Ravenna è una bellissima città d’arte. Per chi di voi non vi è mai stato, consiglio una visita.
Io l’ho visitata per la prima volta una decina di anni fa, col mio moroso, partendo da Rimini in treno con le bici e percorrendola tutta fino ad arrivare a S. Apollinare in Classe.
Magnifici edifici intrisi di storia, ma anche di sapienza artistica.
Mai avrei pensato di tornarvi però con in mente una meta diversa.
Ravenna is a beautiful city of art. If you hadn’t still the chance to visit it, plan it!
I visited it the first time ten years ago, with my boyfriend, leaving from Rimini by train with bikes and exploring it all, arriving to St. Apollinare in Classe.
Magnificent buildings full of history and wisdom in art.
But I’d never thought to go back there for another purpose.
Sarà stata forse l’arte stessa ad aver infuso negli abitanti di Ravenna un certo fermento che li ha spinti ad organizzare un evento del tutto insolito ed entusiasmante!
Sto parlando della prima Fiera del Baratto e del Riuso, che si è tenuta sabato 24 Aprile ed è stata organizzata dalla cooperativa sociale Villaggio Globale, da CittAttiva Ravenna (servizio di mediazione dei Conflitti e di Comunità del Comune di Ravenna), da RicicloOfficina (progetto di educazione ambientale sul recupero delle vecchie biciclette) e dal Progetto Hundertwasser.
Perhaps art itself is the cause of a certain ferment in inhabitants of Ravenna. They were able to organise an unusual and exciting event!
I’m talking about the first Swap and Reuse Fair, occurred on Saturday 24th April. It was organised by the associations Villaggio Globale, CittAttiva Ravenna – which community mediation service is all over the municipality of Ravenna –, then RicicloOfficina – a project to reuse old bicycles – and Hundertwasser Project.
In tre, da Rimini, in treno, abbiamo raggiunto in pochissimo tempo Ravenna, ritrovandoci nel piazzale antistante la stazione, entro i quali giardini si sarebbe tenuta la manifestazione.
La giornata non è stata molto favorevole, anzi, per tutto il giorno un clima grigio e autunnale ha imperversato su tutto il territorio, rovinandoci un po’ l’umore e compromettendo gli spazi dedicati a questa fiera all’aperto. Ma il tempo non è stato d’ostacolo ai ravennati che nel pomeriggio hanno letteralmente invaso i portici sotto i quali erano allestiti i banchetti.
We were in three and arrived in less than a hour in Ravenna by train. We walked out the railway station to a little park where the event had to occur.
Weather wasn’t so good and all the day an autumnal grey sky with rain put down us and compromised the open spaces for the fair. But the bad weather wasn’t enough to stop visitors that literally invaded the porch under which benches were prepared.
Sapete come funziona il baratto, no? Tu porti qualcosa che non usi più e chiedi una cosa in cambio. In particolare l’organizzazione ha coinvolto cittadini e scuole, offrendo dei “gettoni” a chiunque portasse qualcosa di usato. Questi gettoni sarebbero stati poi utili per “acquistare” qualcosa nella fiera o per partecipare ai laboratori messi a disposizione dai volontari.
Do you know how swap works? You give something that don’t use anymore and ask for something in change. There, in particular, the organization involved citizens and students, offering chips to everyone who brought stuff to swap. With these chips you would have “purchased” something in the fair or participated to laboratories prepared by volunteers.
Purtroppo noi ci siamo recati un po’ impreparati, sprovvisti di cose da barattare, per cui l’unica possibilità che avevamo era solo quella di… guardare.
E abbiamo quindi fatto uno scontento giro dei banchetti, tra quelli dell’usato (abiti, accessori, giocattoli, libri e oggetti per la casa), quelli dedicati ai laboratori e quelli degli espositori di artigianato realizzato in materiale riciclato.
But we went there without anything to swap and the one thing to do was… to look only.
And unhappy we did a tour around the benches, those ones of second hand things (clothes, accessories, toys, books and home tools) and those dedicated to labs and artisans able to create with recycled materials.
Bisogna ammettere che per quanto riguarda il concetto del baratto, noi italiani non siamo ancora molto abituati. Non è la prima volta che mi capita di veder barattare e noto che la qualità degli oggetti è generalmente un po’ scadente. Probabilmente non siamo abituati all’idea che quello che portiamo dovrebbe avere pari valore e qualità di ciò che cerchiamo!
Forse abbiamo bisogno di rifletterci ancora su.
I must admit that as regards the concept of swap, we Italians aren’t so prepared. It’s not the first time I see swapping and the quality of things is generally low. Perhaps we don’t get used to the idea that all we give must have the same quality of what we need!
Maybe we still have to think about it.
