martedì 31 agosto 2010

maniFESTAti* 2010 - dall'1 al 5 settembre, Roma

Prima di pubblicare la terza parte del precedente racconto estivo, volevo attirare la vostra attenzione su una bellissima manifestazione che si terrà a Roma, a partire da domani fino a domenica 5 settembre, alla Città dell'Altra Economia (Ex Mattatoio di Testaccio, L.go Dino Frisullo).
Si tratta di ManiFESTAti*, una lunga festa dedicata al volontariato, alla cooperazione e alla sostenibilità,
con mercatini dell'usato, artigianato dal Sud del mondo, ricicl-arte, sfilate vintage, consumo responsabile, concerti, animazione e laboratori per bambini, mostre fotografiche, incontri su cooperazione ed economie solidali.
Come avrete capito dal titolo c'è di mezzo Mani Tese, l'Onlus a cui ho dedicato una parte del mio tempo come volontaria... e sì, ebbene ci sarò anch'io! Mi trovate il pomeriggio del sabato allo stand del gruppo di Rimini, dove riproporremo la ormai famosa "Boicottega".
Spero di poter incontrare qualcuno di voi che leggono il mio blog! Insomma, fatevi vedere, MANIFESTATEVI anche voi! ;)




Before publishing the third part of the previous summer report, I wanted to address your attention on a beautiful event that will occurr in Rome, starting from tomorrow until the 5th of september, to the Città dell'Altra Economia (Ex Mattatoio di Testaccio, L.go Dino Frisullo). 
It's about ManiFestati*, a long kermesse dedicated to volunteering, cooperation and sustainability, with second-hand markets, artcrafts from the South of the world, art from recycle, vintage fashion show, laboratories and entertainments for children, photografic shows, meetings about cooperation and alternative economies. 
As you can imagine from  the title, the main protagonist is Mani Tese, the no-profit organization, at which I dedicate some of my volunteering time... and, yes, I'll be there! You can find me Saturday afternoon until the evening. I'll be at the stand of the group of Rimini, where we will propose the famous "Boycott shop". 
I hope you'll come to meet me, readers! So make you visible, be MANIFEST! ;)     

P.s.: qui il programma / here's the schedule

martedì 24 agosto 2010

Vacanze a Km (quasi) 0… / About zero distance-holidays… # 2

(Continua da qui / First part here)

Secondo giorno: per fortuna il nostro piccolo precedente inconveniente notturno è stato presto risolto e la mattina seguente eravamo pronti per una giornata di… escursioniiii!!!
Ma prima una bella colazione a base di ciambella locale e marmellata di more fatta in casa… mmhh che bontà! Per il pranzo abbiamo chiesto di farci fare dei panini. E che panini! Fettone di pane casereccio e formaggio locale.
Scarponi indossati, borraccia e cartina, zaino in spalla e via!!! Pronti a partire su per il sentiero che parte proprio dal Passo dell’Incisa. Direzione: monte Comero!
Second day: we were lucky because the incident of the night was soon solved and the morning before we were ready to have a day of… hikiiiing!!!
But before starting we had a good breakfast with a local cake and blackberries homemade jam… mmhh good! For lunch we asked to have two sandwiches to take away. What a sandwich! Two big slices of homemade bread with a tasty local cheese.
Boots, backpack, map and water bottle worn, let’s go!!! Ready to leave from the track that starts exactly from the Incisa Passage. Direction: Mount Comero!




La prima parte in salita è stata un po’ faticosa – circa 200 m di dislivello – soprattutto per la mancanza di allenamento recente, però subito ci si è addentrati nel bosco, costituito in prevalenza da caducifoglie. Inutile dire quanto i nostri polmoni abbiano ripreso a respirare!
Un verde meraviglioso, quello che ti circonda da capo a piedi nel bosco, muschi, felci, arbusti e chiome altissime… l’unica traccia marrone, il sentiero da seguire. Poi, ancora, silenzio, interrotto solo dal fruscio delle foglie, dal cinguettio degli uccelli, e dal nostro fiato. Altri timidi colori: il rosa dei garofanini selvatici e dei ciclamini, il rosso delle piccole bacche, l’iridescenza di alcuni coleotteri…
The first part is a bit tiring because uphill – about 200 mt of drop – especially for the lack of training before. But we soon go into the woods with deciduous trees. We started really to breathe!
A marvellous green that surrounds you at all, with musk, ferns, shrubs and highest green tops… the only brown track was the path to follow. Then again silence, only interrupted from the rustle of leaves, the twitter of birds and our breath. Other shy colours: the pink of the little wild carnations and cyclamen, the red of little berries, the iridescent of some beetles…




