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sabato 17 gennaio 2015

Buone notizie dal mondo degli imballaggi!!! / Good news from packaging world!!!

Questo 2015 comincia con buone notizie, finalmente, dal mondo degli imballaggi!
This new year finally starts with good news from the world of packaging!

Vi ricordate quel famoso post sugli imballaggi di una nota GDO che distribuisce sia prodotti normali che una linea di prodotti eco-sostenibili?
Vi avevo fatto notare che, in particolare su un tipo di prodotto – i piselli surgelati – l’imballaggio della linea “green” non era riciclabile, mentre lo era per la linea normale.
Bene, non so se attribuirmi il merito, ma riacquistando lo stesso prodotto a distanza di alcuni mesi, ho notato con sorpresa, che l’imballaggio della linea “green” è stato cambiato ed ora è finalmente riciclabile, come potete vedere dalla foto!
Do you remember that post I wrote about packaging from a big supermarket chain that distributes both normal and eco-friendly products?
I pointed out that, especially on a product –frozen peas–, the packaging of the green line was not recyclable, while it was that of the normal line.
Well, I do not know if I have any merit, but regaining the same product after a few months, I noticed with surprise that that packaging has been changed and now it is finally recyclable as you can see in the photo!





Spero di essere stata io l’ispiratrice di questo cambiamento ma anche se il mio post fosse stato inutile, ritengo questa novità una bella svolta!!!
Hope to have been of inspiration for this change but even if my post was pointless, I consider this a beautiful news!!!

Sempre continuando a parlare di imballaggi in evoluzione…
Even continuing to talk about packaging evolutions...

Già sapete che in casa consumiamo da anni latte crudo, prelevato presso i distributori automatici, perché ci fa risparmiare una gran quantità di rifiuti ed in più proviene da fattorie vicine. Ve ne parlavo in questi post.
Di anno in anno, purtroppo per noi, i distributori automatici di latte crudo nella nostra zona si sono ridotti ad uno solo. Inoltre, questo unico distributore è lontano da casa diversi chilometri.
Per questo abbiamo preso l’abitudine di rifornirci lì solo nei giorni lavorativi, quando passiamo comunque davanti per recarci al lavoro. Nei weekend, però, se ci troviamo a corto di latte facciamo un salto al supermercato più vicino e siamo costretti a prendere il latte conservato nel cartone o in bottiglia di plastica.
You already know that at home for years we consume raw milk, taken from vending machines, because it f saves us a lot of waste and comes most from nearby farms. I was talking about it in these posts.
From year to year –unfortunately for us– the vending machines of raw milk in our area have been reduced to just one. Also, this only machine is several miles away from home.
For this we have got used to stock up there only on weekdays, when we go to work just on that way. On the weekends, though, if we are short omilk, we go to the nearest supermarket and we are forced to take milk stored in carton or plastic bottles.


Il cartone (tetra pak) ha comunque per me molti difetti. Non lo trovo un materiale molto ecologico, sebbene sia elogiato in lungo e largo e sia stato trovato il modo per riciclarlo. Nella mia zona si ricicla con la carta, ma avete notato che molte confezioni di questo materiale hanno il tappo in plastica? Voi lo togliete?
Dunque, il latte (bio) in questione – quello che prendiamo in alternativa a quello del distributore – ha una specie di “cappello” in plastica, oltre che il solo tappo. Mi sono sempre ostinata a tagliarlo via – a fatica, rischiando di farmi male – con le forbici per dividere i due materiali nella raccolta differenziata, ma di recente ho notato che l’imballaggio è stato modificato in modo da facilitare questa divisione e quindi il riciclo.
The milk carton still has many flaws for me. I do not find it a very environmentally friendly material, although it is praised far and wide and it has been found a way to recycle it. In my area we recycle it with the paper, but have you noticed that many packages of this material have the plastic cap? You take it off?
Therefore, the (organic) milk in question –that we take as an alternative to that of the vending machine– has a sort of plastic "hat", with the cap. I have always been stubborn to cut it off –with difficulty, threatening to hurt me– with scissors to separate the two materials for recycling but I recently noticed that the packaging has been modified to facilitate this separation and then recycling.





Finalmente!!!
Hurray!!!

mercoledì 12 febbraio 2014

Uccellini, ma sapete dov'è finito il freddo? / Hey birds, do you know where's the cold?