Ma intanto, tutto il contorno è stato fantastico!
Ben quattro laboratori dedicati al riciclo creativo: un laboratorio sulla fabbricazione di un gufetto in stoffa riciclata, lana e bottoni; un laboratorio dedicato alla fabbricazione della carta riciclata fai-da-te; un laboratorio sulla costruzione di una sportina fatta di quotidiani, cartone e fili di lana; e un ultimo laboratorio dedicato alla personalizzazione di sportine in tela.
È stato qui che delle brave signore ci hanno gentilmente concesso due gettoni per partecipare a questi laboratori. Io ovviamente ho assistito a quello della carta riciclata! :)
But all what was around was fantastic!
There were four recycling-art laboratories: one about sewing a fabric owl with wool and buttons, one about the making of the DIY recycled paper, one on the making of a “newspaper bag” with paper, carton and wool, and another one on the customisation of fabric bags.
Here two kind ladies gave us two chips to participate to these labs. Of course I followed the DIY recycled paper! :)
Oltre ai laboratori per i più piccoli erano offerti dei giochi fatti con materiale riciclato come il tris con cerchi in gomma e bastoncini di legno, la dama con le pedine fatte coi tappi dei barattoli e varie altre cose divertenti.
Completavano il “ciclo del riciclo” numerosi artigiani creativi con le loro opere riciclate, ammirevoli per il semplice fatto che erano lì solo ad esporre.
Ne cito alcuni: “Ecoarte by Mimo” che propongono cornici in carta di riviste riciclata, gioielli fatti con i tappi delle bottiglie e altre colorate creazioni; “I Poverelli” che realizzano dei meravigliosi gioielli con le vecchie posate; “Keymera” che realizzano abiti ed accessori con tessuti riciclati, in particolare col jeans.
Poi non potevano mancare gli oggetti provenienti dal Sud del Mondo, presentati dalla cooperativa Villaggio Globale: le borse prodotte con le camere d’aria e i copertoni del progetto colombiano Cyclus; le “Fish bags” e i bellissimi oggetti in carta riciclata, tagliata e piegata da Mai Handicraft in Vietnam; le borse in carta riciclata e garza di Mcc Prokritee del Bangladesh; e altri manufatti in plastica, in carta, riciclate tutti del commercio equo-solidale.
Labs apart, there were some games for kids, realized with recycled materials as tic-tac-toe with rubber circles and wooden crosses or checkers with jars lids and so on.
The “recycling cycle” was completed by the various craftsmen who showed their works made with recycled material and the fact that they only “showed” – and didn’t sell – was admirable.
I can list some: “Ecoarte by Mimo” – who show recycled paper frames, recycled corks jewels and other coloured creations – than “I Poverelli”– jewels made from old tableware –, “Keymera”– who create clothes and accessories from recycled fabrics, especially from jeans –.
Then there was also objects from the South of the world, showed by the association Villaggio Globale: bags from recycled tyres by the Colombian project called Cyclus, the “Fish bags” and the beautiful object made from recycled paper, cut and folded by Mai Handicraft in Vietnam, bags made in recycled paper and gauze by Mcc Prokritee from Bangladesh, and other recycled paper and plastic creations, all from fair trade.
Non si poteva trascurare la presenza di alcune realtà come Emergency, Legambiente, Educaid, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (in raccolta firme per il referendum sull’acqua pubblica), e iniziative particolari come il progetto “Salva il tappo di sughero” della cooperativa Artimestieri, il famoso progetto “Rifiuto con affetto”e l’asta delle biciclette recuperate dai ragazzi del liceo artistico e dagli scout Ravenna 2 per il progetto “RicicloOfficina”. Sicuramente ho dimenticato di menzionare qualcosa.
I can’t miss to tell of the existence of Emergency, and other organisations like Legambiente, Educaid, the Italian Forum for Water Movements (collecting signatures for the referendum about the saving of public water) and popular initiatives like “Save the cork” by the cooperative Artimestieri, the famous project “Rifiuto con affetto” and the auction of bicycles saved from students and scouts of Ravenna for the project “RicicloOfficina”. Surely I forgot to say something.
Però, al di là di tutto questo, a causa degli orari serali dei treni, non ho potuto assistere a una delle cose a cui tenevo molto: la sfilata di moda finale delle Strazzaecuci, fantastiche ragazze che sono approdate anche su questo blog e che ne hanno uno tutto loro per mostrare al mondo ciò di cui sono capaci con abiti usati e tessuti recuperati. Sono geniali, molto creative e anche molto simpatiche. Abbiamo fatto due chiacchiere insieme ma è stato un peccato non aver potuto vedere i loro modelli dal vivo. Spero di avere nuove occasioni!
