'families' month' in Cavour square at Rimini.

Se alcuni amici, vedendo questa foto in alto, lo scambiarono per un gigantesco totem nel mio giardino, i bambini invece si appopriarono di questa figura nella loro mente dove la mescolarono assieme alla loro più fervida fantasia, e con le loro manine seppero moltiplicarla in un esercito di strani gufi e gufetti colorati, ognuno diverso dall'altro e tutti andarono via contenti con la loro fantastica creazione...
If some friends, seeing this pic, mistook him for a giant totem pole in my garden, the children put this figure in their mind where they mingled it with their wildest imagination, and their hands were able to multiply it in a army of strange colored owls and little owls, each one different. So everybody went away happy with their fantastic creation ...

Non avrei mai pensato di creare qualcosa che riscuotesse un tale consenso fra i più piccoli...
I never thought to create something that shaken up such a consensus among the young ...

Sapete benissimo che io non amo il tetrapak, questo mostro creato per sostituire il vetro, che, ok, avrà i suoi vantaggi, in termini di peso e quindi di trasporto ed economicità, ma con tutti gli espedienti utilizzati per ottenere dal suo smaltimento materiali da riutilizzare, non si dimostra così ecologico, almeno per me... Ma questa è un'altra storia e se volete ne riparleremo più avanti.
You know very well that I do not like tetrapak, this monster created to replace the glass, which, okay, will have its advantages in terms of weight and then transport and economy, but with all the tricks used to get from its disposal new materials, it's not so eco-friendly to me ... But that's another story and if you want I'll tell you more on that later.

Comunque qualcuna di queste scatole infernali capitano anche a me in casa ogni tanto.
However, some of these infernal boxes finish at home every now and then.

Mi ritrovavo un cartone di succo d'arancia, questa volta. Bisogna premettere che per questo lavoro, più grande è la scatola di tetrapak, meglio è, anche se si ottengono simpatici risultati anche da quelle un po' più piccole.
I found a carton of orange juice this time. It must be stated that for this work, the larger the tetrapak box is, the better it is, although nice results are obtained also from those ones a bit 'smaller.

Quindi, serve poi della stoffa (la mia avanzata da un vecchio pantalone consumato) che va tagliata a zig zag. Il cartone va lavato e schiacciato per praticare dei tagli seguendo una sagoma ben precisa e poi va ridata la sua forma, piegandolo in alcuni punti (un po' complicato dire come).
So you need also the fabric – mine left from an old worn pants – that must be cut in a zig zag pattern. The cardboard should be washed and squashed to practice cuts following a precise shape and then it must given back its shape, folding it in some points (it's difficult to say how).

Infine con la colla si riveste il cartone, si colorano i punti scoperti con pennarelli coprenti, si crea il 'faccione' del gufo con un coperchietto un po' grande, tappi, bottoni e piccoli altri oggetti di scarto a fantasia. Per esempio, il becco del mio gufo era un pezzo di un vecchio orecchino...
Finally with the glue cover the carton, color with markers covering the nakedness, create the 'big face' of the Owl with a large cap, little caps, buttons and other small items saved from waste in fantasy. For example, the beak of my owl was a piece of an old earring ...

Così, ecco un'esperienza divertente per i più piccoli sviluppando la fantasia e manualità, ma anche quella dei grandi, che devono aiutare a tagliare il cartone con le forbici e a piegarlo. Poi può essere un gioco o una semplice decorazione, visto che i gufi attualmente sono tanto di moda! ;-)
Il tutto per dirvi che a volte basta trovare quello che c'è in casa, osservarlo, maneggiarlo, per scoprirne forme nascoste e possibili nuovi utilizzi, poi il resto vien da sé.
So, here is a fun experience for children developing their imagination and dexterity, but also that one of adults, which should help children to cut the cardboard with scissors and bend it. Then it may be a game or a simple decoration, because the owls are currently so fashionable! ;-)
All this to tell you that sometimes you just find what you need at home, observing it, handling it, to discover hidden forms and new uses, then the rest comes by itself.



