Continua qui il post di SOS per affrontare queste feste in maniera ecologica. E sì che domani saremo di nuovo alle prese con tavolate imbandite e prodotti... imballati!
Let's continue the blog-post of SOS to front the coming festivities in a greener way. Yes, tomorrow we well be again in front of tables full of food and full of... packaging!
Sulle nostre tavole festive non mancano bottiglie di vino e spumante. Mentre sapete tutti che il vetro va riciclato, non tutti sanno che bisogna privare le bottiglie di eventuali parti di materiale differente. La capsula che avvolge il collo della bottiglia, per esempio può essere in PVC o altro materiale termoplastico con una piccola parte superiore in stagnola, o essere interamente costituita in stagnola. È facile riconoscerla, fredda al tatto. Questa può essere riciclata dove vanno anche le lattine, mentre la parte in plastica può essere riciclata con la plastica. La gabbietta che avvolge il tappo dello spumante può essere riciclata sempre tra i rifiuti metallici (con le lattine) mentre per il tappo abbiamo due possibilità differenti: sughero o plastica. Il sughero può essere gettato nell’umido o nel compost. Per la plastica bisogna essere sicuri del tipo di plastica di cui il tappo è composto. Ci sono alcune fabbriche (ad es. la Normacorc) che producono tappi in PE riciclabile, ma se sul tappo non ci sono contrassegni riconoscibili è meglio gettarlo nel rifiuto secco indifferenziato.
On our festive tables, bottles of wine and sparkly wine don’t miss. It is easy to recycle glass, but many ignore that you have to eliminate all the parts made by different materials from glass. So the capsule that wraps the bottleneck, for example, can be in PVC or different thermoplastic materials, with a little upper tin part. Or it can be entirely made by a tin foil. It is easy to recognize it because it is cold at the touch. You can recycle it with metal cans when it is tin foil or with plastic when it is made by plastic. The little metal “cage” that keeps close the cork must be recycled with metals. Corks can be natural or made by plastic. If you aren’t sure of the kind of plastic (some manufacturers as Normacorc specify it) it’s better to throw the plastic ones in the unrecyclable waste.
Chi, poi, ha avuto il tempo di preparare tutto in casa? Sebbene il web oggi aiuta molto a produrre da sé panettoni, torroni e cibarie varie della tradizione natalizia, molti, non avendo tempo ricorrono a dolci confezionati e piatti pronti, o quasi.
È il caso dei classicissimi panettoni e pandori. Ovviamente vi imploro di schiacciare i cartoni delle confezioni e di riciclarli con la carta! Invece per quanto riguarda il sacchetto di cellophane interno alla scatola, vi toccherà consultare il vademecum della vostra società di raccolta dei rifiuti, per sapere se il cellophane è contemplato tra la raccolta della plastica. La carta che, infine, avvolge i panettoni non è riciclabile perché assimilabile a carta oleata. Ah dimenticavo. Il nastrino che sta in cima alla scatola, non è riciclabile, ma potete riutilizzarlo per chiudere qualche sacchetto.
Per i torroni, i cioccolatini e dolci simili vale lo stesso discorso: riciclare il cartone, ma attenzione all’involucro interno. Spesso i dolci sono racchiusi nel cellophane (vedi sopra) o in sacchetti di plastica metallizzata. Per quanto riguarda quest’ultima, come ho riportato nei commenti di un post precedente, non è possibile riciclare questo materiale che in genere è composto da uno strato di alluminio e uno di plastica. Stesso identico ragionamento va fatto con le confezioni degli zamponi e dei cotechini, che, fra qualche giorno, andranno ad intasare i nostri sacchetti della spazzatura.
Who has the time to prepare everything at home? Even if the internet helps to make delicious homemade Christmas foods like “panettone” and “torrone”, many buy ready-made and extra-packed meals.
It is the case of the classic panettone or pandoro. I heartily suggest squashing the cartons of the packaging and recycling with paper! On the contrary, for the inner cellophane sachets you must check the recycling local facilities, to know if cellophane is recycled with plastics. The paper that wraps the cake isn’t recycled, because it is wax paper. Ah, I can’t forget the ribbon that is on the top of the packaging. You can’t recycle it but reuse as lace for closing sacks.
As regards nougats, chocolates and sweets, you can similarly recycle boxes, but pay attention to the inner packaging. As usual they are wrapped in cellophane or metalized plastic sachets. The last material isn’t recyclable, as I said in a comment of a previous post, because it is composed by plastic and aluminium. For this identical reason you can’t recycle packaging of "zampone" and sausages that, on next days will end to occupy a lot of space in our bins.
Perciò vi consiglio con il cuore di acquistare sempre con l’idea di fare meno rifiuti possibili. Se non potete rinunciare ai dolci tradizionali e non avete il tempo per farli, rivolgetevi ai forni o alle pasticcerie di fiducia, che di certo confezioneranno con molto meno materiale. Se proprio volete acquistare il cotechino o altre carni o pesce (se proprio non sapete rinunciarvi), andate nelle macellerie o pescherie portando con voi un contenitore per il trasporto senza plastica da gettare poi nella vostra spazzatura. Il vostro bidone vi ringrazierà e sarà più profumato e anche voi dovrete scendere meno spesso sotto casa a portare sacchi enormi della spazzatura!
So, I suggest to you with heart to buy with the idea to make less waste in mind. If you can’t renounce to traditional sweets and you haven’t the time to make them at home, please go to your trusted bakery that will make them surely with fewer packages than industrial ones. If you need to buy meat or fish, please go to the local butchers or fishmongers and bring a reusable container with yourself, so to avoid throwing away a lot of wrapping stuff. Your bin will be thankful to you and less smelly and you’ll need less effort to take big sacks of waste in front of your door!
Insomma, strafare sì, ma con un po’ di sale, stavolta non nel piatto, ma nella nostra zucca, fa bene a tutti! E buon Capodanno! ;)
To sum up, you can overdo but with a bit of salt more, not in your dishes, but in your head. It’s good for everyone! And have happy New Year's celebrations! ;)
mercoledì 30 dicembre 2009
domenica 27 dicembre 2009
SOS Recycle: speciale Natale n.1 / Christmas special #1
Trascorso bene il Natale? Eh eh, pesavate che avrei trascurato il blog in questo periodo ma, sebbene io non sia perfettamente attrezzata per aggiornarlo e visitarlo costantemente, non potevo mancare di pubblicare un post di SOS per affrontare in tranquillità le piccole emergenze-rifiuti che si creano nelle nostre case, specialmente in questi giorni.
Did you spend a good Christmas? Eh eh, did you think that I would have abandoned the blog on these days? Though I’m not well equipped to update and visit it every day, I couldn’t miss to publish a post on a SOS to quietly front the little home waste-emergencies typical of these festive days.
In realtà l’esigenza nasce dalla richiesta di Miriam, un’amica conosciuta durante AmbienteFestival, che molto tempo fa, e me ne scuso con lei, mi ha richiesto via mail un SOS Recycle specifico sul Natale.