But, apart all these things, due to the train evening timetable, I couldn’t stay at one thing I desired to see: the fashion show of Strazzaecuci, fantastic girls who popped over this blog and have their own blog, where they show to the world all they are able to do with second hand and saved clothes and fabrics. They are geniuses and genial at the same time. We chatted for a while but it was a pity to be unable to see their models live. I hope to have new chances!
Insomma, il pomeriggio grigio dello scorso sabato si è trasformato in un arcobaleno di colori e suoni in cui ha preso parte tantissima gente.
Sicuramente un’esperienza da moltiplicare!
To sum up, the last Saturday afternoon from grey became a rainbow of colours and sounds where a lot of people took part.
Surely an experience to multiply!
martedì 27 aprile 2010
Un colorato sabato pomeriggio a Ravenna… / A coloured Saturday afternoon in Ravenna
Etichette:
baratto,
fiere sull'ambiente,
riciclo rifiuti,
riuso,
Romagna
Ubicazione:
Ravenna RA, Italia
giovedì 22 aprile 2010
EARTH DAY 2010
Giornata Mondiale della Terra.
Ancora una giornata ecologica. Ormai ce ne sono tante, durante tutto l'anno. Tante occasioni per intraprendere piccole buone azioni come quelle che avevo elencato due giorni fa.
Sono contenta che ormai il passaparola su queste giornate sia così diffuso, come le iniziative che prendono numerosi blog come questo.
Due anni fa le cose non erano esattamente così e bisognava collegarsi col resto del mondo per condividere giornate come queste.
Ma ho un po' paura... paura che questa tendenza verde prima o poi passi... certamente mi auguro con tutto il cuore di no!
Earth Day 2010.
Another "eco-day" celebration. By now there are many days like this. A lot of chances to make little good actions like those ones I listed two days ago.
I'm very happy that the hearsay about this is so spread out, as the initiatives that many blogs like this promote.
Two years ago things were so different and you had to connect to the rest of the world to share days like this.
But I fear... I have the impression that this tendence can pass now or then. And obviously I don't wish it.
Per oggi non ho grandi propositi. "Come?" mi direte. Beh, ci sono tantissime cose che si possono fare e di sicuro terrò fede ai miei dieci comandamenti, però una in particolare mi ha colpito molto, quella proposta dalla carissima Nora del blog La Felice Stagione.
Abbraccerò un albero, sì, avete sentito bene. Come ho sempre fatto nei parchi – di nascosto per paura di essere presa per matta – quando vivevo in città, o come faccio ogni tanto durante le escursioni nei boschi. Una delle esperienze più belle che la natura ci possa regalare.
Credo di poter sentire la linfa scorrere attraverso il tronco. Ascolto la voce del vento tra i rami, e lo spirito dell'albero mi parla.
But today I haven't great proposals. "How?" I see you comment. Well, there are many things to do and certainly I'll practise my "eco-decalogue", but one thing in particular impressed me a lot. It was Nora's proposal, from the blog La Felice Stagione.
I'll embrace a tree, yes, you heard right. It will be like I always did in parks – I did it hide for fear to look mad – when I lived in the city. I still do it when I trek through the woods.
It's one of the most beautiful experience that nature can give us.
It's like I can feel the lymph to flow inside the trunk. I listen to the sound of winds in the branches, and it's like the spirit of the tree talks to me.
Va bene, sarò matta, però non sono la sola. :P
Concedetemi questo momento. Io e la Terra.
Ok, maybe I'll be mad, but I'm not the one. :P
Let me live this moment. Earth and me.
Ancora una giornata ecologica. Ormai ce ne sono tante, durante tutto l'anno. Tante occasioni per intraprendere piccole buone azioni come quelle che avevo elencato due giorni fa.
Sono contenta che ormai il passaparola su queste giornate sia così diffuso, come le iniziative che prendono numerosi blog come questo.
Due anni fa le cose non erano esattamente così e bisognava collegarsi col resto del mondo per condividere giornate come queste.
Ma ho un po' paura... paura che questa tendenza verde prima o poi passi... certamente mi auguro con tutto il cuore di no!
Earth Day 2010.
Another "eco-day" celebration. By now there are many days like this. A lot of chances to make little good actions like those ones I listed two days ago.
I'm very happy that the hearsay about this is so spread out, as the initiatives that many blogs like this promote.
Two years ago things were so different and you had to connect to the rest of the world to share days like this.
But I fear... I have the impression that this tendence can pass now or then. And obviously I don't wish it.
Per oggi non ho grandi propositi. "Come?" mi direte. Beh, ci sono tantissime cose che si possono fare e di sicuro terrò fede ai miei dieci comandamenti, però una in particolare mi ha colpito molto, quella proposta dalla carissima Nora del blog La Felice Stagione.