Che ne dite voi di questo inverno un po’ pazzo? Violenti acquazzoni e lunghe giornate grigie, senza freddo ma con tanta umidità. La pioggia ha causato tanti danni per tutta Italia e non solo. Ci si aspettava un inverno più convenzionale, qui in Romagna, dove eravamo abituati da qualche anno ad avere qualche giorno di nevicate abbondanti, anche in riva al mare. Di neve se ne è vista poca e in compenso i muri di casa mia sono divorati da macchie di umidità che dovremo in qualche modo risolvere. Ma questo è un capitolo a parte. Intanto fuori in giardino, con queste temperature miti, si vedono già le prime violette e anche qualche margheritina. Gli alberi hanno già messo fuori i getti e gli uccellini sono già molto più chiacchieroni! E proprio di loro volevo parlare!  
How about you this winter a little crazy? Heavy rainstorms and long gray days without cold but with so much humidity. The rain has caused so much damage throughout Italy and beyond. We expected a more conventional winter, here in Romagna, where we used a few years ago to have a few days of heavy snowfall, even on the coast. A little snow was seen but the walls of my house are devoured by wet stains that we will somehow solve. But this is another story. Meanwhile, out in the garden with these mild temperatures, you can already see the first violets and some daisies. Trees began to sprout and the birds are already much more noisy! And I want to talk about them!

Solitamente, come avrete già avuto modo di leggere su questo blog in molti post, abbiamo sempre cercato di dare un po’ di ospitalità ai nostri amichetti con le piume, fornendo loro un po’ di nutrimento durante i mesi più freddi. Anche quest’anno non abbiamo mancato di lasciare in giro briciole di dolci, frutta fresca o secca e mangime appositamente acquistato, sia per i granivori che per gli insettivori.
Usually, as you may have already read about this blog in many posts, we always tried to give some hospitality to our little friends with feathers, giving them a bit of food during the colder months. Also this year we have not failed to leave crumbs around sweets, fresh or dried fruit and a special food bought for both granivorous and insectivores.

E visto che per il primo giorno di questo mese dovevo organizzare ancora una volta un workshop da fare con i bambini e i loro papà, come volontaria di Mani Tese e in collaborazione con il Centro per le famiglie, ho pensato che sarebbe stato bello costruire con loro delle mangiatoie per uccellini con materiale di recupero, proprio sapendo che i giorni a cavallo fra gennaio e febbraio sono (solitamente) quelli più freddi.  
And since the first day of this month I had to organize once again a workshop for kids and their dad, as a volunteer of Mani Tese and in collaboration with the Families’ Centre, I thought it would be nice to build with them feeders for birds with recycled materials, just knowing that the days at the turn of January and February are (usually) colder ones.

In realtà non è stato proprio così, ma il laboratorio si è fatto e i partecipanti sono stati contenti di portare a casa una mangiatoia più o meno complessa fatta con le loro mani, specialmente i papà che si sono davvero impegnati, mettendo la loro inventiva! Non so se poi l’avranno utilizzata veramente…  
In fact it was not just that, but the workshop was done and participants were happy to take home a more or less complex feeder made by their hands, especially dads who have been really busy putting their inventiveness! I do not know if they will have used them really...

Ma vi mostro il modello più particolare che ho ideato – altri modelli erano ispirati più o meno ad altri visti sul web – con questi materiali: tetrapak, bottiglietta di plastica, stoffa, vaschetta in plastica, vassoio in polistirene e bordi in metallo di scatole del cacao.  
But I show you the particular model that I created – other models were more or less inspired others seen on the web – with these materials: tetrapak, plastic bottle, fabric, plastic tray, polystyrene tray and metal edges of the cocoa boxes.



La realtà è che l’idea mi è venuta vedendo una mangiatoia in commercio che però non è fatta con materiali di recupero. Quando io e il mio compagno l’abbiamo vista su un catalogo abbiamo subito associato l’immagine alla forma dei cartoni delle bibite e da lì il passo a realizzarla è stato abbastanza breve.
The idea came really to me seeing a feeder sold on the market but it was not made with recycled materials. When my companion and me saw it in a catalog we immediately associate the image to the form of drinks cartons and from there the step to realize was quite short.