Ovviamente le cose di cui parlare sono tante, per cui ora approfitto del momento, immersa totalmente nell’atmosfera natalizia, per affrontare direttamente i problemi. Devo ammettere di trovarmi in difficoltà in questi giorni, perché in famiglia non riesco a controllare del tutto ciò che finisce tra i rifiuti. Ma proviamo lo stesso a fare un po’ d’ordine e a salvare il salvabile.
Really the request came from a friend of mine, Miriam, met during AmbienteFestival. Sometimes ago, and I apologize with her for this, she asked me via mail for an aid to solve some waste issues typical of Christmas.
Of course, there are many things to say, but now I take the chance of the moment, being totally involved in the Christmas atmosphere, to front directly problems. I must admit that I’m in such difficulties, these days. Living feasts with my family I’m not so able to keep everything under control, especially waste. But let’s try to make order and save what we can.
Ci siamo già scambiati i classici pacchi regalo, confezionati in tutti i modi, fogge e con materiali molto diversi. Aperti i pacchi, è possibile recuperare e riciclare la carta regalo, sempre che essa non sia plastificata o laminata. Strappando la carta, potete accorgervi a volte della presenza di una leggera pellicola di plastica. In questo caso, e quando ci sono applicazioni metallizzate o lucide, è preferibile gettare la carta nel rifiuto secco indifferenziato. La carta da riciclare va inoltre ripulita da punti metallici o pezzi di scotch rimasti attaccati. Quindi armatevi di santa pazienza e cimentatevi in questo “passatempo”.
I nastri genericamente sono in plastica. Vanno gettati nel rifiuto secco indifferenziato, ma badate bene che alcune parti possono essere recuperate e utilizzate per fare altri piccoli pacchetti. Altri tipi di nastri sono fatti in spago o rafia di carta, per cui possono essere riciclati, ma nel dubbio è preferibile non farlo.
We just exchanged our presents, packed in every ways and shapes, and with every kind of material. As you open gifts, you can save the wrapping paper, and recycle it, only if it is not plastified or laminated. By scrapping it you can recognize the presence of a light plastic film. When you find it, or find metalized applications on paper, it is more appropriate to throw it in rubbish. And you must eliminate metallic staples and pieces of scotch from paper sheets with patience, before recycling. Ribbons are generally in plastic. They must be thrown in the unrecyclable waste. But be careful to some parts, which can be saved and reused to close other little gifts. Other kinds of ribbons are made of packthread or natural raffia, so they can be recycled. If you have any doubt don’t recycle them.
Un consiglio, per le prossime occasioni: comprate carte molto semplici, come anche la carta da pacco (se avete tempo potete decorarla a piacere), e utilizzate nastri di raso o spago per chiudere i pacchi, cercando di utilizzare meno possibile il nastro adesivo. A volte si possono avere effetti creativi aggiungendo al nastro piccole parti provenienti da vecchi decori natalizi, oppure frutta essiccata, perline o bottoni riciclati.
Just a suggestion for next occasions: buy very simple wrapping paper, as the brown one (you can decorate it as you like) and use fabric ribbons or packthread to close packs, trying to use less scotch. Sometimes you can have a nicer effect closing packs with some parts of old Christmas decorations or dried fruits, beads or recycled buttons.
Attenzione al packaging dei regali. Dopo il Natale si vedono in giro cassonetti invasi da scatole di giocattoli voluminose praticamente intatte. Schiacciate le scatole e riciclatele con la carta eliminando le finestre in plastica. Queste, laddove è facile individuare il tipo di plastica (triangolo con frecce), possono essere riciclate con la plastica.
Be careful to the packaging of gifts. After Christmas you can see in the streets bins surrounded by bulky unbroken toys boxes. Press cartons and recycle them with paper, eliminating plastic windows. When it is possible to recognize the kind of plastic, blisters have to be recycled with plastic.
Altre cose che occupano tantissimo spazio nei bidoni, dopo le feste, sono le famose stoviglie di plastica o carta usa e getta. Va ricordato che, pur essendo contrassegnate da simbolo di riciclabile, non sono contemplate nella raccolta differenziata di molti comuni. Consultate i vostri servizi municipali. Anche se di carta, bicchieri e piatti hanno una sottile pellicola di plastica che ne consente l’impermeabilità, quindi non sono riciclabili.
Quindi è sempre preferibile non usare stoviglie usa e getta, purché non riusciate a trovare nel vostro supermercato di fiducia le stoviglie in PLA, plastica vegetale, o in polpa di cellulosa entrambi biodegradabili e compostabili.
Other bulky things you can even find on the way, after celebrations, are the disposable plastic or paper kitchenware. We must remember that, even being marked with recycling symbols, they aren’t accepted from most of recycling services. You must check your local facilities. Even if they are in paper, cups and plates have a thin plastic film that make them waterproof, so carton isn’t recyclable. So, it is even better to not use disposable kitchenware, unless you can find, in your trusted store, PLA or cellulose-pulp kitchenware that are biodegradable and compostable.
Per i vassoi per cibi vari il discorso è simile. Se in polistirolo (PS), conviene consultare se viene effettuata la raccolta nel proprio comune, ricordando che anche questi vano ripuliti da ogni residuo di cibo o unto. Se in cartone, potete eliminare l’eventuale plastica che ricopre la parte superiore e riciclare con la carta o con l’umido se sporchi. Infine i vassoi di alluminio possono essere riciclati (insieme ai fogli spesso utilizzati per coprirli) avendo però accortezza di eliminare lo sporco residuo all’interno.
As regards food trays the issue is similar. If you are in front of a PS (polystyrene) tray, it can be useful to consult local recycling facilities, but remember that trays have to be cleaned from food scraps or oil. If trays are in carton, perhaps you can eliminate the upper plastic film to recycle or compost if dirt. At last aluminium foil and trays can be recycled, after cleaned them from the remnant inner dirt.
Continua / To be continued
Did you spend a good Christmas? Eh eh, did you think that I would have abandoned the blog on these days? Though I’m not well equipped to update and visit it every day, I couldn’t miss to publish a post on a SOS to quietly front the little home waste-emergencies typical of these festive days.
In realtà l’esigenza nasce dalla richiesta di Miriam, un’amica conosciuta durante AmbienteFestival, che molto tempo fa, e me ne scuso con lei, mi ha richiesto via mail un SOS Recycle specifico sul Natale.
Ovviamente le cose di cui parlare sono tante, per cui ora approfitto del momento, immersa totalmente nell’atmosfera natalizia, per affrontare direttamente i problemi. Devo ammettere di trovarmi in difficoltà in questi giorni, perché in famiglia non riesco a controllare del tutto ciò che finisce tra i rifiuti. Ma proviamo lo stesso a fare un po’ d’ordine e a salvare il salvabile.
Really the request came from a friend of mine, Miriam, met during AmbienteFestival. Sometimes ago, and I apologize with her for this, she asked me via mail for an aid to solve some waste issues typical of Christmas.