Abbraccerò un albero, sì, avete sentito bene. Come ho sempre fatto nei parchi – di nascosto per paura di essere presa per matta – quando vivevo in città, o come faccio ogni tanto durante le escursioni nei boschi. Una delle esperienze più belle che la natura ci possa regalare.
Credo di poter sentire la linfa scorrere attraverso il tronco. Ascolto la voce del vento tra i rami, e lo spirito dell'albero mi parla.
But today I haven't great proposals. "How?" I see you comment. Well, there are many things to do and certainly I'll practise my "eco-decalogue", but one thing in particular impressed me a lot. It was Nora's proposal, from the blog La Felice Stagione.
I'll embrace a tree, yes, you heard right. It will be like I always did in parks – I did it hide for fear to look mad – when I lived in the city. I still do it when I trek through the woods.
It's one of the most beautiful experience that nature can give us.
It's like I can feel the lymph to flow inside the trunk. I listen to the sound of winds in the branches, and it's like the spirit of the tree talks to me.
Va bene, sarò matta, però non sono la sola. :P
Concedetemi questo momento. Io e la Terra.
Ok, maybe I'll be mad, but I'm not the one. :P
Let me live this moment. Earth and me.
martedì 20 aprile 2010
L’“Ecodecalogo” / The "Green Decalogue"
Piccola premessa: oggi è una giornata speciale, il compleanno di un’amica, Miriam, che ho conosciuto recentemente all’incontro con Leo Hickman. Miriam non ha un blog ma coltiva numerosi interessi comuni a me, come la lettura, la comunicazione, le lingue straniere e ultimamente… l’essere green!
Just a little premise: today is a special day, the birthday of a friend, Miriam, who I recently knew during the meeting with Leo Hickman. Miriam hasn’t a blog but she has numerous interests in common with me like reading, communication, foreign languages and lately… being green!
Bene, vorrei farle un regalo speciale… niente di materiale, niente che possa avere un dispendio di energie, di risorse e che possa essere inquinante. Vorrei semplicemente dedicarle questo post che lei stessa mi ha chiesto tempo fa: un decalogo di azioni che ognuno di noi dovrebbe tenere bene a mente per cercare di vivere in modo un po’ più eco-compatibile.
Well, I want to give her a special gift… nothing material, nothing that consumes energy or resources, nothing polluting. I want simply dedicate her this post that she herself asked me some time ago: a decalogue of habits that someone of us should have constantly in mind in order to have a more sustainable life.
A dire il vero avevo compilato questo decalogo per prepararmi alla famosa intervista, ma ho dovuto rivederlo, perché anche in quell’occasione mi sono resa conto di aver trascurato molte cose. Devo ammettere che non è stato semplice riassumere in dieci azioni quello che poi diventa una routine quotidiana. Ogni azione è collegata all’altra e gli effetti di ognuna di queste azioni sono molteplici.
To say the truth I wrote this decalogue to prepare myself to the famous interview. But I had to review it, because even in that occasion I realized that I had neglected lots of things. I must admit that it wasn’t so easy to resume in ten rules what I always do as daily routine. Every action is linked to another and the effects of these actions are many.
Ma vediamole insieme / let’s see them together:
Ovvio che su ognuno di questi punti il discorso potrebbe essere ampliato. Anzi, vi invito ad aggiungere altro voi stessi e a chiedermi approfondimenti.
Of course we can focus on each point. Or better still, you are invited to add new suggestions yourself and ask me for more information.
Comunque sono dei semplici consigli, non di certo le tavole scolpite da Dio sul monte Sinai! :D
Per cui sono azioni che vanno fatte pian piano, organizzandosi, cercando alternative e soluzioni. Nessuno, certo, è lì a castigare chi non è in grado di metterle in pratica.
E proprio perché si tratta di azioni libere che ciascuno di noi può adattare alla propria vita ed amplificare secondo la propria disponibilità. Sono gesti che possono renderci felici e soddisfatti e alleggerire la nostra impronta ecologica.
However, I’ve just given to you some advices. Please do not take them as the Decalogue of Bible! LOL
You must prepare slowly to front each action, organising yourself, finding alternatives and solutions. You won’t be castigate if you aren’t able to practise these actions.
It’s especially because they are free that everyone can fit them with his life and amplify according to his willingness. These actions can be make us happy and satisfied, lightening our ecological footprint.
Quindi, Miriam, spero di averti fatto un pensiero gradito. TANTI TANTI AUGURI e un giorno davvero tutto “verde” per te! ;)
So, Miriam, I hope that you’ll appreciate my gift. Have a HAPPY BIRTHDAY and a very green day! ;)
Just a little premise: today is a special day, the birthday of a friend, Miriam, who I recently knew during the meeting with Leo Hickman. Miriam hasn’t a blog but she has numerous interests in common with me like reading, communication, foreign languages and lately… being green!