Con questo vorrei far capire che spesso chi non si reputa abbastanza bravo nei lavori manuali o abbastanza “creativo”, può esercitarsi guardando ciò che si vede in giro e che si desidera e, prima di farsi tentare comprando, provare a immaginare se si può in qualche modo riprodurre con materiali che la nostra raccolta differenziata può fornirci facilmente. I nostri bidoni della plastica, della carta e spesso anche dell’indifferenziato possono essere delle vere miniere! Questo è quello che abbiamo cercato di trasmettere ai genitori di questi bambini e penso che ci siamo riusciti o almeno spero!!!  
With this I would like to make it clear that those who often think they are not good enough in manual jobs or enough “creative”, can practice themselves looking at what is around. If you want it, before getting groped to buy it, try to imagine if you can reproduce it in some way with materials that your waste bin can easily provide. Our plastic, paper and often unrecycling bins may be true mines! This is what we tried to convey to the parents of these children and I think that we have succeeded, or at least hope to!!!

domenica 25 agosto 2013

Il Ricigufo / The Reowl





Chi di voi mi segue anche sul mio profilo personale di Facebook, Twitter o Instagram*, lo conosce già, il 'Ricigufo', il mio mitico animaletto di tetrapack, stoffa e altri materiali, che l'ottobre dello scorso anno riscosse un gran successo, fra bambini e adulti che parteciparono al laboratorio di Mani Tese per il 'mese delle famiglie' in piazza Cavour a Rimini.
Those of you who also follow me on my personal profile on Facebook, Twitter or Instagram *, already know, the 'Reowl', my mythical animal, made with tetrapak, fabric and other materials, which in last October was a great success, among children and adults who participated in the workshop of Mani Tese for the 'families' month' in Cavour square at Rimini.

Se alcuni amici, vedendo questa foto in alto, lo scambiarono per un gigantesco totem nel mio giardino, i bambini invece si appopriarono di questa figura nella loro mente dove la mescolarono assieme alla loro più fervida fantasia, e con le loro manine seppero moltiplicarla in un esercito di strani gufi e gufetti colorati, ognuno diverso dall'altro e tutti andarono via contenti con la loro fantastica creazione...
If some friends, seeing this pic, mistook him for a giant totem pole in my garden, the children put this figure in their mind where they mingled it with their wildest imagination, and their hands were able to multiply it in a army of strange colored owls and little owls, each one different. So everybody went away happy with their fantastic creation ...

Non avrei mai pensato di creare qualcosa che riscuotesse un tale consenso fra i più piccoli...
I never thought to create something that shaken up such a consensus among the young ...

Sapete benissimo che io non amo il tetrapak, questo mostro creato per sostituire il vetro, che, ok, avrà i suoi vantaggi, in termini di peso e quindi di trasporto ed economicità, ma con tutti gli espedienti utilizzati per ottenere dal suo smaltimento materiali da riutilizzare, non si dimostra così ecologico, almeno per me... Ma questa è un'altra storia e se volete ne riparleremo più avanti.
You know very well that I do not like tetrapak, this monster created to replace the glass, which, okay, will have its advantages in terms of weight and then transport and economy, but with all the tricks used to get from its disposal new materials, it's not so eco-friendly to me ... But that's another story and if you want I'll tell you more on that later.

Comunque qualcuna di queste scatole infernali capitano anche a me in casa ogni tanto.
However, some of these infernal boxes finish at home every now and then.

Mi ritrovavo un cartone di succo d'arancia, questa volta. Bisogna premettere che per questo lavoro, più grande è la scatola di tetrapak, meglio è, anche se si ottengono simpatici risultati anche da quelle un po' più piccole.
I found a carton of orange juice this time. It must be stated that for this work, the larger the tetrapak box is, the better it is, although nice results are obtained also from those ones a bit 'smaller.

Quindi, serve poi della stoffa (la mia avanzata da un vecchio pantalone consumato) che va tagliata a zig zag. Il cartone va lavato e schiacciato per praticare dei tagli seguendo una sagoma ben precisa e poi va ridata la sua forma, piegandolo in alcuni punti (un po' complicato dire come).
So you need also the fabric – mine left from an old worn pants – that must be cut in a zig zag pattern. The cardboard should be washed and squashed to practice cuts following a precise shape and then it must given back its shape, folding it in some points (it's difficult to say how).

Infine con la colla si riveste il cartone, si colorano i punti scoperti con pennarelli coprenti, si crea il 'faccione' del gufo con un coperchietto un po' grande, tappi, bottoni e piccoli altri oggetti di scarto a fantasia. Per esempio, il becco del mio gufo era un pezzo di un vecchio orecchino...
Finally with the glue cover the carton, color with markers covering the nakedness, create the 'big face' of the Owl with a large cap, little caps, buttons and other small items saved from waste in fantasy. For example, the beak of my owl was a piece of an old earring ...