*Per seguire i miei profili personali potete richiedere la mia amicizia su Facebook o Twitter, oppure cercando 'dandaworld' su Instagram / To follow my personal profiles you can request my friendship on Facebook or Twitter, or by searching for 'dandaworld' on Instagram



venerdì 16 agosto 2013

L’abat-jour che voleva essere ‘verde’ / The table lamp that wanted to be ‘green’

C’era una volta un abat-jour in una stanzetta di una casa di vacanza al mare.
Come tutti gli oggetti delle case di vacanza, dove l’arredo si limita all’essenziale, questa non era che una modestissima lampada anni ‘80, con una base in metallo tonda e verniciata di bianco, un flessibile metallico a fare da sostegno al corpo luce, composto da un paralume emisferico anch’esso di metallo, verniciato bianco.
There was a time when a table lamp stayed in a little room in a holiday home at the seaside.
As all the objects in a holiday home, where furniture is essential, this was only a little simple table lamp that goes back to ’80s, with a round white painted metallic base, a hose that held the bulb and a hemispheric lampshade even in white painted metal.


L’abat-jour, se ne stava tutto il tempo a testa bassa a fare il suo dovere, su di un comodino, illuminando pagine consunte di libri gialli o di parole incrociate in quelle ore estive serali o notturne, quando il caldo non dà tregua al sonno. Era utile, non c’è che dire, ma aveva un gran difetto: bastava toccare il paralume, in un momento di distrazione, per indirizzare la luce, che – ahia – eri costretto a ritirare subito la mano dal metallo rovente, imprecando contro chi avesse avuto quella ‘geniale’ idea di design irresponsabile! Lei, l’abat-jour, di questo se ne vergognava molto e desiderava una vita un po’ più spensierata e verde!
The table lamp was switched on all night long, doing its job, on a bedside, lighting up old pages of detective stories books or crossword magazines, during those late summer evenings when heat doesn’t make the rest easier. It was an useful object, we cannot deny, but there was a little fault: if you absently touched the lampshade for redirecting light – ouch –, you had to retract the hand because it was hot, and curse on the irresponsable designer! So the table lamp proved shame for sure and dreamed of a more happy and green life! 



Ma un bel giorno il vecchio bulbo ad incandescenza venne messo da parte per essere sostituito dalle nuove lampadine a risparmio energetico e un’anima buona che aveva preso a cuore questo epocale cambiamento, volle sottoporre la lampada a questa novità. Inutile dire che il famoso designer di cui sopra, non aveva avuto una tale lungimiranza e quindi nel paralume le nuove lampadine non volevano proprio saperne di entrare. Ma anche ‘l’anima buona’ aveva un cervellino abituato a pensare e ripensare. Così con non poca fatica riuscì a separare il paralume dal tubolare e per far questo dovette sfilare il filo interno (tagliandolo) con tutto il portalampada. Fortunatamente – o sfortunatamente, dipende dal momento e dai punti di vista – si trovava lì ad attendere un nuovo utilizzo, un filo dotato di spina, interruttore e portalampada reduce da una brutta caduta in cui un altro paralume di vetro era andato in frantumi.
But one day the old bulb was substituted by a new greener one and a good heart who loved environment and this great change, wanted to make the table lamp a greener one. But we must say that the already blamed designer hasn’t been so forward-looking and the new energy saving lamps won’t fit in the lampshade. So the ‘good heart’, who was used to be inspired by a creative brain, proved to separate the lampshade from the hose cutting the electrical wire. Luckily – or not, it depends from the point of view –, a new wire was there standing by, waiting for a new use: it survived to a bad crash of another table lamp, when the glass lampshade was broken in pieces.
Quindi, siccome 1+1 fa 2, dalla combinazione delle due vecchie lampade ne rinacque una nuova e questa sì che poteva ora essere orgoliosa di essere più ecologica! Oltretutto scaldava molto meno. Ma le mancava ancora un paralume che schermasse la luce e proteggesse la lampadina da urti accidentali.
So, as the sum of 1+1 is 2, from the mix of the two lamps a new one was born and this one it could be proud to be greener! Now it burned less, but it missed a lampshader that could shield the light and protect the lamp from accidental hits.