Bene, vorrei farle un regalo speciale… niente di materiale, niente che possa avere un dispendio di energie, di risorse e che possa essere inquinante. Vorrei semplicemente dedicarle questo post che lei stessa mi ha chiesto tempo fa: un decalogo di azioni che ognuno di noi dovrebbe tenere bene a mente per cercare di vivere in modo un po’ più eco-compatibile.
Well, I want to give her a special gift… nothing material, nothing that consumes energy or resources, nothing polluting. I want simply dedicate her this post that she herself asked me some time ago: a decalogue of habits that someone of us should have constantly in mind in order to have a more sustainable life.
A dire il vero avevo compilato questo decalogo per prepararmi alla famosa intervista, ma ho dovuto rivederlo, perché anche in quell’occasione mi sono resa conto di aver trascurato molte cose. Devo ammettere che non è stato semplice riassumere in dieci azioni quello che poi diventa una routine quotidiana. Ogni azione è collegata all’altra e gli effetti di ognuna di queste azioni sono molteplici.
To say the truth I wrote this decalogue to prepare myself to the famous interview. But I had to review it, because even in that occasion I realized that I had neglected lots of things. I must admit that it wasn’t so easy to resume in ten rules what I always do as daily routine. Every action is linked to another and the effects of these actions are many.
Ma vediamole insieme / let’s see them together:
1. Riduci l’usa e getta (usare quindi sportine e tutto quanto possa essere lavato e riutilizzato) / Reduce disposable things (using reusable bags and all the washable things to be reused)
2. Compra prodotti con imballaggio riciclabile (o compostabile o riutilizzabile come i prodotti sfusi e alla spina) / Buy products with recyclable (or compostable or reusable, as bulk products) packaging
3. Bevi acqua del rubinetto (o di fonte pubblica) / Drink tap-water (or take water from a public source)
4. Autoproduci (in cucina) / Make food yourself
5. Ricicla bene (separare i materiali, risciacquare i contenitori, schiacciare le cose ingombranti) / Recycle more and in the best way (separate, rinse and squash packaging)
6. Fai il compostaggio domestico (o raccolta dell’umido) / Compost (or at least collect organic waste separately)
7. Raccogli gli oli esausti (ed altri materiali pericolosi, portandoli all’isola ecologica più vicina) / Collect exhausted oils (and other dangerous materials, taking them at the nearest HWRC)
8. Risparmia acqua ed energia / Save water and energy
9. Riutilizza e compra usato / Reuse and buy second hand things
10. Ripara (prima di buttare) / Repair (before throwing away)
Ovvio che su ognuno di questi punti il discorso potrebbe essere ampliato. Anzi, vi invito ad aggiungere altro voi stessi e a chiedermi approfondimenti.
Of course we can focus on each point. Or better still, you are invited to add new suggestions yourself and ask me for more information.
Comunque sono dei semplici consigli, non di certo le tavole scolpite da Dio sul monte Sinai! :D
Per cui sono azioni che vanno fatte pian piano, organizzandosi, cercando alternative e soluzioni. Nessuno, certo, è lì a castigare chi non è in grado di metterle in pratica.
E proprio perché si tratta di azioni libere che ciascuno di noi può adattare alla propria vita ed amplificare secondo la propria disponibilità. Sono gesti che possono renderci felici e soddisfatti e alleggerire la nostra impronta ecologica.
However, I’ve just given to you some advices. Please do not take them as the Decalogue of Bible! LOL
You must prepare slowly to front each action, organising yourself, finding alternatives and solutions. You won’t be castigate if you aren’t able to practise these actions.
It’s especially because they are free that everyone can fit them with his life and amplify according to his willingness. These actions can be make us happy and satisfied, lightening our ecological footprint.
Quindi, Miriam, spero di averti fatto un pensiero gradito. TANTI TANTI AUGURI e un giorno davvero tutto “verde” per te! ;)
So, Miriam, I hope that you’ll appreciate my gift. Have a HAPPY BIRTHDAY and a very green day! ;)
mercoledì 14 aprile 2010
Carciofini 2010: una nuova avventura tra i fornelli / Small artichokes 2010: a new cooking adventure
Dopo l’ultima novità che vi terrà un po’ col fiato sospeso (eh eh) torniamo un po’ sui nostri argomenti preferiti.
Uno tra i tanti è quello dell’autoproduzione, a cui, a dire il vero, non dedico sempre molto spazio.
Sì, a differenza di molte di voi, ormai lo sapete, non sono un gran cuoca, però ogni tanto mi diletto a pasticciare. Invece il mio amato Irish sì che è un cuoco sopraffino!