Così, ecco un'esperienza divertente per i più piccoli sviluppando la fantasia e manualità, ma anche quella dei grandi, che devono aiutare a tagliare il cartone con le forbici e a piegarlo. Poi può essere un gioco o una semplice decorazione, visto che i gufi attualmente sono tanto di moda! ;-)
Il tutto per dirvi che a volte basta trovare quello che c'è in casa, osservarlo, maneggiarlo, per scoprirne forme nascoste e possibili nuovi utilizzi, poi il resto vien da sé.
So, here is a fun experience for children developing their imagination and dexterity, but also that one of adults, which should help children to cut the cardboard with scissors and bend it. Then it may be a game or a simple decoration, because the owls are currently so fashionable! ;-)
All this to tell you that sometimes you just find what you need at home, observing it, handling it, to discover hidden forms and new uses, then the rest comes by itself.



*Per seguire i miei profili personali potete richiedere la mia amicizia su Facebook o Twitter, oppure cercando 'dandaworld' su Instagram / To follow my personal profiles you can request my friendship on Facebook or Twitter, or by searching for 'dandaworld' on Instagram



martedì 11 maggio 2010

Le superstiti (o meglio vetro vs tetrapak) / The survivors (or better glass vs tetra pak)

Era mia intenzione scrivere questo post da tempo ma mi tormentava il come scriverlo.
A differenza di come la realtà dovrebbe essere, oggi esprimere una libera opinione è sempre più difficile, soprattutto se questa è critica verso certe sfere alte dell’economia o della politica. Non sono solita, infatti, espormi più di tanto a riguardo, ma ho sentito il bisogno di intavolare l’argomento che seguirà, prendendo spunto da un fatto accadutomi di recente. Vorrei più che altro capire qualcosa di più, mettere in discussione le mie convinzioni, ascoltare le opinioni di voi altri.
It was in my intentions to write this blog post since a long time, but I was doubtful on how to do it.
Far from how reality must be, today it’s even more hard to tell your own opinion, especially if it is critical toward some high spheres of economy or politics. In fact, I’m not that one who lays herself open about this, but I felt the need to talk about something you’ll read below, being inspired from a fact recently happened to me. I want to understand something more, putting in discussion my beliefs and listening to your opinions.


Arrivo al dunque.
Giorni fa ero al piccolo supermercato della zona per acquistare, assieme al mio compagno, quelle poche cose che di solito ci restano nella lista della spesa dopo esserci riforniti al mercato locale, al gruppo di acquisto solidale o al nostro preferito negozio bio della città.
Premetto che tra i due supermercati più importanti della zona preferiamo questo, poiché offre un’ampia scelta di prodotti biologici e fair-trade, offre diversi servizi per famiglie e categorie svantaggiate, si pone come rispettoso dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente.
Avete capito bene di quale catena sto parlando.
So I’m getting down to the nitty-gritty.
Some days ago I was at the little local supermarket, with my mate, to purchase some of the few things that usually remain in the shopping list after being restocked at the local market, at the local exchange group or at our favourite eco-shop of the city.
I want to say in advance that between the two most important local supermarkets, we prefer this one, because it offers a wide selection of organic and fair trade products, it helps families and disadvantage classes and says to be respectful of workers’ rights and environment.
You surely understood what I’m talking about.


Ho sempre creduto in questo marchio e ho sempre apprezzato tante piccole iniziative che ha realizzato e che tuttora porta avanti: l’uso delle buste riutilizzabili ed ora biodegradabili, l’uso di una chiara simbologia per quanto riguarda il riciclo del packaging, la vendita di ricariche per i detergenti, i prodotti a basso consumo di materiali ed energia… e potrei continuare con la campagna per la diffusione delle “bat-box”, l’iniziativa “seminar libri”
I always believed in this company and I always appreciated all the little initiatives they realized and still realize: the use of reusable bags or now biodegradable ones, the use of clear recycling symbols, the sell of refills for detergents, low energy and material consume products… and I can go on with the “bat-boxes” campaign, the “seeding books” initiative…

… Ma…
Sì, c’è un “ma”!
… But…
Yes, I've said “but”!

Negli ultimi tempi mi è sembrato che questa azienda abbia fatto qualche passo indietro. Innanzitutto, leggendo la rivista per i soci, ho notato che temi come “ambiente” ed “etica” sono troppo spesso sovra-utilizzati. Per esempio sono rimasta un po’ perplessa sulla ormai vecchia diatriba su un certo tipo di macellazione da poco introdotto, alla quale polemica l’azienda ha risposto con un vago comunicato stampa. Poi, osservando bene il packaging di alcuni prodotti mi sono accorta di alcune incongruenze nelle diciture di smaltimento, laddove al posto di un determinato materiale plastico ne era indicato un altro. Sono rimasta altrettanto male quando hanno sostituito al reparto gastronomia i contenitori in PLA compostabile con quelli in PET. Tutte cose che io ho prontamente esposto loro via mail, non ricevendo alcuna risposta se non quel comunicato stampa.
In the last times it seems like this company has done some steps backwards.
First of all, reading the review for the associated clients, I noticed that themes like “environment” and “ethic” are too much used. For example I remained a bit puzzled on an old diatribe about a certain kind of new butchering, to which controversy they replied with a vague press release. Then, observing carefully the packaging of some products I noticed some incongruities on disposal wordings, where it was shown the initials of a material in lieu of another one. I was indeed disappointed when they sold deli in PET boxes instead of the compostable PLA ones. All these things I wrote them in a mail, receiving only the simple press-release I said above.