Of course, there are many things to say, but now I take the chance of the moment, being totally involved in the Christmas atmosphere, to front directly problems. I must admit that I’m in such difficulties, these days. Living feasts with my family I’m not so able to keep everything under control, especially waste. But let’s try to make order and save what we can.
Ci siamo già scambiati i classici pacchi regalo, confezionati in tutti i modi, fogge e con materiali molto diversi. Aperti i pacchi, è possibile recuperare e riciclare la carta regalo, sempre che essa non sia plastificata o laminata. Strappando la carta, potete accorgervi a volte della presenza di una leggera pellicola di plastica. In questo caso, e quando ci sono applicazioni metallizzate o lucide, è preferibile gettare la carta nel rifiuto secco indifferenziato. La carta da riciclare va inoltre ripulita da punti metallici o pezzi di scotch rimasti attaccati. Quindi armatevi di santa pazienza e cimentatevi in questo “passatempo”.
I nastri genericamente sono in plastica. Vanno gettati nel rifiuto secco indifferenziato, ma badate bene che alcune parti possono essere recuperate e utilizzate per fare altri piccoli pacchetti. Altri tipi di nastri sono fatti in spago o rafia di carta, per cui possono essere riciclati, ma nel dubbio è preferibile non farlo.
We just exchanged our presents, packed in every ways and shapes, and with every kind of material. As you open gifts, you can save the wrapping paper, and recycle it, only if it is not plastified or laminated. By scrapping it you can recognize the presence of a light plastic film. When you find it, or find metalized applications on paper, it is more appropriate to throw it in rubbish. And you must eliminate metallic staples and pieces of scotch from paper sheets with patience, before recycling. Ribbons are generally in plastic. They must be thrown in the unrecyclable waste. But be careful to some parts, which can be saved and reused to close other little gifts. Other kinds of ribbons are made of packthread or natural raffia, so they can be recycled. If you have any doubt don’t recycle them.
Un consiglio, per le prossime occasioni: comprate carte molto semplici, come anche la carta da pacco (se avete tempo potete decorarla a piacere), e utilizzate nastri di raso o spago per chiudere i pacchi, cercando di utilizzare meno possibile il nastro adesivo. A volte si possono avere effetti creativi aggiungendo al nastro piccole parti provenienti da vecchi decori natalizi, oppure frutta essiccata, perline o bottoni riciclati.
Just a suggestion for next occasions: buy very simple wrapping paper, as the brown one (you can decorate it as you like) and use fabric ribbons or packthread to close packs, trying to use less scotch. Sometimes you can have a nicer effect closing packs with some parts of old Christmas decorations or dried fruits, beads or recycled buttons.
Attenzione al packaging dei regali. Dopo il Natale si vedono in giro cassonetti invasi da scatole di giocattoli voluminose praticamente intatte. Schiacciate le scatole e riciclatele con la carta eliminando le finestre in plastica. Queste, laddove è facile individuare il tipo di plastica (triangolo con frecce), possono essere riciclate con la plastica.
Be careful to the packaging of gifts. After Christmas you can see in the streets bins surrounded by bulky unbroken toys boxes. Press cartons and recycle them with paper, eliminating plastic windows. When it is possible to recognize the kind of plastic, blisters have to be recycled with plastic.
Altre cose che occupano tantissimo spazio nei bidoni, dopo le feste, sono le famose stoviglie di plastica o carta usa e getta. Va ricordato che, pur essendo contrassegnate da simbolo di riciclabile, non sono contemplate nella raccolta differenziata di molti comuni. Consultate i vostri servizi municipali. Anche se di carta, bicchieri e piatti hanno una sottile pellicola di plastica che ne consente l’impermeabilità, quindi non sono riciclabili.
Quindi è sempre preferibile non usare stoviglie usa e getta, purché non riusciate a trovare nel vostro supermercato di fiducia le stoviglie in PLA, plastica vegetale, o in polpa di cellulosa entrambi biodegradabili e compostabili.
Other bulky things you can even find on the way, after celebrations, are the disposable plastic or paper kitchenware. We must remember that, even being marked with recycling symbols, they aren’t accepted from most of recycling services. You must check your local facilities. Even if they are in paper, cups and plates have a thin plastic film that make them waterproof, so carton isn’t recyclable. So, it is even better to not use disposable kitchenware, unless you can find, in your trusted store, PLA or cellulose-pulp kitchenware that are biodegradable and compostable.
Per i vassoi per cibi vari il discorso è simile. Se in polistirolo (PS), conviene consultare se viene effettuata la raccolta nel proprio comune, ricordando che anche questi vano ripuliti da ogni residuo di cibo o unto. Se in cartone, potete eliminare l’eventuale plastica che ricopre la parte superiore e riciclare con la carta o con l’umido se sporchi. Infine i vassoi di alluminio possono essere riciclati (insieme ai fogli spesso utilizzati per coprirli) avendo però accortezza di eliminare lo sporco residuo all’interno.
As regards food trays the issue is similar. If you are in front of a PS (polystyrene) tray, it can be useful to consult local recycling facilities, but remember that trays have to be cleaned from food scraps or oil. If trays are in carton, perhaps you can eliminate the upper plastic film to recycle or compost if dirt. At last aluminium foil and trays can be recycled, after cleaned them from the remnant inner dirt.
Continua / To be continued
mercoledì 23 dicembre 2009
I miei auguri... / My wishes...
Da dandaworld |
Oh oh oh… ci siamo! :)
Siete pronti per i grandi festeggiamenti?
Beh, io più o meno. I giorni sono volati e Natale è alle porte. Come sempre tantissime cose da fare, persone da incontrare e impegni su impegni (lavoro, volontariato, ecc.). Tutto però scorre col sorriso sulle labbra, fortunatamente.
Finora non ci siamo fatti prendere da isterismi… molte cose (programmi per le feste, regali, auguri, post del blog) sono ancora in sospeso. Ma se non si riuscirà a far tutto pazienza! Il Natale è un’occasione che non va sprecata e va colta appieno per godersi in serenità le tradizioni e gli affetti.
Che ne dite? Questo è quello che io desidero per voi.
Quindi, il mio motto per questo Natale sarà:
“Non sprecare il tuo Natale!”
Auguri
Oh oh oh… here we are! :)
Are you ready for celebrations?
Well, I’m not so sure. Days are flown away and Christmas is at the door. As usual, a lot of things to do, people to meet and a great amount of appointments (work, hours as volunteer, etc.). All is going with the smile on my face, luckily.
Until now we didn’t fell in hysterias… many things (planning celebrations, gifts, wishes, blogposts) are still undone. But if we will not able to do everything, does anyone care? Christmas is a chance that mustn’t be wasted and we have to catch it to enjoy traditions and affections in serenity.
Isn’t it? This is what I wish for you.
So my motto for this Christmas is:
“Don’t waste your Christmas!”
Cheers
mercoledì 16 dicembre 2009
Oggi parliamo di… libri e DVD / Today let’s speak about… books and DVDs
Siamo sotto le feste e capita spesso di cercare qualche libro o DVD da regalare.
