mercoledì 25 maggio 2011

Alla faccia della mobilità sostenibile! / So much for the sustainable mobility!


Sono un’utente d’autobus e come utente d’autobus sono adesso, improvvisamente, inc...zata come una bestia!!!
Questo, parafrasando le parole del comico-automobilista Gioele Dix, è il mio stato d’animo oggi, dopo aver avuto un impatto repentino con la nuova campagna promozionale dell’azienda di trasporto pubblico di Rimini e con il nuovo orario estivo degli autobus…

I am a user of buses and as user of buses now I am, suddenly, p…sed like a beast!
This – to paraphrase the words of the Italian comedian-driver Gioele Dix – is my mood today, having had a sudden impact with the new promotional campaign of the public transport of Rimini and the new summer schedule of the buses...


E questo è quello che scrivevo sul mio piccolo diario verde qualche settimana fa:
“Meno di dieci minuti in treno dal lavoro a casa… è vero, devo percorrere circa quindici minuti di strada a piedi fino alla stazione. Col bus ci vogliono venti minuti nel migliore dei casi, più il tempo per l’attesa…
Perché non la facciamo finita una volta per tutte con questi mezzi su ruote che dipendono dal petrolio?
Perché invece i treni sono sempre meno e costano di più?”
And this is what I wrote on my little green diary a few weeks ago:
“Less than ten minutes on the train to home from work... even if I take about fifteen minutes on foot to the station. By bus it takes twenty minutes at best, plus the time for waiting...
Why not stopping once and for all with these vehicles on wheels that depend from oil?
Why are the trains less but cost more?”


Non avete capito un granché, immagino.
Intanto suppongo che abbiate capito che qualcosa nei trasporti pubblici di Rimini non va. Magari non vi interessa più di tanto, ma immagino che questo è quanto sta accadendo un po’ dappertutto, grazie ai tagli di finanziamenti che un po’ tutti i settori di pubblico interesse stanno vedendo negli ultimi tempi.
I guess you didn’t understood too much.
Meanwhile, I suppose you understand that something in public transport of Rimini is wrong. Maybe you don’t care that much, but I imagine this is what is happening everywhere, thanks to funding cuts that all areas of public interest are seeing in recent times.


Per andare al lavoro prendo il bus tutti i giorni, percorrendo circa 7 km di strada. Mi muovo dalla periferia di Rimini direzione nord. Il costo del biglietto del bus (fino alla fine di questo mese) è di 1 euro, ma per risparmiare in questi mesi ho acquistato di volta in volta un abbonamento mensile intercomunale che mi è costato 27 euro al mese.
Premettendo che il servizio non è mai stato impeccabile e che gli orari degli autobus che vanno da Rimini verso la periferia sono sempre stati radi nel periodo invernale, posso comunque dire di non essermi trovata così male, se si eccettua qualche giorno particolare di sciopero, di lavori stradali o di altre manifestazioni ai quali purtroppo non ci si riesce a sottrarre.
Ero orgogliosa di poter usufruire del trasporto pubblico, dopo anni di telelavoro. Potevo dire di continuare a mantenere una bassa impronta ecologica. E questo lo avete più o meno letto tutti attraverso la pubblicazione di quest’articolo in una rivista locale.
I take the bus for going office every day, covering about 7 km of road. I move from the suburbs north of Rimini. The cost of the bus ticket (until the end of this month) is 1 euro, but to save money, in recent months I have purchased each time a monthly suburban ticket which costs me 27 euro per month.
Assuming that the service has never been impeccable and the bus schedule from Rimini to the suburbs in winter had so few rides, I must say that I haven’t found it so bad, except some special day of strike, of road works or other events which never you did manage to escape.
I was proud to be able to use public transport after years of work at home. I could say to continue to maintain a low ecological footprint. And you have already read about that through the publication of this
article in a local magazine.