Ma ecco ciò che mi ha fatto irritare di più.
In quella famosa lista di quel giorno c’erano i succhi di frutta biologici che noi usiamo bere a colazione tutti i giorni. Buonissimi e ad un ottimo prezzo e imbottigliati in vetro.
Ma ecco ciò che temevo, dopo aver letto un articolo sulla famosa rivista. Si rifà vivo un incubo che speravo non tornasse più: il packaging in vetro è stato sostituito dal tetrapak!!! Nooooo!!!
But this hurt me more.
In that famous list on that day there were the organic fruit juices we use to drink every day at breakfast. They are very good for taste and price and they “were” bottled in glass.
All I feared for – after having read an article about them – came true: the glass bottle was replaced from a tetra pak box! What a nightmare!


Dopo aver tentennato a lungo, abbiamo deciso di lasciare i succhi sullo scaffale…
Ma, in un ultimo giro di ricognizione, sono riuscita a trovare nell’angolo delle offerte ben cinque ultime bottiglie di succo di albicocca biologico. Evvai!!!
After having wavered for a long time, we decided to leave the juices on the shelf…
But, in a last tour of recognition, I founded well five last bottles of organic apricot juice. Yay!




Eccole qua le superstiti. E quando finiranno? Dovrò tornare al tetrapak?
Aiutatemi voi! Io finora non sono riuscita a trovare una soluzione.
Considero questo materiale rispetto al vetro molto meno ecologico. Anche se in alcuni articoli si dà una valutazione opposta alla mia. Sono soprattutto articoli in inglese – vedi per esempio questo o questo – dove si spiega l’eco-compatibilità del tetrapak secondo alcune ragioni.
So here there are the survivors. And when they’ll finish? Have I to turn back to the tetra pak?
Help me please! I cannot find a solution.
I consider this material not so green. Even if in some articles someone says the opposite. I found it in many English articles – i.e. this or that– where authors show that tetra pak is environmentally friendly due to some reasons.


1. In primo luogo perché è più leggero e il suo trasporto fa risparmiare più benzina e quindi comporta meno produzione di gas serra.
In a first place because it is lighter and its transport saves more petrol and produces less greenhouse gases.
2. In secondo luogo perché la materia prima del cartone è un materiale rinnovabile e proviene da foreste controllate FSC.
Then because the first material of carton is renewable and belongs to FSC forests.
3. In terzo luogo è possibile riciclare il tetrapak in sottoprodotti che possono essere utilizzati per cartoleria e gadgettistica.
In a third place it is possible to recycle tetra pak in sub-products used for stationery and gadgets.
4. Un’ultima ragione è che sembra che il ciclo del tetrapak sia meno energivoro di quello del vetro.
Last reason is that it seems like the life cycle of tetra pak consumes less energy than glass.

Mah. Ora io ho cercato di valutare attentamente tutte queste affermazioni e credo che restino parecchi problemi irrisolti.
Mmh. Now I tried to value with attention every assertion and I think that lots of problems are still unsolved.