Una come me, che ama l’ambiente, non dovrebbe elogiare molto l’uso della carta stampata, e altrettanto l’acquisto di DVD o CD. L’editoria cartacea e digitale ha un impatto ambientale non indifferente sia per i processi produttivi che per lo smaltimento dei materiali.
We are in full Christmas season and perhaps you’ll be intent in searching for some books or DVDs to give as gift.
One as me, who loves environment, should not praise the use of printed paper, or the purchase of DVDs or CDs. Paper and digital editions have a huge environmental impact for both production processes and disposal of raw materials.
Ma chi immagina un mondo senza libri? Chi vuole rinunciare a vedere comodamente un film sulla poltrona di casa? Beh, io stessa mi auguro che le nostre abitudini cambino, anche se poi dovrei trovare un’alternativa più verde anche alla mia stessa professione. ;)
But who imagines a world without books? Who wants to refuse to watch a movie comfortably sit in a sofa at home? Well, I myself wish that our habits will change, even if then I should find another greener job. ;)
In ogni caso varrebbe la pena spendere i nostri soldi per libri e DVD dal contenuto interessante ed educativo, oltre che semplicemente piacevole. Sono, inoltre, oggetti che durano e possono essere poi facilmente scambiati con altre persone che possano accogliere gli stessi messaggi.
Alcuni di questi messaggi sono spesso esclusi dai circuiti del grande mercato del cinema e dell’editoria.
Anyway it is worth to spend our money for books and DVDs with an interesting an educational content, as well as simply pleasant. They are also long lasting objects and they can be easily exchanged with other people who can understand the same messages.
Some of these messages are often cut away from the great market of movies and books.
A proposito, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un documentario recentemente prodotto da MacroVideo, un editore molto attento alla dimensione ecologica, che mi è stato segnalato dalla redazione stessa.
At proposal, I want to show you a documentary recently published from MacroVideo, a publisher that focus many books about the ecological dimension. This book was suggested to me from the same editor.
Si tratta di “Vivere senza petrolio”, un film che racconta “la straordinaria forza e tenacia di un popolo che per primo si è trovato a sperimentare la mancanza della risorsa petrolio in tutte le sue forme”. Lo scenario è Cuba, dove, successivamente alla crisi energetica degli anni ’90, la gente ha deciso di evitare il rischio di possibili gravi conseguenze nell’alimentazione e nella società, cambiando coraggiosamente stile di vita.
Let’s talk about “The Power of Community”, a movie which tells on the “extraordinary efforts and tenacity of a people that was the first to experiment the lack of oil in all its faces”. The scenery is Cuba, where, after the energetic crisis in the ’90s, people decided to avoid the risk to have heavy consequences for food and society, bravely changing their lifestyle.
Sicuramente questo documentario, insieme alla lettura del libretto che lo accompagna, offre degli spunti di riflessione molto importanti, in un momento come questo e nella nostra stessa realtà che sta guardando al futuro con tanti dubbi e incertezze. È un messaggio positivo, come si può immaginare dalla frase chiave che il film propone:
Surely this documentary, together with the reading of the enclosed booklet, gives very important foods for thoughts, good in a moment like this, in our own reality with an uncertain future. It is a positive message, as you can imagine from the key-phrase suggested from the movie:
“Fai quello che puoi, con quello che hai, con chi sei, dove sei”
“Do what you can, with what you have, with whom you are and where you are”
Gli autori di questo documentario, Faith Morgan, Pat Murphy e Megan Quinn Bachmann, fanno parte dell’Arthur Morgan Institute for Community Solutions, un’organizzazione non-profit fondata nel 1940 che promuove valori quali la cooperazione, la sostenibilità e l’utilizzo di energie alternative.
The authors of the documentary, Faith Morgan, Pat Murphy and Megan Quinn Bachmann, are part of the Arthur Morgan Institute for Community Solutions, a no-profit organisation founded in 1940, which promotes co-operation, sustainability and use of alternative energy sources.
Vi rimando alla scheda nel sito della Macro Edizioni, dove potrete scoprire ulteriori dettagli e vedere un’anteprima del video.
I link for you the file in the Macro Publishing website, where you can discover other details and watch a preview of the movie.
Credo di poterlo mettere nella lista virtuale dei desideri sulla mia pagina che ho appena inaugurato nel sito di aNobii.
I think that I can surely put it on the virtual wishing list I’ve just inaugurated on my page on the aNobii website.
Appena avrò modo di vedere “Vivere senza petrolio” e di leggerne i contenuti scritti vi farò conoscere le mie impressioni. Quindi vi auguro una buona visione nel caso vi capiti di vederlo prima di me e nel frattempo… occhio ai consumi, specialmente in questo periodo e di questi tempi! ;)
When I’ll have the possibility to watch “The Power of Community” and read the written contents, I’ll let you know my impressions. So I wish you to have a good vision, in the case you’ll watch it before me. In the meantime, please be careful to consume, especially on these days and times! ;)
P.s.: un ringraziamento particolare a Giulia Cavalieri per le informazioni e i materiali sul documentario / a special thank you to Giulia Cavalieri for infos and materials on the documentary
Una come me, che ama l’ambiente, non dovrebbe elogiare molto l’uso della carta stampata, e altrettanto l’acquisto di DVD o CD. L’editoria cartacea e digitale ha un impatto ambientale non indifferente sia per i processi produttivi che per lo smaltimento dei materiali.
We are in full Christmas season and perhaps you’ll be intent in searching for some books or DVDs to give as gift.
One as me, who loves environment, should not praise the use of printed paper, or the purchase of DVDs or CDs. Paper and digital editions have a huge environmental impact for both production processes and disposal of raw materials.
Ma chi immagina un mondo senza libri? Chi vuole rinunciare a vedere comodamente un film sulla poltrona di casa? Beh, io stessa mi auguro che le nostre abitudini cambino, anche se poi dovrei trovare un’alternativa più verde anche alla mia stessa professione. ;)
But who imagines a world without books? Who wants to refuse to watch a movie comfortably sit in a sofa at home? Well, I myself wish that our habits will change, even if then I should find another greener job. ;)
In ogni caso varrebbe la pena spendere i nostri soldi per libri e DVD dal contenuto interessante ed educativo, oltre che semplicemente piacevole. Sono, inoltre, oggetti che durano e possono essere poi facilmente scambiati con altre persone che possano accogliere gli stessi messaggi.
Alcuni di questi messaggi sono spesso esclusi dai circuiti del grande mercato del cinema e dell’editoria.
Anyway it is worth to spend our money for books and DVDs with an interesting an educational content, as well as simply pleasant. They are also long lasting objects and they can be easily exchanged with other people who can understand the same messages.
Some of these messages are often cut away from the great market of movies and books.
A proposito, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un documentario recentemente prodotto da MacroVideo, un editore molto attento alla dimensione ecologica, che mi è stato segnalato dalla redazione stessa.
At proposal, I want to show you a documentary recently published from MacroVideo, a publisher that focus many books about the ecological dimension. This book was suggested to me from the same editor.