Ma desideravo che le cose migliorassero in ogni caso, magari aspettando il momento in cui (mi era stato anticipato) ci sarebbe stato un abbonamento integrato che mi avrebbe permesso di usufruire del bus+treno senza un eccessivo rincaro di costi. Il treno sarebbe stato per me un utile risparmio di tempo, dal momento che impiega molto meno tempo del bus, e avrebbe comportato per me un maggiore movimento, cosa che mi avrebbe fatto del gran bene.
Desideravo che i treni fossero più frequenti negli orari di punta e che si potesse portare al seguito le biciclette (cosa invece resa impossibile dai treni predisposti escludendo gli orari di punta!).
Insomma, desideravo che in questo mondo tutti volessero un trasporto pubblico più integrato ed efficiente, che una persona fosse libera di prendere il treno al posto del bus o la bici al posto della macchina o dello scooter!
But I wished things would improve in any case, perhaps waiting for the moment – I was early advised – there would be an integrated subscription that would allow me to use the bus plus train without an excessive rise in costs. The train would have been useful for me as a time saver, since it takes less time than buses, and would have led me to move, which would have been healthier for me.
I whished the trains were more frequent during peak hours and that could lead to bring bikes on – which is impossible for
the set up of trains which excludes rush hour! –.
In short, I wanted in this world everyone would want a more integrated and efficient public transport and a person was free to take the train instead of bus, or bike instead of car or scooter!


Desideravo e speravo, e mentre speravo comparivano sugli autobus delle nuove macchinette obliteratrici che promettevano molto bene…
Poi la prima delusione.
Desires and hopes, and while I was hoping on buses new punching machines were appearing... they well promised…
Then the first disappointment.


Il passaggio ad una rete di trasporti pubblici integrata è avvenuto, sì, ma a scapito di chi fa brevi spostamenti volendo usufruire di bus o treno come alternativa. Col nuovo sistema “Mi muovo” sono favoriti solo coloro che fanno lunghi percorsi e devono obbligatoriamente prendere bus+ treno.
Lo si evince dal fatto che, sì, c’è un risparmio sull’abbonamento del trasporto su ruote (come tanto decantava la propaganda su stampa e web), ma c’è da aggiungere il costo del trasporto su rotaie!
Quindi è come se io per fare 7 km col bus o, in alternativa col treno, dovessi pagare il doppio!
The shift towards an integrated public transport network happened, yes, but at the expense of those who have short trips wanting to use either bus or train. Under the new system called “I move”, those who are obliged to take long routes by bus plus train are the only favoured.
In fact you can notice that there is a saving of money subscribing these vehicles on wheels – like
the propaganda in print and online vaunted –, but you have to add the cost of transportation on rails!
So it’s like for 7 km by bus or, alternatively, by train, I had to pay double!


La seconda cattiva notizia mi ha sorpresa qualche giorno fa con la comparsa sui bus di grafici molto colorati da lontano, ma spaventosi da vicino! Si trattava della nuova tariffazione a fasce di percorrenza, che sono state individuate invece che per chilometraggio, per zona!
Quindi per me doppia fregatura: io sono al limite estremo della prima zona e devo fare solo 7 km per andare a lavorare… se dovessi comprare il biglietto singolo dovrei pagare ben 2 euro!!!
Con l’abbonamento mensile andrò a pagare quasi dieci euro in più!!!
The second bad news surprised me a few days ago with the appearance of colorful graphics on the bus from a distance, but scary up close! This was the new charging journey bands, which have been identified for areas rather than on mileage!
So to double scam for me: I’m at the far end of the first zone and I must travel only 7 km to go to work... if I had to buy a single ticket, I should pay no less than 2 € a ride!
With the monthly subscription fee will go to pay almost ten euro more than now!


Mandato giù quest’altro boccone amaro, oggi, per curiosità, durante la pausa pranzo mi affaccio sul sito web dell’azienda dei trasporti di Rimini, per informarmi sui nuovi orari estivi degli autobus…
E no eh!!! Ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Il bus che prendo io avrà il percorso spezzato in due tronconi (che equivale a dire prendere e, soprattutto aspettare, due mezzi) e in più gli orari del secondo troncone sono stati dimezzati. Un autobus all’ora. Il che per me significa univocamente uscire tardi dal lavoro per prendere il primo mezzo utile e arrivare tardissimo a casa o fare buoni venti minuti di strada a piedi per arrivare ad una fermata dove gli autobus passano più frequentemente… accidenti!!!
Bitter pill swallowed this time, today, out of curiosity, during the lunch break I look on the website of the public transport of Rimini, for information on new summer bus schedules...
And no, eh! Here is the straw that broke the camel’s back! The path of the bus I take will be split into two sections (that means that I would wait two buses) and in the second section the schedule is halved. One bus per hour. Which means to me uniquely get out late from work to catch the first bus good for me and get home very late or walking for twenty minute to a bus stop where the buses run more frequently... damn!