1. Parlare del consumo di benzina per i trasporti significa avere poca lungimiranza. Quanto potremo contare ancora sul petrolio come combustibile per gli spostamenti? Inoltre, non sarebbe più auspicabile prevedere una produzione più larga sul territorio e quindi più vicina ai punti di distribuzione?
To speak of petrol consumes as regards transportations, means to have a lack of foresight. How long we can trust in oil as fuel for movements?And what’s more, why do not distribute the production all over the country in order to have products nearer to sale points?
2. È vero che il cartone è rinnovabile come risorsa, perché le foreste possono essere ripiantate, ma per me il vero materiale rinnovabile è quello che si può riciclare all’infinito e il cartone non lo è quando è praticamente saldato all’alluminio e alla plastica!
It’s true that the carton is a renewable resource, because forests can be planted again, but for me the real renewable material is that one you can recycle endlessly and carton isn’t when it is glued to aluminium and plastic!
3. Quindi il tetrapak non è riciclabile all’infinito. E inoltre in Italia non abbiamo sufficienti aziende trasformatrici di questo prodotto. Per riciclarlo dobbiamo trasportarlo nel migliore dei casi all’estero, consumando quindi nuovamente benzina.
Invece il vetro è infinitamente riciclabile ed anche riutilizzabile e questo abbatte notevolmente la sua impronta ecologica!
So the tetra pak isn’t recyclable endlessly. And In Italy we haven’t enough recycling companies for it. We have to bring it abroad, consuming petrol again.
On the contrary glass is endlessly recyclable and also reusable, so it means that reusing it reduces a lot its environmental impact!
4. Il tetrapak meno inquinante? Da quanto ho letto su un'altra fonte si sta cercando di ridurre la quantità di plastica ed alluminio, materiali che, quindi, sono responsabili di un certo impatto ambientale.
Does really tetra pak pollute less? I read some news about the fact that Tetra Pak is reducing the amount of aluminium and plastic in cartons, but this means that they long contribute to carbon emissions.

Inoltre, vorrei aggiungere che a volte per affermare l’ecologicità di questi materiali "ibridi", come spiegato in questo articolo, si tiene conto del recupero energetico di questo materiale, il che significa – orrore! – che si considera la quantità di energia recuperata dall’incenerimento. E cosa vogliamo dire rispetto alle micro-nano-particelle prodotte in questa fase, che potrebbero essere dannose all’ambiente e alla salute dell’uomo?
What’s more, I want to add that, in order to say that a “hybrid” product like this is green – as this article shows –, someone calculates also the energy amount that derives from incineration, heck!
So what about the micro-nano-particles released in this phase, that could be dangerous for environment and health?


Allora perché scegliere il tetrapak al posto del vetro per dei prodotti oltremodo biologici? Forse non dovremmo pensare anche un po’ di più allo smaltimento di certi materiali?
Ditemi voi se mi sbaglio. Io continuo a restare perplessa. Se avete maggiori informazioni vi prego di postare i vostri commenti o mandarmi una mail all’indirizzo che trovate nel mio profilo.
Fatemi cambiare idea, sarà premiato chi ci riesce!
So why to replace glass with tetra pak for organic products indeed? Maybe have we to reflect more about the disposal of some materials?
Please tell me if I’m wrong. I continue to be puzzled. If you have more infos, please tell me in comments or via email (you can find it in my profile).
Please help me to change my opinion, and the one who will succeed will be awarded!

sabato 28 novembre 2009

SOS Recycle: plastica contrassegnata dal numero #90 / Plastic marked with #90


La richiesta di aiuto è giunta da un recente commento della fantastica blogger slovena Layla, di Eco Experiment. Anche lei è impegnata nel trasformare il suo stile di vita in uno più eco-compatibile, cercando di ridurre i rifiuti e coinvolgendo tutta la sua famiglia, crescendo il suo orto, compostando i rifiuti organici, comprando i prodotti senza imballaggi, andando a rifornirsi presso i contadini che abitano nella sua zona. È una ragazza formidabile che vi consiglio di andare a visitare il suo blog, in lingua inglese… però lei capisce abbastanza anche l’italiano, semmai doveste porle qualche domanda!
The aid request came from a recent comment by the fantastic Slovenian blogger Layla, from Eco Experiment. She is committed in transforming her lifestyle in a more sustainable way too, trying to reduce waste and involving her family, growing her vegs, composting organic waste, buying more without packaging, doing shopping among her farmers neighbours. She is a formidable girl, I suggest you to pop over her blog, in English… but she is good also in Italian, in case you have to ask her any question!

Beh, malgrado i suoi sforzi, ha una sorellina un po’ birichina, che la mette un po’ in difficoltà. Infatti, ama consumare alcuni tipi di prodotti con un packaging non proprio compatibile con la raccolta differenziata. Per esempio, un suo grande problema sono le bustine di cappuccino solubile.
Well, in spite her efforts, she has a naughty sister who puts her in difficulty. In facts she is fond of some not so eco-products as for example the instant cappuccino sachets.

Layla mi ha riferito che queste bustine recano il simbolo di “riciclabile” assieme al numero #90.
Sinceramente non mi era mai capitato di vedere questo contrassegno, ma con una mia brevissima ricerca ho scoperto che #90 significa “plastica accoppiata con alluminio”. Basta controllare in questa pagina di Wikipedia, che è una fonte indispensabile e abbastanza attendibile di informazione (la pagina in inglese è meno completa, forse per questo la nostra amica Layla, non è riuscita ad ottenere l’informazione).
Layla referred to me that these sachets have the symbol “recyclable” plus the number #90.
Sincerely I never saw this mark, but with a quick research I found that #90 means 'plastic matched with aluminium'. It is enough to control in
this page of Wikipedia, which is a necessary and reliable source of information – English page is not so complete, so it could be the reason that put Layla in difficulty –.