Si tratta di “Vivere senza petrolio”, un film che racconta “la straordinaria forza e tenacia di un popolo che per primo si è trovato a sperimentare la mancanza della risorsa petrolio in tutte le sue forme”. Lo scenario è Cuba, dove, successivamente alla crisi energetica degli anni ’90, la gente ha deciso di evitare il rischio di possibili gravi conseguenze nell’alimentazione e nella società, cambiando coraggiosamente stile di vita.
Let’s talk about “The Power of Community”, a movie which tells on the “extraordinary efforts and tenacity of a people that was the first to experiment the lack of oil in all its faces”. The scenery is Cuba, where, after the energetic crisis in the ’90s, people decided to avoid the risk to have heavy consequences for food and society, bravely changing their lifestyle.
“Grazie alla cooperazione, il risparmio, il riuso, la conservazione e lo spirito di comunità, Cuba ha ridotto al minimo i consumi energetici, rinunciando anche ad alcune comodità e sprechi tipici del nostro tempo. Il film fornisce un esempio concreto di come sia possibile ridurre il consumo e l’utilizzo energetico tornando a un ritmo di vita e di lavoro nel rispetto dei cicli naturali e mostrando il cambiamento da un’agricoltura e un’industria intensive con largo uso di prodotti petroliferi, per arrivare alla crescita e alla creazione di fattorie biologiche più piccole, giardini urbani e fabbriche a minor impatto energetico”.
“Thanks to co-operation, saving money, reuse, preservation and community spirit, Cuba reduced to the minimum the energy consumes, renouncing to some comforts and waste typical of our time. The movie shows a real example of how it is possible to reduce consumes and energy waste, turning back to a rhythm of life and work in the respect for natural cycles. I shows also how to change from an intensive farming and industrial production, with the use of oil derivates, to a growing and creation of organic farms, urban allotments and industries with a lower energetic impact”.
Sicuramente questo documentario, insieme alla lettura del libretto che lo accompagna, offre degli spunti di riflessione molto importanti, in un momento come questo e nella nostra stessa realtà che sta guardando al futuro con tanti dubbi e incertezze. È un messaggio positivo, come si può immaginare dalla frase chiave che il film propone:
Surely this documentary, together with the reading of the enclosed booklet, gives very important foods for thoughts, good in a moment like this, in our own reality with an uncertain future. It is a positive message, as you can imagine from the key-phrase suggested from the movie:
“Fai quello che puoi, con quello che hai, con chi sei, dove sei”
“Do what you can, with what you have, with whom you are and where you are”
Gli autori di questo documentario, Faith Morgan, Pat Murphy e Megan Quinn Bachmann, fanno parte dell’Arthur Morgan Institute for Community Solutions, un’organizzazione non-profit fondata nel 1940 che promuove valori quali la cooperazione, la sostenibilità e l’utilizzo di energie alternative.
The authors of the documentary, Faith Morgan, Pat Murphy and Megan Quinn Bachmann, are part of the Arthur Morgan Institute for Community Solutions, a no-profit organisation founded in 1940, which promotes co-operation, sustainability and use of alternative energy sources.
Vi rimando alla scheda nel sito della Macro Edizioni, dove potrete scoprire ulteriori dettagli e vedere un’anteprima del video.
I link for you the file in the Macro Publishing website, where you can discover other details and watch a preview of the movie.
Credo di poterlo mettere nella lista virtuale dei desideri sulla mia pagina che ho appena inaugurato nel sito di aNobii.
I think that I can surely put it on the virtual wishing list I’ve just inaugurated on my page on the aNobii website.
Appena avrò modo di vedere “Vivere senza petrolio” e di leggerne i contenuti scritti vi farò conoscere le mie impressioni. Quindi vi auguro una buona visione nel caso vi capiti di vederlo prima di me e nel frattempo… occhio ai consumi, specialmente in questo periodo e di questi tempi! ;)
When I’ll have the possibility to watch “The Power of Community” and read the written contents, I’ll let you know my impressions. So I wish you to have a good vision, in the case you’ll watch it before me. In the meantime, please be careful to consume, especially on these days and times! ;)
P.s.: un ringraziamento particolare a Giulia Cavalieri per le informazioni e i materiali sul documentario / a special thank you to Giulia Cavalieri for infos and materials on the documentary
giovedì 10 dicembre 2009
On the way to Christmas!
Eccomi, sono tornata. Scusate, non sono partita per le Maldive anticipando le vacanze natalizie, ma ho avuto solo il bisogno di starmene un po’ tranquilla, lontana dallo schermo del computer, per riappropriarmi del tempo.
Here I am, I’m returned. Sorry, I didn’t leave for the Maldives, anticipating Christmas holidays, but I needed to stay a little quite, far from the computer screen, to own more time.
Queste giornate sono trascorse all’insegna del clima natalizio, cosa che magari qualcuno di voi odia. Io ho sempre adorato la stagione delle feste. Quando ero piccola questo periodo per me rappresentava una gioia: il coro in chiesa, il preparare gli addobbi e il presepe, i lavoretti a scuola e a casa, i risparmi messi da parte per fare i regali e vedere il sorriso nei volti dei cari che li ricevevano.
These days passed in a Christmas atmosphere, a thing that someone of you hate. I ever had adored this season. When I was a child this time was joyful for me: the church chorus, the making of decorations and nativity scene, the handcrafts at school and home, money saved to make gifts and to see smiles on the relative’s faces, when they received.
Lo ammetto. Con gli anni la magia del Natale un po’ si è persa. Fare i regali è diventato sempre più una preoccupazione che un piacere. Io, però, cerco di portare dentro sempre il ricordo piacevole delle feste e protrarre a lungo i suoi effetti benefici. Ogni anno mi invento qualcosa di diverso per vivere con spirito allegro il momento.
I must admit. With the time going away the magic of Christmas is lost. To buy gifts is more a worry than a pleasure. But I try to take with myself the pleasant memories of festivity, trying also to extend the benefits. Every year I invent something new to live the moment with more happiness.
Così io e Irish ci siamo ritagliati – un po’ forzatamente, devo dire, visti gli impegni del periodo – un breve weekend nel Trentino, tornando dove eravamo stati un anno e mezzo fa d’estate. L’idea era quella di visitare il mercatino natalizio di Trento e poi di associare una passeggiata nei dintorni, arrivando in Val di Non. Tutto il viaggio in treno ovviamente! Per fortuna il giorno prima ha nevicato un bel po’, quanto basta perché la neve formasse un mantello non troppo spesso che ha reso il paesaggio incantato. Che meraviglia!
So Irish and me found a bit of time – we forced to do it, because we are very busy – to have a weekend in Trentino, going back where we went a year and half ago in summer. The idea was that to go visiting the Christmas market of Trento and then adding a walk in the near lands, arriving to Val di Non. Travelling by train, of course! We were lucky to find snow, fallen the day before. It was only enough to make a light enchanting veil on the land. What a marvellous sight!