Ed infatti questa volta passo la parola a lui che vi delizierà col racconto di una giornata trascorsa a produrre… carciofini sott’olio!
After the last news that will hold you in suspense (LOL) we come back to talk about our favourite topics.
One of these regards concern the “self-production”, a topic that often I neglect, to say the truth.
Yes, unlike many of you, – by now you know – I’m not a good cook but sometimes I delight to make a mess in the kitchen. On the contrary my beloved Irish is a great chef indeed!
In facts this time I pass the word to him, who will delight you telling about a day spent in the making of… small artichokes in oil!
Insomma, anche questo è risparmio, riuso e riciclo! ;)
Yes, at last this is reuse, recycle and money saving too! ;)
P.s.: clicca sulle foto per ingrandirle / click on the photos to enlarge the view
Uno tra i tanti è quello dell’autoproduzione, a cui, a dire il vero, non dedico sempre molto spazio.
Sì, a differenza di molte di voi, ormai lo sapete, non sono un gran cuoca, però ogni tanto mi diletto a pasticciare. Invece il mio amato Irish sì che è un cuoco sopraffino!
Ed infatti questa volta passo la parola a lui che vi delizierà col racconto di una giornata trascorsa a produrre… carciofini sott’olio!
After the last news that will hold you in suspense (LOL) we come back to talk about our favourite topics.
One of these regards concern the “self-production”, a topic that often I neglect, to say the truth.
Yes, unlike many of you, – by now you know – I’m not a good cook but sometimes I delight to make a mess in the kitchen. On the contrary my beloved Irish is a great chef indeed!
In facts this time I pass the word to him, who will delight you telling about a day spent in the making of… small artichokes in oil!
“Ebbene sì confesso di essere un goloso divoratore di carciofini sott’olio… toglietemi tutto ma non il mio carciofino!!!
Così, sapendo di questa golosità, lo scorso anno la zia ci ha regalato alcuni vasetti di carciofini fatti da lei. Dopo qualche mese li abbiamo mangiati e abbiamo pensato: ‘però che sciocchi, comprarli al supermercato quando si possono benissimo fare in casa!’
E allora eccoci all’opera, armati di vasetti di vetro (riciclati e sterilizzati), olio di girasole biologico, sale, aceto, pentolone e carciofini.
Naturalmente abbiamo comprato i carciofini dal nostro amico Andrea, il fruttarolo-poeta, che ormai, da quando siamo qui a Viserbella, ci rifornisce settimanalmente di frutta e ortaggi, quasi tutte cose locali coltivate da contadini del posto. Di lui ci fidiamo ciecamente così come di sua moglie Elena, che ci ha fornito la sua personale ricetta che noi abbiamo provato…
Pronti e via, si va ad incominciare!!!
La parte meno simpatica è sicuramente quella di pulire e preparare i carciofini. Nel fare ciò ci siamo resi conto che si gettava parecchio scarto, in fondo erano solo le foglie esterne, forse un pochino più dure, ma sicuramente commestibili, e allora ci siamo organizzati per tenerne un po’ da parte (cuocendole e congelandole). Il resto degli scarti è finito nella nostra compostiera in giardino e ci fornirà un buon concime da usare per le piante in giardino.
Una volta puliti ed immersi in acqua e limone, abbiamo messo i carciofini a bollire per 10/15 minuti in acqua, un bicchiere di aceto e un cucchiaio di sale, poi li abbiamo scolati, e dopo li abbiamo pigiati ben benino all’interno dei vasetti, versandoci sopra l’olio fino a colmarli.
Successivamente abbiamo chiuso e capovolto i barattoli di vetro per creare il sottovuoto, indispensabile per farli conservare.
Per questa prima esperienza, con circa un centinaio di carciofini, siamo riusciti a fare 4 vasetti, però purtroppo uno lo abbiamo dovuto consumare subito – quale fatica :-) – perché non si era creato il sottovuoto nel barattolo.
L’assaggio è stato più che gradito e devo dire che il pomeriggio passato in cucina ci consentirà di mangiare nei prossimi mesi dei carciofini sicuramente più buoni e più genuini di quelli comprati finora al supermercato. Adesso ci attrezzeremo con qualche barattolo di vetro in più, così il prossimo anno cercheremo di aumentare la produzione in modo da assicurarci una scorta che possa essere sufficiente a placare la mia fame di divoratore di carciofini!!!”
“Well, I confess to be a greedy glutton of small artichokes in oil… take away all from me but not my small artichoke!!!
So, knowing of my gluttony, last year my aunt gave us some jars of small artichokes in oil that she made herself. After some months we ate them and thought: ‘We foolish! We go on to buy artichokes in oil at the supermarket, while we can well make them at home!’