Nella foto una bustina di camomilla solubile che ha lo stesso tipo di materiali ma è contraddistinta dalla sigla PI (poliaccoppiato)
/In the picture a sachet of instant camomile with the same type of packaging but marked with the letters PI (flexible polylaminate)

E, dunque, cosa fare con un tipo di plastica così? Non è poi così facile a dirsi. Dipende soprattutto dal servizio locale di raccolta dei rifiuti, al quale conviene fare una telefonata (magari al numero verde). Genericamente questo tipo di poliaccoppiato non è riciclabile. Ma può darsi che sia assimilabile al tetrapak, che oltre alla plastica e all’alluminio ha anche uno strato di carta. Di conseguenza è probabile che l’involucro suddetto sia da raccogliere non con la plastica (il cui processo di riciclo non prevede separazione di materiale), ma con la carta, come avviene in molti comuni col tetrapak. La mia non è una certezza, quindi è sempre meglio chiedere e verificare che nella propria città si faccia anche questo tipo di raccolta.
So, what to do with this kind of packaging? It is not so easy to say. It depends from the local waste collection service, to which I suggest to ring – perhaps to their toll-free number –. In general this kind of packaging isn't recyclable, but there could be the possibility to assimilate it to the tetrapak, which has also a layer of paper with plastic and aluminium foils. As a consequence it could be possible to recycle the sachet not with plastic (which hasn’t a separating treatment) but with paper, as in many municipalities happens for the tetrapaks. But I'm not sure and it is even better to ask locally and verify that in your own municipality there’s the appropriate recycling facility.

Il mio consiglio, ovviamente, è di eliminare dai propri acquisti questo tipo di plastiche accoppiate, come ho fatto io (le troviamo nelle confezioni di caffè, in molte confezioni monodose di alimenti), eliminando anche l’uso del tetrapak stesso che, pur essendo riciclabile è un vero spreco di risorse ed è raramente riciclato, almeno in Italia.
Of course my suggestion is to eliminate from purchases this kind of matched plastic, as I did (coffe packaging, single portions for food), as the tetrapak I consider a waste of resources and I know that it is rarely recycled in Italy.

Quindi se avete un’idea da suggerire a Layla per la sua sorellina, lei ne sarà molto contenta! Un saluto all’intera famigliola slovena sulla strada delle riduzione dei rifiuti!
So, if you have an idea to suggest to Layla, please tell her, she will be very happy!
Greetings to all the Slovenian ZeroWaste-family!


P.s.: ci si legge al prossimo articolo di SOS Recycle, che è sicuramente molto interessante e più… natalizio! ;) / read soon the next SOS Recycle blogpost, which is surely interesting and more… about Christmas!

martedì 19 agosto 2008

Appunti di viaggio / My journey diary – 05 Aug 08

Si prospetta una giornata vivace, di nuovo mare, di nuovo caldo, nuovi incontri di vecchie amicizie. Si ride e si scherza insieme, si chiacchiera ricoprendo il vissuto delle trascorse stagioni. Una leggera brezza allevia quest’atmosfera rovente.
Sotto l’ombrellone tento, leggendo, di convincermi che tutto va meglio. Forse! Oggi sul bus che porta al mare e poi a casa, una giovane signora chiacchiera con un’altra e mi si drizzano le orecchie sentendo l’una dire all’altra: “lo sai che ora si può riciclare anche il tetrapak?” Non riesco a credere alle mie orecchie; la signora sa perfettamente cosa deve fare: risciacquarlo, schiacciarlo e metterlo nella carta da riciclare. E l’altra fa: “Ma davvero? E le lattine?” Beh, io resto un po’ perplessa… io sapevo che le lattine si mettevano nello stesso bidone della plastica! Questo dovrebbe essere il sistema di raccolta dei rifiuti locale.
Poi scopro che funziona ancora il porta a porta. Già, allora che ci faceva quella busta viole piena di bottiglie in PET all’angolo della strada? Mi ero un attimo demoralizzata, vedendola: sulla busta campeggiava a caratteri cubitali il nome ‘mercoledì’, ma oggi è ancora martedì, quindi qualcuno avrà giocato d’anticipo!
È un ‘porta a porta’ un po’ strano, lo definirei più un ‘strada a strada’: in alcuni giorni della settimana la plastica, in altri la carta, in altri il vetro, si lasciano i sacchetti in alcuni punti del paese, di solito un incrocio di due strade e poi, nel pomeriggio, avviene il ritiro. Certo non è bellissimo a vedersi, ma mi sento sollevata nel sapere che si fa ancora… in fondo “non è vero che tutto va peggio”!