Abbiamo rivisto Daniela che ci ha accolto un affetto davvero familiare. Ci ha fatto visitare la sua futura CasaClima che è quasi terminata – un perfetto nido costruito in maniera intelligente – e ci ha fatto gustare tante delizie fatte con le sue mani. Val la pena citare il suo favoloso strudel di mele!
We met Daniela again and she welcomed us in a very worm way. She brought us to see the new KlimaHouse – a perfect nest built in a very smart way – and she offered us a lot of handmade sweets. It’s worth to quote her fabulous apple strudel!
Ci siamo gustati il paesaggio dei campi di mele spogli ma imbiancati e poi abbiamo fatto un giro nella cittadina vicina di Cles, dove l’atmosfera natalizia non muta affatto la tranquillità sovrana. Siamo stati sorpresi dalle novità ecologiche come il distributore del latte in una piazza al centro. Poi immancabile una bella cioccolata calda ristoratrice e una foto romantica…
We loved the sight of the white lands where apple grow, even with bare trees, and we had a trip to the near town of Cles, where the Christmas didn’t change the quite atmosphere. We were surprised by the presence of a milk on tap self-distributor machine in the centre of the town. Then we couldn’t resist to a hot chocolate and a romantic shot…
A Trento l’atmosfera era decisamente più movimenta con molta gente, forse anche un po’ stressata dal viaggio in macchina! Gente che ci guardava male, vedendoci trascinare dietro il trolley – nella stazione purtroppo non c’è il servizio deposito bagagli – , un piccolo peso compensato però dalla tranquillità di fare un viaggio dove abbiamo letto, chiacchierato, sonnecchiato, mangiato, ascoltato musica e… fatto amicizia!
In Trento the atmosphere was definitely more busy, with a lot of people packed and maybe stressed for travelling by car! They looked at us badly, seeing that we took the luggage along – in the train station a luggage deposit is missing – a little weigh, balanced from the tranquillity to travel and do other pleasant things: reading, chatting, yawning, eating, listening to music and… meeting friends too!
Se qualcuno di voi volesse recarsi da quelle parti, consiglio vivamente di fare il viaggio in treno. Si evitano code in macchina, stress, ricerca del parcheggio, orari sovraffollati. Poi, il trenino che da Trento va in Val di Non, spingendosi fino alla Val di Sole, a Marilleva, è gratis se si va a sciare!
Peccato che io e Irish siamo giusto in grado di sci…volare con i sacchi della spazzatura! :D
If someone wants to go there, I suggest train heartily. You will avoid tailbacks, stress, to look for parking, or to be packed during some hours. Then the little train that from Trento goes in Val di Non, arrives to Marilleva, Val di Sole, a famous ski station, and the travel is free for skiers!
It's a pity that Irish and me are able not to ski but only slide on trash sacks! LOL
Il mercatino natalizio di Trento è ricco di belle cose di artigianato locale – anche se non mancano oggetti di importazione – ma nei dintorni ci sarebbero molti altri mercatini da vedere, guardate qui. Trento, poi può essere una tappa di un viaggio che può arrivare anche in Alto Adige, per visitare i mercatini sudtirolesi. Il nostro amico Carmine ne sa qualcosa, vero? ;)
The Christmas market of Trento is rich of beautiful handcrafted things – even if there are imported gifts too – but in the neighbourhood there are lots of markets too, look here. Trento could be also the first step to go toward Alto Adige, to visit the South-Tyrolean markets. Our friend Carmine knows it well, isn’t it? ;)
Alla fine siamo rientrati a casa con un po’ di sacchetti – fortunatamente tutti in carta tranne uno – più le nostre sportine di tela con alcuni piccoli ricordi di questo breve ma intenso viaggio.
E l’atmosfera natalizia continua… il nostro albero a LED è già allestito e un profumo di biscotti – fatti da Irish – con scaglie di cioccolato si è sparso per casa.
At the end we turn back home with lots of bags – paper bags except one – and other clothes bags with some little souvenirs of this short but intense weekend.
And Christmas atmosphere continues… our Christmas LED lighted tree is ready and a good scent of chocolate cookies is around home.
C’è anche una decorazione che ho realizzato interamente con materiali di recupero (lampadine fulminate a bulbo, salvate dalla discarica, e smalti per le unghie che da anni non uso più). Il suggerimento è arrivato da Vivere Verde, che ringrazio per le numerose idee. L’unico consiglio, se mai vi venisse la voglia di realizzarle, fatelo all’aperto o almeno lasciate la decorazione per diversi giorni ad asciugare fuori, per evitare di respirare l’odore intenso degli smalti. Altrimenti acquistate degli smalti ad acqua o appropriati per il vetro.
There’s a decoration I’ve made entrirely with reuse materials (bulb lamps, saved from landfill, and old unused nail polishes). The suggestion came from Vivere Verde with whom I am thankful to giving always lots of ideas. But if you want to prove to make this decoration be only careful to make the creation outside your home, or at least make it dry out there, to avoid breathing the smell of nail polish. Or you can buy water varnish or colours more appropriate for glass.
Ma c’è da fare ancora tanto!
Sabato 12 saremo impegnati in un evento speciale. Una ghiottissima occasione che Mani Tese offre al palazzo del Podestà di Rimini per acquistare qualche oggetto che ha ancora una vita e un possibile riuso, magari per fare qualche regalo a qualche persona sensibile a queste tematiche, o semplicemente per dare una mano alle popolazioni svantaggiate del Burkina Faso. Il mercatino proseguirà domenica 13 con una fantastica Asta Kitsch con tanto di banditore e divertimento assicurato! ;)
But there’s a lot to do more!
Saturday 12th we will be committed into a special event. A very good occasion that the organisation of Mani Tese offers at the Podestà’s palace in Rimini to buy some second-hand objects and give a second life, perhaps as gift for sensible people or to help the people of Burkina Faso. The market will be extended to Sunday 13th with a fantastic Kitsch Auction, with a real auctioneer and a lot of fun!
Insomma che periodo! E dobbiamo anche prepararci per tempo a come saper gestire i nostri rifiuti natalizi, con la speranza, quest’anno, di consumare meno e un po’ più intelligentemente!
Ma di questo ne parleremo nei prossimi post! Per ora vado cantando…
So, what a busy time! And we must prepare in time to front the amount of waste we will do on Christmas, hoping that, this year, we will make less waste and consume in a more smart way! But we will speak soon about these. For now I’m going singing…
Il mercatino natalizio di Trento è ricco di belle cose di artigianato locale – anche se non mancano oggetti di importazione – ma nei dintorni ci sarebbero molti altri mercatini da vedere, guardate qui. Trento, poi può essere una tappa di un viaggio che può arrivare anche in Alto Adige, per visitare i mercatini sudtirolesi. Il nostro amico Carmine ne sa qualcosa, vero? ;)
The Christmas market of Trento is rich of beautiful handcrafted things – even if there are imported gifts too – but in the neighbourhood there are lots of markets too, look here. Trento could be also the first step to go toward Alto Adige, to visit the South-Tyrolean markets. Our friend Carmine knows it well, isn’t it? ;)
Alla fine siamo rientrati a casa con un po’ di sacchetti – fortunatamente tutti in carta tranne uno – più le nostre sportine di tela con alcuni piccoli ricordi di questo breve ma intenso viaggio.