Con la cartina sempre in mano, abbiamo camminato con una strana sensazione di timore. Come se avessimo l’assurda paura di perderci in quel paradiso. Tutto questo tenendo d’occhio costantemente i segnali bianchi e rossi, ad ogni bivio.
D’un tratto ci siamo addentrati prima in un boschetto di abeti dove due cavalli sostavano, confondendo i loro manti col terreno. Poi la voce di un ruscelletto, superato il quale, seguendo il tracciato ci si è aperta una magnifica radura: qui il cielo, di un azzurro terso contrastava contro il verde del prato, punteggiato ancora di margherite e funghi dall’aspetto quasi fiabesco!
With the map always in hands, we walked with a strange apprehension feeling. As if we had the absurd fear to lose ourselves in that paradise. All that keeping constantly at view the red and white signals, at every fork.
Suddenly we entered in a wood of pines where two horses stayed and firstly we confused them with the ground surface. Then the voice of a stream, after which, following the path, we arrived in a wide glade. Here the blue clean sky contrasted with the green of the grass, where still were daisies and fabulous mushrooms.





“Saremo in questo punto?” Forse… camminando e seguendo una mulattiera, abbiamo perso traccia dei segnali. Dopo una discesa ci siamo trovati ad un bivio, c’erano dei cancelli. Se finora non c’era nessuna traccia di essere umano nei dintorni, varcato il cancello abbiamo intravisto due figure avvicinarsi dalla strada carreggiabile a sinistra: due gentili signore che ci hanno indicato la direzione giusta e ci hanno preannunciato l’incontro con una fonte, la fonte di San Francesco.
“Are we in this point?” Maybe… walking and following a mule track, we lost the signals. After a downhill we found ourselves at a fork, where some gates stayed. Until now we hadn’t the chance to see a human around, but now, crossing the gate two figures came closer. They were two gentle women that told us the right direction and say that we would meet a source very soon, the Saint Francis source.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua”… San Francesco conosceva bene il valore del Creato!
Una bella rinfrescata ora era quello che ci voleva! La sorgente era accanto ad un verde laghetto circondato da vegetazione costantemente frequentata da libellule.
Con gli zaini finalmente a terra abbiamo dato qualche morso al nostro personale “pan di via”, deliziosi morbidi biscotti speziati che Irish aveva fatto con le sue manone e portato con sé.
Be praised, my Lord, through Sister Water”…  St. Francis well knew the value of Creation!
A good refreshed was what we needed now! The source was near a green little pond, surrounded from a vegetation frequented by dragonflies.
With backpacks finally at the ground we gave some bit to our own “waybread”, a sort of delicious gingerbread that Irish made with his hand and took with himself.




Rimettendoci in cammino la strada bianca risaliva, sempre in mezzo al bosco che però in questo punto mostrava ferite: il taglio della legna è un’attività evidentemente redditizia da queste parti. Si spera che sia regolamentato!
E dopo un po’ di fatica e ansia di arrivare al monte, aumentata dall’avvicinarsi dell’ora di pranzo… sorpresa! Ci troviamo ad un incrocio di sentieri che ci ha fatto capire di essere in un punto dove dovevamo essere molto tempo prima! Eheheh la montagna ne gioca di scherzetti, eh?
“Va bene”, ci siamo detti, “la strada per il Comero è ancora troppo lunga”, forse non ce l’avremmo fatta e così abbiamo deciso di fare una sosta più lunga e riprendere al contrario il percorso sul sentiero che avevamo perduto (il 149) e che qui invece era ben indicato.
Going on to walk, the white track went uphill, even in the middle of the woods, that, unfortunately, in this point had its wounds: the wood cut is clearly a commercial activity. We hope that it is ruled here!
After many steps uphill, anxious to get to the mount, lunch time arrived, and… surprise! We were at a crossroad of four tracks and we understood that we were in the point where we had to be many hours before! Eh eh, sometimes mountains play a trick!
Ok, we said, “the way to the Comero is still too far”, perhaps we wouldn’t arrive in time and so we rested a bit more there, leaving then again for the track we lost before. It was the n. 149 and now it was well marked here.