E scartabellando in questo ‘museo’ che è la casa dove sono cresciuta, dove la mia mamma, più che per spirito ecologico, per un attaccamento particolare alle cose, ha la mania di conservare tutto, ho ritrovato un volantino che spiega come si fa la raccolta differenziata nel paese con riferimento specifico alla novità del tetrapak. Chissà se è arrivato in tutte le case, sperando che non sia finito nella stessa spazzatura senza essere degnato di attenzione. Mmm… sento puzza di… noncuranza!


I feel that this will be a lively day, at the sea again, again hot, meeting old friendships. It’s laughing and joking together, chatting about how we lived the spent seasons. A gentle breeze alleviates this hot atmosphere.
Under the umbrella I try, reading, to convince me that everything goes better. Maybe! Today on the bus that leads us to sea and then home, a young lady is chatting with another and I eavesdrop to hear one say to another: ‘Do you know that now it is possible to recycle the tetrapak’?
I cannot believe my ears; the lady perfectly knows what must be done: wash in it, and press it, then put in paper to recycle it. And the other says: ‘Really? And cans’?
Well, I stay perplexed… I knew that cans have to be put in the same plastic bin! This should be the system of local waste collection.
Then I discover that the door to door collecting system still works. Already, why that purple envelope full of PET bottles rested on the road? I had a moment of disappointment, looking at it: on the envelope there was in great characters the word ‘Wednesday’, but today is still Tuesday, so someone has played in advance!
It is a little ‘strange ‘door to door’ system, it’s more correct t call it a ‘street to street’ system: some days of the week plastics, in other days paper, in other days glass, you can leave bags in some parts of the town, usually a crossroad and then in the afternoon, the removal takes place. Certainly not a beautiful sight, but I feel raised in knowing that this waste collection system still exist… really ‘it is not true that everything is worse’!

And searching in this ‘museum’ which my house is – the house where I grew up, where my Mom, for a particular attachment to things, rather than for ecological spirit, has the mania to keep everything – I found a leaflet explaining how recycling works in the town, with specific reference to the novelty of tetrapak. Who knows if it was delivered in all homes, hoping that it is not finished in the same garbage without paying attention on it. Mmm… feel stench of… carelessness!

martedì 15 gennaio 2008

Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte...

Il buongiorno si vede dal mattino...
Domenica scorsa, nelle svariate scorribande che io e IrishPeople facciamo nel cuore della Romagna, per scoprire tutti i suoi angoli più nascosti, ci si svela ai nostri occhi una graditissima sorpresa! Un distributore di latte!!!
Non ci era mai capitato di vederne prima... ecco che i nostri più sentiti propositi di migliorare la nostra qualità della vita e evitare gli sprechi e il diffondersi sempre più minaccioso dei rifiuti si traducono in realtà! Come tante persone che quasi ogni dieci minuti venivano a rifornirsi, abbiamo preso d'assalto il piccolo casolare e dopo esserci documentati sul "come" ci siamo riforniti anche noi di una preziosissima bottiglia da litro di latte crudo.
A qualcuno non piacerà ma vi assicuriamo che è BUUUUONISSIMOOO! E anche meno grasso di quello che compriamo al supermercato. Ma la cosa più bella è che alla modica cifra di euro 1,50 abbiamo non solo avuto il nostro litro di latte freschissimo (un euro, anche meno del prezzo normale), ma una bottiglia in vetro che potremo utilizzare e riutilizzare all'infinito... basta con questi tetrapak quasi impossibili da riciclare e che occupano spazio nelle pattumiere! Inoltre ad un prezzo anche minore si può avere una bottiglia di PET, riutilizzabile allo stesso modo.
Vi mostriamo alcune foto con le "fasi" di rifornimento, special guest... IrishPeople

Da dandaworld



Il nostro è un invito alla salute in tutti i sensi, prendetelo pure alla lettera!

P.s.: il primo distributore è sulla via Marecchiese nei pressi di Spadarolo (RN) ma nei commenti troverete i riferimenti su dove trovare questi distributori in tutta Italia... Per Roma ricordo anche il commento di MisterCrama al post del 1°Ottobre2007)