Allora una voce in me impietosa dice: “e fatti ‘sta bicicletta elettrica”!
Then a voice says to me mercilessly, “It’s the time to have this electric bicycle”!


Vorrei e ci stavo pensando da un po’. Se non riesco a trasformare la mia bici normale in una a pedalata assistita come suggeriscono gli amici di Greenmotion, mi venderò la mia bella bici acquistata lo scorso anno e con molto dispiacere per il mio portafoglio, opterò per una soluzione più definitiva.
I was thinking about it since a while. If I cannot turn my regular bike in a energy powered as suggested by the friends of Greenmotion, I’ll sell my beautiful bike purchased last year and, with much regret for my wallet, I’ll opt for a more definitive solution.

E poi dicono che bisognerebbe incentivare la mobilità sostenibile. Alla faccia!
And they say that we should encourage sustainable mobility! I can’t believe!

sabato 21 maggio 2011

Green Marketing con John Grant a Milano / John Grant and his "Green Marketing" at Milan

Finora abbiamo sempre sentito parlare di "green" come uno stile di vita che persone come me o come tanti altri, per fortuna, stanno piano piano adottando nell'idea di essere sempre più rispettosi nei confronti della natura e degli esseri viventi.
Questa parola è diventata pian piano di uso molto comune, al punto che, purtroppo molti imprenditori hanno cominciato ad usarla, fregiando la propria azienda o i propri prodotti di un valore aggiunto che spesso questi, invece, non hanno... e così abbiamo cominciato anche a sentir parlare di "greenwashing"...
So far we have always heard of "green" as a way of life that people, like me or like many others, thankfully are slowly adopting in the idea of ​​being more respectful of nature and of living beings.
This word has become gradually very commonly used, to the point that, unfortunately, many companies begun to use it, giving to their products a value that however these companies have not... and so we have also started to hear speaking of "greenwashing"...


Ma come si fa ad essere veramente "green"? Basta la buona volontà?
Finché si tratta di uno stile di vita personale, non ci vuole né coraggio né fatica, come ho sempre cercato di far comprendere... la buona volontà, quella sì, ci vuole!
Ma se l'obiettivo è quello di far crescere un'impresa o produrre qualcosa cercando di non danneggiare l'ambiente e le risorse che si utilizzano, be' allora ci vuole qualcosa in più. Non ci si improvvisa imprenditori "green" per caso!
Sarà d'obbligo una vera formazione all'ecologia che interessi non solo il processo produttivo ma che coinvolga anche la stessa filosofia aziendale, la "mission" che a questo punto non è più il semplice guadagno.
L'obiettivo di un'impresa "verde" potrebbe essere sicuramente più nobile: far crescere "un'economia sana" che sviluppi il benessere di tutti e non a scapito di persone o risorse naturali.
But how can you be truly "green"? Just good will?
As long as it is a personal lifestyle, it does not take nor courage or effort, as I have always tried to make understand... the good will, yes, is needed!
But if the goal is to grow or produce something trying not to damage the environment and the resources, well, it need something more. It couldn't exist a sudden "green" company by accident!
So this needs a real education to ecology, involving not only the production process but also involving the same philosophy of the company, its mission that, at this point, couldn't be longer the simple money.
The goal of a "green" company would certainly be more noble: to grow "a healthy economy"that develops the welfare of all and not the use of human or natural resources.