E l’atmosfera natalizia continua… il nostro albero a LED è già allestito e un profumo di biscotti – fatti da Irish – con scaglie di cioccolato si è sparso per casa.
At the end we turn back home with lots of bags – paper bags except one – and other clothes bags with some little souvenirs of this short but intense weekend.
And Christmas atmosphere continues… our Christmas LED lighted tree is ready and a good scent of chocolate cookies is around home.
C’è anche una decorazione che ho realizzato interamente con materiali di recupero (lampadine fulminate a bulbo, salvate dalla discarica, e smalti per le unghie che da anni non uso più). Il suggerimento è arrivato da Vivere Verde, che ringrazio per le numerose idee. L’unico consiglio, se mai vi venisse la voglia di realizzarle, fatelo all’aperto o almeno lasciate la decorazione per diversi giorni ad asciugare fuori, per evitare di respirare l’odore intenso degli smalti. Altrimenti acquistate degli smalti ad acqua o appropriati per il vetro.
There’s a decoration I’ve made entrirely with reuse materials (bulb lamps, saved from landfill, and old unused nail polishes). The suggestion came from Vivere Verde with whom I am thankful to giving always lots of ideas. But if you want to prove to make this decoration be only careful to make the creation outside your home, or at least make it dry out there, to avoid breathing the smell of nail polish. Or you can buy water varnish or colours more appropriate for glass.
Ma c’è da fare ancora tanto!
Sabato 12 saremo impegnati in un evento speciale. Una ghiottissima occasione che Mani Tese offre al palazzo del Podestà di Rimini per acquistare qualche oggetto che ha ancora una vita e un possibile riuso, magari per fare qualche regalo a qualche persona sensibile a queste tematiche, o semplicemente per dare una mano alle popolazioni svantaggiate del Burkina Faso. Il mercatino proseguirà domenica 13 con una fantastica Asta Kitsch con tanto di banditore e divertimento assicurato! ;)
But there’s a lot to do more!
Saturday 12th we will be committed into a special event. A very good occasion that the organisation of Mani Tese offers at the Podestà’s palace in Rimini to buy some second-hand objects and give a second life, perhaps as gift for sensible people or to help the people of Burkina Faso. The market will be extended to Sunday 13th with a fantastic Kitsch Auction, with a real auctioneer and a lot of fun!
Insomma che periodo! E dobbiamo anche prepararci per tempo a come saper gestire i nostri rifiuti natalizi, con la speranza, quest’anno, di consumare meno e un po’ più intelligentemente!
Ma di questo ne parleremo nei prossimi post! Per ora vado cantando…
So, what a busy time! And we must prepare in time to front the amount of waste we will do on Christmas, hoping that, this year, we will make less waste and consume in a more smart way! But we will speak soon about these. For now I’m going singing…
(by Mrs. A. and her group at the wonderful Waste Watch)
P.s.: photos by Irish and me
mercoledì 2 dicembre 2009
SOS Recycle: materassini per il fitness / fitness mats
È noto che il fitness ci aiuta a star meglio e a mantenere il nostro corpo in uno stato ottimale per affrontare la vita quotidiana.
Ma abbiamo mai calcolato l’impatto che queste attività hanno sul nostro ambiente? E conseguentemente sulla nostra stessa salute? Dubito.
It is clear that fitness helps our health and keep our body in good conditions to front daily life.
But did you ever calculate the impact that these activities have on our environment? And consequently on our health? I fear you don't.
Se qualcuno ha ben pensato di recuperare l’energia prodotta in palestra dalle mille attività che si svolgono, con tecnologie davvero innovative, è veramente ancora poco l’impegno delle aziende produttrici di materiale per fitness nel creare prodotti a basso impatto ambientale.
If someone well thought to save energy from fitness activities with high technology, it is not enough the commitment that some manufactures in the market of fitness have toward environmental impact.
La nostra cara Gio del blog Giovanna 2.0 si trova così davanti ad un dilemma che può riguardare tutti, me compresa. Chi non ha in casa un materassino pieghevole o arrotolabile per svolgere gli esercizi di ginnastica o semplicemente da portare nelle attività all’aria aperta?
Per esempio io a casa ne ho ben due, uno da 20 anni e un altro acquistato più di recente, utilizzati da noi in campeggio.
Our dear Gio, from the Giovanna 2.0 blog, is wondering about a recycle dilemma that could regard any of us, me included. Who haven't a fitness mat at home? Or a mat for camping and outdoor activities? I have two of them, one that is 20 years old and another more recent, both used for camping.
Non tutti sanno che la stragrande maggioranza dei tappetini (o stuoie, o materassini, che dir si voglia) per il fitness sono composti di una formula espansa di PVC uno dei materiali più inquinanti che abbiamo creato su questo pianeta. Ci sono ovviamente altre eccezioni: si possono trovare tappetini in schiuma poliolefinica (materiale ecologicamente inerte derivato da PE o PP). O con rivestimento in BTex®, del quale materiale non sono riuscita però a conoscere informazioni, anche se la stessa sigla si usa per indicare una miscela di derivati petrolchimici che è causa di inquinamento. E si legge ancora qui di altri materiali come PER, EVA, TPE.
Many people ignore that most of mats for fitness are made of a expanded PVC formula. PVC is one of more toxic material we have created on this planet. There are, of course, other exceptions. You can find special PE or PP foam mats (it’s an ecologically inert material). Or some mats covered with a BTex® material which I wasn’t able to collect infos, even though the same initials are used to indicate a mix of petrochemical derivates which are causes of pollution. And you can read here again about other materials as PER, EVA, TPE.
Sebbene il PVC sia riciclabile in alcuni casi riguardanti gli imballaggi, gli altri oggetti di questo materiale, soprattutto se espanso, vanno genericamente raccolti col secco e, quindi, in discarica o inceneritore. Perciò innanzitutto suggerisco di rivolgersi ai propri centri di raccolta (o isole ecologiche) per lo smaltimento (Gio, puoi contattare il numero verde dell’AMA 800 867 035, e chiedere loro cosa farne prima di muoverti).
If PVC packaging is recyclable, other items made with the same material aren’t and they go in landfill or incinerators. So I suggest to ring to local recycling facilities centres for disposal.
In ogni caso, se i materassini non sono eccessivamente distrutti, si può provare a donarli a qualche associazione di svantaggiati o al limite conferirli ai cassonetti dove si accettano gli abiti e gli accessori per la casa quali tappeti, appunto, tende e simili. Forse un secondo uso è possibile.
Magari si possono anche riutilizzare come questo sito suggerisce in genere per i tappeti: per esempio come isolante intorno alle piante o intorno alla compostiera, come rivestimento per il bagagliaio della macchina, o tagliati a pezzi sotto i mobili pesanti per proteggere i tappeti o i pavimenti in legno, oppure come pannelli per lavoretti creativi.