Così dopo tanto cercare, un bel giorno, nel cervello pensieroso di cui sopra si accese ancora una lampadina, quella delle idee, questa volta: il supporto in polipropilene traslucido di un buonissimo uovo di cioccolata, anch’esso lasciato in stand-by in attesa di un riutilizzo, finì per diventare il nuovo paralume dell’abat-jour con un piccolo tocco creativo finale, una decorazione vegetale fatta con scarti di lucido adesivo colorato per cartellonistica.
So, after searching for a long time, one bright day, in that thoughtful brain belonging to the good heart, a lamp suddenly switched on, a new idea now! The transparent polypropylene support of a chocolate Easter egg, even waiting for a new use, ended to become the new lampshade, with a little creative touch, a green decoration made with colored scraps of glossy sticker sheets used for signage.


 
Ora sì che l’abat-jour si sentiva veramente più verde! E continuò ad illuminare serate estive, senza pensieri e con una rilassante luce venata di verde... Così visse per molto tempo ancora, felice e contenta!
Now the table lamp could feel greener than ever, so it went on to enlighten happy evenings with its green nuanced light. Thus it lived happily for a long long time!

domenica 4 agosto 2013

Ricettario dei dolci al profumo di… cioccolato! / Cakes recipe holder with a scent of … chocolate!

Come promesso, eccomi qui a illustrare un po’ delle mie “creazioni” di upcycling. Non sono lavori difficili, sono cose semplici, spesso ispirate dalla forma del materiale di recupero, a volte dal tipo di materiale, più raramente – come l’oggetto di questo post – ispirate dal suo… profumo!
As promised, I’m here to explain some of my upcycling “creations”. They are not difficult works to do but simple things, often inspired by the shape of the recovered material, sometimes by the type of material, more rarely – as the subject of this post – ... inspired by its scent!

In quello che sarebbe dovuto essere un bel weekend condito di amicizie e della mia musica preferita, ormai risalente allo scorso ottobre, e invece fu un forzato weekend casalingo, mi ritrovai a cercare qualcosa da fare per alleviare il vuoto e la malinconia. Spesso quando si è soli a casa e un po’ di pensieri cupi occupano la mente, la cosa migliore è dedicarsi a fare qualcosa di allegro e soddisfacente. A volte si finisce per aprire la dispensa e cercare qualcosa di dolce.
Io, in quel caso, ci finii molto vicina ma non mi trovai ad annegare i miei pensieri nel cioccolato, bensì, sempre nella cucina, ne sentii il profumo intenso che veniva da una scatola di cacao vuota abbandonata.
In what was supposed to be a nice weekend with friends and my favorite music – now dating back to last October – and was instead a forced weekend at home, I found myself looking for something to do to relieve the emptiness and melancholy. Often when you are alone at home and some dark thoughts occupy your mind, the best thing to do is to dedicate yourself to something cheerful and satisfying. Sometimes you end up opening the pantry and look for something sweet. In that case, I went there very close but I didn’t find myself drowning my thoughts in chocolate, but – always in the kitchen – I felt the intense perfume that came from an abandoned box of empty cocoa.

Il pensiero volò subito al mio compagno che era lì dove dovevo essere anch’io e che era il responsabile dell’abbandono, non il mio ma della scatola vuota, essendo lui gran consumatore di cacao a colazione, quello solubile nel latte. Fortunatamente la scatola in sé era abbastanza innocua, perché di cartone, e quindi facilmente riciclabile (quella della famosa marca della mucca lilla*) ma, aprendo il coperchio, il profumo di cacao mi inebriò e pensai: un peccato buttarla!
The thought flew straight to my partner who was there where I had to be and that was in charge of abandonment, not mine but of the empty box, because he is a large consumer of cocoa for breakfast, the one soluble in milk. Fortunately, the box itself was fairly harmless, because of cardboard and easy to recycle – the one of the famous brand of the purple cow* –, but by opening the lid, I smell the scent of cocoa and thought “a shame to throw it”!