Per il sentiero abbiamo incrociato diversi cercatori di funghi. La zona qui è molto nota per i porcini e i tartufi. Ci hanno persino fermato e chiesto informazioni… “A noi? Be’ veramente siamo qui solo per fare una passeggiata!”.
E c’è chi invece la passeggiata se l’è fatta addirittura in… macchina!!! Sì, sulla vetta dove si trova il “Cippo dell’Alpino” (1187 m) abbiamo incontrato una coppia, arrivata su per la mulattiera con una vecchia utilitaria… mah!!! E scendendo giù per il sentiero infangato le tracce delle ruote ci hanno fatto quasi da guida, pensando “sicuramente da qui si arriva a valle!”. Insomma, dopo essere rientrati su un sentiero più stretto nel bosco ora più fitto, seguendo i segnali, abbiamo ritrovato nel primo pomeriggio la radura dove ci eravamo persi e tutto da lì è filato poi liscio, ovviamente in discesa!
Along the way we met a lot of mushroom hunters. The place here is well known as good to find mushrooms and truffles. Some people even stopped us and ask for information… “To us? But we are here only just for a walk!”
And there was who on the contrary came here… by car!!! Yes, even on the top of the mountain where the “Memorial of the Alpine” was, a couple was arrived on muletrack with an old runabout… I didn’t wanted to believe! And going downhill, along the muddy trail, we were driven almost by the wheels tracks, thinking “Surely we will arrive somewhere in the valley, following them!”. Then we took a narrower path, now, in the more dense woods. Following the signals we found again the glade where we passed before. From that point all went right, of course downhill!


Peccato però, meta mancata, siamo rientrati alla base troppo presto!
Allora abbiamo inserito subito in programmazione una tappa ai due laghi, Lago Pontini e Lago Lungo, questa volta però arrivandoci in auto, vista la stanchezza dei 10 chilometri circa, percorsi sui nostri scarponi.
I laghi sono due località molto turistiche (come anche il Lago di Acquapartita che abbiamo visitato velocemente il giorno precedente), ma sono in ogni caso due piccole gemme racchiuse nel verde degli alti abeti. Le aree sono molto curate, con servizi, attrezzature per picnic, bar e prato intorno alle rive, dove ci si può sdraiare e trascorrere delle ore in pieno relax.
Sfortunatamente come in tutti i laghi turistici, non potevano mancare i “pescatori della domenica” – come ironicamente li chiama Irish –. Qui si può solo praticare la pesca “No kill”. Ma qualche vittima ogni tanto si vede… poveri pesciolini d’acqua dolce! Ci sono dei punti in cui la pesca è assolutamente vietata. Qui si possono ammirare le trote sguazzare nell’acqua limpida.
A volte penso che sarà sempre troppo tardi quando capiremo che certi ecosistemi vanno rispettati e lasciati intatti… la nostra mano devastante si vede sempre e comunque, anche quando ci sono i divieti e controlli!
It was a real pity that we came back too early!
So we planned soon to see two near lakes, Pontini Lake and Lungo Lake. This time we were so tired – after walked about 10 kilometres – to avoid to take the car.
The two lakes are very touristy – as the lake at Acquapartita too, we visited the day before –, but they are two little gems enclosed in the green of high pines. The areas are very cured, with services, picnic facilities, cafes, restaurants and lawn around the lakes, where you can lie and rest for hours in relax.
Unfortunately, as in many of the tourist lakes, the “weekender fishermen” – as Irish ironically calls them – didn’t miss. Here the only fishing practise allowed is the “No kill” one. But you can see victims the same… poor little freshwater fishes! There are some points where fishing is totally prohibited. Here you can see some trouts, swimming in the clear water.
Sometimes I think that it will be always too late when we will understand that some ecosystems are to be respected and protected… our devastating hand is evident in any case, even if there are prohibitions and controls. 





Insomma, a vedere tutta questa acqua ci era venuta una gran sete! E abbiamo pensato quindi ti scendere ancora un po’ a valle e tornare a Bagno di Romagna. Una bella birra, mixata con una tonificante bibita, avrebbe ripristinato la nostra energia. Abbiamo aspettato così che aprisse il pub irlandese del paese. Molto bello, uno dei pochi rimasti col suo arredo originale. Abbiamo qui sgranocchiato qualcosa, e infine chiacchierato con le simpatiche gestrici del pub, mamma e figlia, parlando della nostra passione per il verde dei boschi, così come per il verde della nostra isola preferita, l’Irlanda, a cui, comunque, Bagno di Romagna non ha nulla da invidiare! ;)
In conclusion, seeing all that water we came very thirsty! So we thought to go back down in town.
We needed a good beer, mixed with a tonic drink, then we would find energy again. We waited until the opening of the Irish pub of the town. Very nice, one of the few remaining with the original furnishings. Here we munched something, and at the end we chatted with the funny pub managers, a girl with her mother, talking about our passion for the green of woods as the green of the “emerald isle”, our favourite one, Ireland, a place to which Bagno di Romagna has nothing to envy! ;)