So here we are at work now, with some glass jars (sterilized and reused), organic sunflower oil, salt, a cauldron and small artichokes.
Of course we bought small artichokes from our friend Andrea, the “poet greengrocer”, who – since we are in Viserbella – provides us weekly with all kinds of fruit and vegetables, almost all local products, grown by local farmers. We trust blindly in him as in his wife Elena, who gave us her personal recipe we proved…
Let’s start now!
The very difficult work is surely to clean and prepare artichokes. In doing it, we saw that we threw away a lot of leftovers and these were mostly the external harder leaves. However they are edible and so we organized to keep the greatest part of the leaves safe, cooking and freezing them. The other ones were thrown in the compost bin and will provide a good compost for gardening!
After having cleaned artichokes – putting them in water and lemon in the meanwhile – we took water to boil with a tablespoon of salt and a glass of vinegar. Then we immersed them and boil for 10/15 minutes. At the end we drained them and pressed in the jars, covering all with sunflower oil.
Then we closed jars and turned them over to create a vacuum packed jar and preserve better the content.
In all this new experience, with almost 100 small artichokes we obtained more than 4 jars. Unfortunately we had to open soon one of them, because the lid didn’t close well (maybe was it only an excuse? LOL).
They tasted yummy and all the day spent in the kitchen was worth, so to have for the next months small artichokes in oil that surely will be better than the purchased ones!
Now we will store more jars for the next year in order to produce more and have the right quantity to assuage my gluttony!!!”
Insomma, anche questo è risparmio, riuso e riciclo! ;)
Yes, at last this is reuse, recycle and money saving too! ;)
P.s.: clicca sulle foto per ingrandirle / click on the photos to enlarge the view
venerdì 9 aprile 2010
Dandaworld on… TV!?!
Forse vi sarete chiesti ultimamente cosa mi è successo. O forse no. Non è la prima volta che mi assento per lunghi periodi dal blog senza preavvisi.
Mi dispiace, so di perdere lettori e, in quei pochi che irriducibilmente mi seguono, so di far dileguare presto ogni briciolo di continuità ed affezione. Perdonatemi.
Sapete tutti che la vita di un blog è legata alla quantità di tempo libero a disposizione e questo ultimamente è stato compresso sempre più, fino a che il mio solo tempo libero rimasto è stata la mezz’ora serale del dopo cena, prima di addormentarmi stremata.
Ditemi che capita anche a voi!
Maybe you were wondering where did I go all the time. Or not. It’s not the first time I miss blogging for long periods without saying any word.
I’m sorry, I know that I’m loosing my readers and those ones who are still following the blog are loosing every bit of continuity and affection. Please forgive me.
You know that the life of a blog is linked to the available free time and in the last weeks this was so increasingly compressed, until I have the only half-hour free before going bed tired after dinner.
I wonder if I’m the only one!
In ogni caso voglio raccontarvi qualcosa che ha a che vedere col titolo lassù in cima al post.
Un titolo curioso, no?
Anyway I want to tell you something that recalls the title up there on this blog post. Are you curious?
Più di una settimana fa ero nel panico, terrorizzata all’idea di me davanti ad un occhio artificiale, quello della telecamera di un canale televisivo locale che mi ha contattato recentemente per… intervistarmi!
Sì, be’ io non sono una persona a cui piace molto apparire in pubblico, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe credere, dal momento che ho un blog. Infatti la riservatezza è sempre stata la mia compagna sin da bambina e ha sempre colorato di rosso le mie guance ogni volta che mi trovo in una qualsiasi situazione di esposizione. Ed il blog è stato un modo come un altro per vincere parzialmente l’introversia.
Ma non potevo sperare di cavarmela così!
More than a week ago I was in panic, scared by the idea of being in front of a mechanical eye, that one of the camera for a local TV channel, who came in contact with me recently for making me an… interview!
Yes, well, I’m not that kind of girl who wants appear in public, contrary to someone could think, as I have a blog. In facts the reserve is always a character of mine since I was a child and I always blush whenever I’m exposed to public. The blog was a way to partially win my introspective character.
But I couldn’t hope to get away with this!
Quando il giornalista del canale televisivo mi ha chiamata al telefono mi sono trovata in una situazione mista di sorpresa ed imbarazzo… ma lì per lì non mi sono sentita di rifiutare un’intervista, soprattutto perché il tema era quello a me più caro: la sostenibilità ambientale!
When the journalist of the TV channel rang me I was in such a situation of mixed surprise and embarrassment… but there and then I felt like I couldn’t refuse to make the interview, especially because the theme was the dearest one for me: the environmental sustainable life!
Quindi mi son fatta coraggio e ho accettato questa che è stata anche una sfida con me stessa.