Poi mi venne in mente che avrei potuto fare una bella sorpresa al mio amore, che per sua passione è sempre ai fornelli e spesso è lui a farmi dolcissime sorprese.
Quindi, oltre alla scatoletta vuota di cacao, recuperai le carte colorate per origami che avevo comprato tempo fa al mercatino dei bambini – che si tiene d’estate a Rimini in piazza Cavour e di cui parlo in questo post –, poi nastro biadesivo e forbici, e l’immagine di un cupcake impresso su cartoncino, che accompagnava una bella confezione di ovetti di cioccolata avuta in regalo tempo addietro.
Then it occurred to me that I could make a nice surprise for my love, whose passion is always to cook and often makes sweet surprises to me.
So in addition to the empty box of cocoa, I retrieved colorful cards for origami that I had bought long ago at the
children's flea market – which is held in the summer in Rimini Piazza Cavour and which I talked about in this post – and then double-sided tape and scissors and the image of a cupcake imprinted on cardboard, which accompanied a beautiful box of chocolate eggs had a gift some time ago.

Dopo aver dapprima misurato quanta carta utilizzare per rivestire bene la scatola – sempre meglio vedere se è sufficiente, altrimenti è necessario fare un collage – studiai i punti dove piegarla e iniziai a sistemarci sopra le strisce di biadesivo su cui poi pazientemente far aderire la carta, cercando di sfruttarne il motivo colorato. Ovviamente in alcuni punti era avanzata della carta, che poi tagliata via con delle forbici, facendo attenzione a non intaccare il cartoncino.
Il cupcake era solo “la ciliegina sulla torta”, insomma una decorazione che può essere fatta in qualsiasi altro modo e materiale.
After initially measured how much paper to use to coat the box well – it’s always better to see if it is sufficient, otherwise you need to make a collage – I studied the points where to bend it and began to settle over the strips of double-sided adhesive on which I would patiently glue the paper, trying to take advantage of the paper color pattern. Obviously at some points paper advanced, so I cut away it with scissors, being careful not to damage the cardboard.
The cupcake was just “the icing on the cake”, in short, a decoration that can be done in any other way and material.

L’interno quadrato di questo ricettario ben si presta ad ospitare schede scritte a mano o stampate con le proprie ricette preferite da tenere sempre a portata di mano. Altrimenti si possono conservare anche dei semplici ritagli di giornale. Oggi come oggi, è vero, le ricette si consultano sul web, ma non vi ha dato mai fastidio dover lavarsi ogni passaggio le mani sporche di farina o burro, per dover cliccare o tappare sulla ricetta in questione? Be’ noi qui lo abbiamo sperimentato diverse volte. Per cui preferiamo solitamente trascriverci le ricette dai blog o consultare classicissimi libri o riviste di cucina…
The square interior of this recipe holder is well suited to accommodate handwritten or printed cards with your favorite recipes to keep in hand. Otherwise you can save even simple magazine clippings. Nowadays – it is true – it’s easier to consult recipes on the web, but have you ever been annoyed having to wash your hands, dirt of flour or butter every step, having to click ot tap on the recipe in question? Well here we have experienced it several times. Usually we prefer to write recipes from blogs, or refer to classic books or cooking magazines ...

In fin dei conti quello che vi ho presentato è un lavoro semplicissimo, ma, la cosa che lo contraddistingue è sempre quel profumo intenso di cacao che persiste ancora nella scatola e che ti fa proprio venir voglia di dolci...
Quel giorno la sorpresa piacque tanto e al suo ritorno la malinconia cedette al sorriso. Il ricettario fa ora la sua bella mostra sul mobile dove il mio chef di casa ha le sue riviste e i suoi libri di cucina, ormai inseparabili…
In the end, what I have presented is a simple work, but the thing that sets it apart is always that intense aroma of cocoa that persists in the box and that makes you just wanna sweets ...
That day he was so pleased with the surprise and on his return melancholy was changed in smile. The recipe holder now makes its display on the cabinet where my “house chef” has his magazines and his cookbooks, now inseparable ... 


*Vorrei specificare che normalmente questa marca di cacao viene acquistata quando sugli scaffali è esaurita quella del cacao bio-equo-solidale, la cui confezione però ha diversi problemi di smaltimento... insomma non ci sono le mezze misure! :( 
* I would like to specify that this brand of cocoa is normally purchased when on the shelf we cannot find of organic fair-trade cocoa, the packaging of which, however, has several problems of disposal ... In short, there are no half measures! 

sabato 3 agosto 2013

Upcycling on my mind!!!