Questo, sinceramente, è quello che vorrei vedere sempre di più in un mondo che sta ormai scontrandosi sempre di più con gli effetti negativi di un'economia marcia, basata sullo sfruttamento della natura e sui valori effimeri del guadagno a tutti i costi!
This, frankly, is what I would like to see more and more in a world that is now increasingly clashing with the negative effects of running economy, based on the exploitation of nature and
on ephemeral values ​​of gain at all costs!


Per questo, ho accolto molto felicemente l'invito della Ninja Academy a diffondere notizia del loro imminente corso sul "Green Marketing" che si svolgerà il 24 maggio a Milano.
Prima di riportare qui di seguito i dettagli, vorrei ringraziare Luigi e Francesca nella Ninja Academy: per i lettori del Dandaworld c'è la possibilità di porre alcune domande al "guru" internazionale di Green Marketing, John Grant, che risponderà poi in un video appositamente pubblicato a posteriori.
Quindi, se avete delle curiosità o domande inerenti, mandatele pure al mio indirizzo e-mail!
Inoltre, i lettori interessati a partecipare direttamente al corso hanno l'esclusiva offerta di uno sconto (iscrizioni entro lunedì 23 maggio). Per farlo potete connettervi al seguente link:
For this, I very happily accepted the invitation of the Ninja Academy to let know the news of their impending course on "Green Marketing", held May 24 in Milan.
Before reporting the details below, and I would like to thank Luigi and Francesca at the Ninja Academy: for the readers of Dandaworld there is opportunity to ask some questions to the "guru" International Green Marketing, John Grant, who will replay in a special video published afterwards.

So, if you have some curiosities or questions related to it, please send me to my mail address!
In addition, readers interested in participating directly in the class have the exclusive offer of a discount (registration by Monday, May 23). To do this you can connect to the following link:




Green Marketing: Ninja Academy
e LifeGate portano in Italia John Grant

Il 24 maggio a Milano si terrà il corso Ninja Academy in “Green Marketing: Come prosperare nell’economia verde" con la partecipazione straordinaria di John Grant, massimo esperto mondiale di Green Marketing.


Milano, 4 maggio 2011 – In un periodo di fondamentale transizione sociale come il nostro, le dimensioni del Green e della sostenibilità vanno sempre più affermandosi non solo negli stili di vita delle persone, ma anche nelle politiche d’impresa delle aziende. Per rispondere al bisogno di conoscenza e chiarezza verso questa tematica e per comprendere al meglio la necessità di vivere il Green in modo proattivo, il 24 maggio a Milano, Ninja Academy e LifeGate organizzano il corso di specializzazione in GREEN MARKETING. Un evento imperdibile che vedrà come relatore principale John Grant, massimo esperto mondiale di Green Marketing e autore del best seller “Green Marketing, il Manifesto”.

Il focus del corso sarà su come utilizzare strategicamente il Green come fonte di brand extension, innovazione e creazione di nuovi stili di consumo. Insieme ad altri eminenti studiosi del calibro di Adam Arvidsson, Alex Giordano, Mirko Pallera e all’intervento di Marco Roveda, John Grant fornirà i concetti e gli strumenti pratici per riuscire ad implementare un approccio proattivo al Green nell’ambito della propria azienda.

Cominciando dai principi di base del Green Marketing, verranno affrontate le tematiche relative all’azienda, al brand, agli stili di vita, per capire come cambiare le nostre abitudini. Grant spiegherà, inoltre, come utilizzare i social media per creare una community attorno ad iniziative di stampo Green.

CORSO IN GREEN MARKETING
Quando: 24 maggio 2011
Dove: Milano
Per chi: Imprenditori, Marketing & Brand Manager, Esperti di comunicazione, Direttori d’azienda, Responsabili Ricerca & Sviluppo
Docenti:

JOHN GRANT: Consulente, esperto, guru internazionale di Green Marketing. Autore, ha ricevuto diversi riconoscimenti per le sue opere quali “The Green Marketing Manifesto” e “The New Marketing Manifesto”.

Adam Arvidsson: Professore di Sociologia della Globalizzazione e dei Nuovi Media all’Università Statale di Milano.