Della serie: “Hai voluto la bicicletta? E mo pedala!”
So I took the courage and accepted this that is such a challenge for myself.
File that under: “As you make your bed, so you must lie in it!”
E a quanto pare ho “pedalato” e l’intervista è stata fatta… anche se ancora non ne ho visto il risultato.
Però ho dovuto fare un lavoro di training autogeno non indifferente, non solo per alleggerire l’impatto con la videocamera.
And I “lied”and the interview was done… even if I still haven’t seen the result yet.
But I had to do a great work of training with myself, not only to make easier the impact with the camera.
Sotto suggerimento di chi mi ha intervistato, che scrive e dirige anche il programma, ho stilato una “scaletta” di cose di cui parlare, un po’ per non perdere il filo del discorso, un po’ per cercare di sintetizzare in pochi minuti tutto il mio mondo “visto attraverso un filtro verde”.
Ho infatti raccolto le informazioni più importanti sul mio stile di vita attento al riuso, al riciclo, al risparmio, focalizzando su alcune particolari azioni che ormai sono entrate a far parte della routine quotidiana.
Under the suggestion of the interviewer – the same director and writer of the programme – I edited an outline of what I would have to tell, in order to don’t loose the thread or to synthetize in few minutes all my world “seen through a green filter”.
So I collected the most important infos about my lifestyle careful in reusing, recycling and saving resources, focusing on particular actions that I normally do day by day.
Ma ragazzi, che fatica! Non solo mi son dovuta preparare psicologicamente ad un’esposizione del tutto imprevista. Non solo ho dovuto rivoltare la casa per la preparazione del “set”. La fatica più grande è stata percorrere in breve tutti i traguardi che in più di due anni ho pian piano raggiunto. Non mi sono resa conto che ogni momento della mia vita è stato modificato in vista di un minore impatto ambientale!
Vi anticipo che, infatti, la trasmissione televisiva si chiama proprio così e presto vi darò maggiori dettagli non appena sarà data notizia della messa in onda/on-line.
What an effort! I had not only to prepare mentally myself for an unforeseen exposure. I had not only to tidy up home for the preparation of the “set”. The main difficulty was to recall quickly all the goal I achieved slowly in more than two years. I didn’t realized that all the moments of my life were modified for reducing my environmental impact.
In facts, I anticipate that the TV broadcast has just that name and I’ll give more details as soon as they’ll give me the news of the broadcast or on-line podcast.
Ma a prescindere dall’intervista in sé: tutto l’ambaradam che questo episodio ha scatenato ha prodotto in me una rinata fiducia in quanto sto facendo.
È molto incoraggiante che il mondo della televisione si stia sempre più avvicinando ai temi ambientali e in particolare si stia interessando maggiormente agli stili di vita e ai modi di pensare di comuni cittadini che hanno deciso di vivere in maniera più consapevole.
Da questo punto di vista internet e televisione insieme potrebbero creare una nuova felice era della comunicazione, se semplicemente ci fosse un po’ più di attenzione alla realtà e meno alla finzione…
But, apart from the interview itself: all the chaos of this episode caused a new awareness in me.
It is very encouraging that the world of television is approaching to the environmental threads, in particular it is more interested about lifestyle and thoughts of normal people who decided to live in a more conscious way.
From this point of view internet and television together can create a new happier age for the communication, if simply they’ll focus on reality more than fiction.
Quindi, restate sintonizzati! Prossimamente…
So stay tuned! Coming soon…
“Impatto Ambientale”
IcaroRimini Tv (frequenza canale 22)
Domenica ore 13.30 (prima)
Martedì ore 18.50 (Replica)
Giovedì ore 13.30 (Replica)
è TV Romagna (frequenza 57 o 62)
Martedì ore 22.00 (Replica)
lunedì 5 aprile 2010
Buona Pasqua e... Pasquetta!
Con un po' di ritardo mi unisco al coro degli auguri per queste feste pasquali!
Non ho pensato a nessun post particolare... i giorni sono volati via e ho sempre meno tempo per scrivere. Però prometto di tornare, le novità da raccontarvi sono tante!
Per cui spero che abbiate trascorso una felice Pasqua, nonostante il tempo poco favorevole e spero che oggi riusciate a respirare ancora un po' di aria di festa...
Ci vediamo prestissimo! ;)
I'm a bit late in joining to all the wishes for the Easter festivities!
I didn't manage to write a special post... days flew away with so few time to write.
But I promise to come back soon, the news to tell you are so many!
So, I hope that you spent a happy Easter, although the weather is not so much good and I hope also that today you will be able to breathe a bit of festivity air more...
See you very soon! ;)
Iscriviti a:
Post (Atom)