Anyway, if mats aren’t very bad, you can donate them to some charity organisations or put them in the bins for collection of second hand stuff. Perhaps a second use is possible.
Or you can reuse them as this site suggests for carpets: i.e. you can use as mulch for plants or insulate your compost bin, you can use in the car boot as to line the floor, or cut in pieces to put under heavy furniture to protect carpets or parquet, or as decorative panels for creative handcrafts.
Infine, se dovete rifare l’acquisto, informatevi bene e richiedete al negoziante informazioni sui materiali dei prodotti, preferendo quelli più durevoli o naturali come i tappetini in caucciù naturale che si usano per lo yoga.
At last if you need to purchase it again, ask to the seller more infos about materials, preferring those long lasted and natural ones, like mats for yoga in natural rubber.
Questo vale per tutta la categoria di abbigliamento e accessori per il fitness. Per i vostri acquisti privilegiate comunque gli acquisti in materiale riciclato o di natura biologica (alcune grandi catene di distribuzione già lo fanno).
This is valid for all the fitness categories of products, as i.e. wearing and accessories. For your shopping do prefer to purchase products made by recycled or organic material (some great stores yet sell them).
E tanto per concludere, guardate qui negli USA cos’hanno organizzato. Da noi non c’è ancora niente di simile. Riflettete gente!
And to conclude, please look here in the States what has been organised. Here there’s nothing similar. It makes me reflect!
Insomma, popolo sportivo, muoviamoci sì, ma anche in sintonia con l’ambiente! ;)
So, sport people, move, yes, but also move green! ;)
Ma abbiamo mai calcolato l’impatto che queste attività hanno sul nostro ambiente? E conseguentemente sulla nostra stessa salute? Dubito.
It is clear that fitness helps our health and keep our body in good conditions to front daily life.
But did you ever calculate the impact that these activities have on our environment? And consequently on our health? I fear you don't.
Se qualcuno ha ben pensato di recuperare l’energia prodotta in palestra dalle mille attività che si svolgono, con tecnologie davvero innovative, è veramente ancora poco l’impegno delle aziende produttrici di materiale per fitness nel creare prodotti a basso impatto ambientale.
If someone well thought to save energy from fitness activities with high technology, it is not enough the commitment that some manufactures in the market of fitness have toward environmental impact.
La nostra cara Gio del blog Giovanna 2.0 si trova così davanti ad un dilemma che può riguardare tutti, me compresa. Chi non ha in casa un materassino pieghevole o arrotolabile per svolgere gli esercizi di ginnastica o semplicemente da portare nelle attività all’aria aperta?
Per esempio io a casa ne ho ben due, uno da 20 anni e un altro acquistato più di recente, utilizzati da noi in campeggio.
Our dear Gio, from the Giovanna 2.0 blog, is wondering about a recycle dilemma that could regard any of us, me included. Who haven't a fitness mat at home? Or a mat for camping and outdoor activities? I have two of them, one that is 20 years old and another more recent, both used for camping.
Non tutti sanno che la stragrande maggioranza dei tappetini (o stuoie, o materassini, che dir si voglia) per il fitness sono composti di una formula espansa di PVC uno dei materiali più inquinanti che abbiamo creato su questo pianeta. Ci sono ovviamente altre eccezioni: si possono trovare tappetini in schiuma poliolefinica (materiale ecologicamente inerte derivato da PE o PP). O con rivestimento in BTex®, del quale materiale non sono riuscita però a conoscere informazioni, anche se la stessa sigla si usa per indicare una miscela di derivati petrolchimici che è causa di inquinamento. E si legge ancora qui di altri materiali come PER, EVA, TPE.
Many people ignore that most of mats for fitness are made of a expanded PVC formula. PVC is one of more toxic material we have created on this planet. There are, of course, other exceptions. You can find special PE or PP foam mats (it’s an ecologically inert material). Or some mats covered with a BTex® material which I wasn’t able to collect infos, even though the same initials are used to indicate a mix of petrochemical derivates which are causes of pollution. And you can read here again about other materials as PER, EVA, TPE.
Sebbene il PVC sia riciclabile in alcuni casi riguardanti gli imballaggi, gli altri oggetti di questo materiale, soprattutto se espanso, vanno genericamente raccolti col secco e, quindi, in discarica o inceneritore. Perciò innanzitutto suggerisco di rivolgersi ai propri centri di raccolta (o isole ecologiche) per lo smaltimento (Gio, puoi contattare il numero verde dell’AMA 800 867 035, e chiedere loro cosa farne prima di muoverti).
If PVC packaging is recyclable, other items made with the same material aren’t and they go in landfill or incinerators. So I suggest to ring to local recycling facilities centres for disposal.
In ogni caso, se i materassini non sono eccessivamente distrutti, si può provare a donarli a qualche associazione di svantaggiati o al limite conferirli ai cassonetti dove si accettano gli abiti e gli accessori per la casa quali tappeti, appunto, tende e simili. Forse un secondo uso è possibile.
Magari si possono anche riutilizzare come questo sito suggerisce in genere per i tappeti: per esempio come isolante intorno alle piante o intorno alla compostiera, come rivestimento per il bagagliaio della macchina, o tagliati a pezzi sotto i mobili pesanti per proteggere i tappeti o i pavimenti in legno, oppure come pannelli per lavoretti creativi.
Anyway, if mats aren’t very bad, you can donate them to some charity organisations or put them in the bins for collection of second hand stuff. Perhaps a second use is possible.
Or you can reuse them as this site suggests for carpets: i.e. you can use as mulch for plants or insulate your compost bin, you can use in the car boot as to line the floor, or cut in pieces to put under heavy furniture to protect carpets or parquet, or as decorative panels for creative handcrafts.
Infine, se dovete rifare l’acquisto, informatevi bene e richiedete al negoziante informazioni sui materiali dei prodotti, preferendo quelli più durevoli o naturali come i tappetini in caucciù naturale che si usano per lo yoga.
At last if you need to purchase it again, ask to the seller more infos about materials, preferring those long lasted and natural ones, like mats for yoga in natural rubber.
Questo vale per tutta la categoria di abbigliamento e accessori per il fitness. Per i vostri acquisti privilegiate comunque gli acquisti in materiale riciclato o di natura biologica (alcune grandi catene di distribuzione già lo fanno).
This is valid for all the fitness categories of products, as i.e. wearing and accessories. For your shopping do prefer to purchase products made by recycled or organic material (some great stores yet sell them).
E tanto per concludere, guardate qui negli USA cos’hanno organizzato. Da noi non c’è ancora niente di simile. Riflettete gente!
And to conclude, please look here in the States what has been organised. Here there’s nothing similar. It makes me reflect!
Insomma, popolo sportivo, muoviamoci sì, ma anche in sintonia con l’ambiente! ;)
So, sport people, move, yes, but also move green! ;)
P.s.: perdonatemi Miriam ed Alessia, presto ci sarà un SOS recycle anche per voi!
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