Viste le conclusioni tratte nelle righe finali del mio ultimo post disperato, ho deciso di rimboccarmi le maniche e fare qualcosa di utile: una rubrica che ci tenga compagnia durante lo svolgersi di questo agosto...
Due to the conclusions drawn in the final lines of my last desperate post, I decided to roll up my sleeves and do something useful: a series of articles that will keep us company during the course of this month ...

So che molti di voi sono al mare o in montagna, ma anche no! Magari siete lì a difendere coi denti il vostro posto di lavoro, oppure a preparare esami, programmi per la stagione che verrà. Può anche darsi che siate a casa forzatamente per risparmiare qualche soldino, e allora questa serie di post, sono sicura, farà al caso vostro. Insomma, ogni scusa è buona per prendersi una pausa e dar vita alle idee che frullano in testa e vi assicuro che nella mia testa ce ne sono così tante da aver bisogno di fare un po' d'ordine!
I know that many of you are at the beach or on the mountains, but not everybody! Maybe you are there to defend with your teeth your job, or to prepare for exams or programs for the coming season. It may be that you are at home forcibly to save some money, and then this series of posts – I'm sure – will suite to you. In short, any excuse is good to take a break and give life to ideas blending in your head and I assure you that in my head there are so many ideas that I need to put them in order!

Qundi, che ne dite di un po' di... upcycling?
Then we go, how about ... upcycling?

Cos'è l'upcycling ormai lo sapete tutti, è come il recycling, ma un po' più avanzato: si tratta di salvare dalla pattumiera tanti materiali ma non per riciclarli nella raccolta differenziata, piuttosto per creare qualcosa di nuovo e utile o semplicemente bello.
What is upcycling now you all know, it's like recycling, but a little 'more advanced: it is about saving many materials from trash but not in order to recycle them. You can create something new and useful or just nice from that stuff.

Non è che abbia inventato nulla di nuovo, basta vedere come pagine social o blog specializzate sull'argomento si siano moltiplicate nel giro di un annetto a vista d'occhio.
Not that I invented something new, you can just see how social pages or blogs specialized on the subject have been multiplied within a year.

Anche se da ciò che scrivo non sembra, io sono una veterana dell'upcycling, l'ho sempre fatto sin da piccola, quando trasformavo i giornali in maschere di cartapesta, i tubi in cartone in burattini o porta oggetti, i vassoi di alluminio in decorazioni e così via. Poi la mia creatività riciclona ha avuto un "upgrade" nel momento in cui all'università ho iniziato a frequentare il corso in disegno industriale, dove spesso mi sono cimentata nel realizzare progetti, modellini e prototipi con materiali di recupero. E se avrò del tempo vi farò vedere anche quelli!
Although from what I wrote it does not seem, I am a veteran about upcycling. I've always done since childhood, when I used newspapers to make papier-mâché masks, or trasformed the cardboard tubes into puppets or thing-holders, aluminum trays in decorations and so on. Then my recycling creativity had an "upgrade" as I started college to attend the industrial design class, where often I ventured to carry out projects, models and prototypes with recycled materials. And when I'll have time I'll show them too.


Ora qui sul blog ci sono ancora pochi esempi di ciò che ho realizzato e farò in modo da radunarli assieme ai nuovi che vi presenterò. Non aspettatevi, però, dei tutorial, non ho tempo per realizzarli ma farò in modo da rispondere alle vostre domande o curiosità.
Now here on the blog there are still few examples of what I have achieved and I will gather them together so that I will introduce the new ones. Do not expect, however, tutorials, I do not have time to carry them but I will surely answer to your questions or curiosities.


Vi spiegherò in breve la storia dell'oggetto, più che altro per farvi comprendere come da cose semplici possano nascere delle idee sorprendenti, come diceva il mitico Bruno Munari "Da cosa nasce cosa"...
I will explain a brief history of the object, to make you understand how from simple things you can create amazing ideas, as the legendary Bruno Munari said "Da cosa nasce cosa"("one thing leads to another one") ...

Quindi, restate sintonizzati sul prossimo post... imminente!
So, stay tuned to the next post ... it's imminent!