Alex Giordano: Docente di Brand Reputation all’Università di Urbino e Fondatore Ninja Marketing

Mirko Pallera: Fondatore e Strategic Creative Director di Ninja Marketing

E con l’intervento di:
Marco Roveda: Fondatore di LifeGate

Tutti i dettagli del corso, compreso il programma completo e il form di iscrizione, a questo indirizzo: http://formazione.ninjamarketing.it/corsi/green-marketing

Per ulteriori informazioni:
Mail: info@ninjacademy.it
Tel: +39 02 899 26 128

Ninja Academy
Ninja Academy è la "Sacra Scuola del Marketing Non-Convenzionale", nata per formare i nuovi professionisti della comunicazione. Propone corsi "full immersion" sulle teorie e tecniche più innovative del marketing utilizzando modalità formative altamente esperienziali.
www.ninjacademy.it
www.ninjamarketing.it


LifeGate
In Italia è il primo network media e advisor per lo sviluppo sostenibile. Promuove un nuovo stile di vita e un modello economico People, Planet e Profit dove le persone, il pianeta e il profitto vivono in armonia.

www.lifegate.it

mercoledì 4 maggio 2011

Incredibile natura... / Incredible nature...

Oggi ho fatto una scoperta che mi ha lasciato incredula: tornata a casa mi è capitato di passare sulla veranda di casa, dove i giorni scorsi avevo lasciato un piccolo vaso di vetro con dei fiorellini di campo.
Today I made a discovery that left me in disbelief: as I came home, I passed through the porch, where I recently left a small glass vase with flowers from fields.



Non vi allarmate! Non amo recidere i fiori, anche se quando ero bambina lo facevo perché mi son sempre piaciuti troppo. Ho cercato di salvare i fiori dalla morte sicura, visto che nei pressi del mio ufficio, come dicevo in questo post, stavano tagliando l'erba del parco... non osavo pensare di non poter vedere più questi bellissimi colori!
Allora mi son portata a casa un mazzolino di veccia dolce, lupinella comune e trifoglio pratense. Tenendoli in casa però mi sono accorta che la veccia aveva chiuso i suoi bei fiori violacei e un bel giorno, vedendo un bel sole, ho pensato di esporre il mazzolino sul davanzale... neanche mezz'ora e ho visto tutti i miei bei fiori giù, sfiniti dal caldo! :(
Ho cambiato subito l'acqua e li ho messi fuori all'ombra. Così si sono ripresi tutti tranne che i trifogli, la cui grande corolla ha piegato letteralmente il gambo... non si sono appassiti, ma non riescono più a tornare su.
E allora guardate gli steli di veccia che cosa hanno fatto... sembra che si siano dispiaciuti della cosa e abbiano cercato di tirar su i trifogli avvinghiandosi intorno coi loro viticci!!!
Fantastico!
Don't worry! I do not like cut flowers, although when I was a child I did it, because I've always liked them too much. I tried to save the flowers from certain death, as, close to my office – as I said in this post – some workers were cutting grass in the park... I did not dare thinking of not being able to see these beautiful colors anymore!
Then I brought home a bouquet of sweet vetch, red clover and common sainfoin. Keeping them at home  I realized that the vetch had closed its beautiful purple flowers and, seeing a bright sun outside, I decided to expose the bouquet on the window sill... half an hour and I saw all my pretty flowers down, exhausted from the heat! :(
I immediately changed the water and put them outside in the shade. So I was able to recover all but the clover, whose great corolla has literally bent the shaft... it wasn't really faded, but it couldn't no longer stand up.
And then look at the stems of vetch, what they did... it seems like they were sorry about clover and have tried to pull it up with their tendrils clinging around it!
Fantastic!




Scusate se la foto non rende, ma vi posso garantire che sono rimasta davvero a bocca aperta! Forse sono io che mi faccio illusioni, ma per me è come se le piante avessero comunicato tra loro!
Voi che ne pensate? Avete anche voi qualche incredibile aneddoto sulle piante?
Mi piacerebbe che me lo raccontaste!
Sorry if the photo is bad, but I can assure you that I was really amazed! Maybe it's me having illusions, but to me it is as if the plants communicated with each other!
What do you think? Do you have some incredible stories about plants? I'd like to know!