Continua... / To be continued...

giovedì 19 agosto 2010

Vacanze a Km (quasi) 0… / About zero distance-holidays… # 1

È iniziato il conto alla rovescia per la fine del mese di agosto.
Come molti giornali e telegiornali dicono, complici le ristrettezze economiche e il poco tempo libero, quest’anno un po’ tutti si son dovuti accontentare di vacanze e spostamenti brevi.
Così è capitato a noi. Veramente non potremmo lamentarci, avendo il mare a pochi metri da casa. Ogni tanto, però, abbiamo bisogno allontanarci per respirare una nuova aria. Non immaginate quanto sia fastidioso vivere in un posto sovraffollato d’estate!
The countdown to the end of August is started.
As many newspaper and TV news said, for the credit crunch and the lack of spare time, many people had to be content for short holidays and travels.
So to us. We shouldn’t really complain about it, we have the seaside very near our home. But sometimes we need to go away for breathing new air. You can’t imagine as disturbing is to live in a so crowded place in summer!


Così stavolta nel decidere dove andare e non perdere tempo in lunghi viaggi e percorsi complicati, ci siamo appellati all’offerta turistica della nostra regione, l’Emilia Romagna. È veramente sorprendente la varietà di ambienti, paesaggi e climi che questa terra offre!
Prendete la riviera romagnola: oltre le grandi spiagge, c’è un entroterra affascinante, ricco di storia e tradizioni, compreso quelle gastronomiche. E a ridosso delle colline romagnole cominciano ad erigersi i verdi monti dell’Appennino Tosco-Romagnolo che regala biodiversità e viste mozzafiato sia in estate che in inverno.
So, this time we decided where to go, choosing a destination without long travels and complicated paths. We chose among the various tourism offers of our region, Emilia Romagna. It is really surprising to discover how many places, habitats, landscapes and climates this land offers!
As example take the Romagna seaside: beyond the big beaches there is an amazing hinterland, rich of history and traditions, gastronomical ones included. And, behind the hills of Romagna, the green mountains of the Apennines between Tuscany and Romagna raise. There you can find biodiversity and breathtaking views both in summer and winter.




È qui che, presa la cartina, abbiamo puntato il dito. Precisamente su Bagno di Romagna (FC), cittadina al margine est del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, meta di molti turisti alla ricerca di acque termali, in una cornice verdissima.
Quello che ci ha fatto optare per questa meta, comunque, non è stata né la presenza di stabilimenti termali, né la vicinanza del parco (già visitato diverse volte). Ci ha convinto innanzitutto la vicinanza con Rimini, circa una novantina di Km, percorrendo le strade più grandi, niente in confronto a quelli che generalmente si percorrono in estate! Poi, una serie di articoli sui giornali locali e siti, dove si parla di Bagno come il “Paese degli Gnomi”, ci ha incuriosito maggiormente.
Gli gnomi sono creature che amano i boschi (che ci crediate o no) e quindi la presenza di boschi da favola è la prerogativa del posto!
It was here that, taking the map, we pointed the finger. Precisely on Bagno di Romagna (FC province), a town placed in the East edge of the National Park of the Casentino Forests. It is the destination of many tourists searching for hot spring in a very green location.
However, what made us choose for this destination wasn’t the presence of spas, nor the nearness of the park – we already visited it many times –. It was the nearness to Rimini that convinced us, about 90 Km, if you drive on motorways, nothing compared to the kilometres along you normally drive on holidays! Then a series of articles on local newspaper and websites, telling about Bagno di Romagna as “the Town of Gnomes”, made us curious as well.
Gnomes are creatures from the woods – if you believe or not – and so the presence of fairy wood is the feature of the place!


Così abbiamo fatto molto velocemente i bagagli, dopo aver scelto un luogo dove pernottare. Inizialmente avevamo pensato di campeggiare, ma abbiamo poi optato per il pernottamento in agriturismo, visto che l’unico camping del posto è, ahinoi, chiuso (peccato!).
Molti agriturismi offrono la possibilità di campeggiare con camper o tenda. Però noi abbiamo deciso per una più comoda sistemazione in camera. L’agriturismo prescelto è stato questo, un posto meraviglioso, in cima all’omonimo passo di montagna, per di più con una struttura approvata e controllata da AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e ICEA (Istituto Certificazione Etica e Ambientale).
So we quickly made the baggage, after having decided a place where to sleep. At first we thought to camp, then we decided for sleeping in a farm holidays, as the one camping was closed – what a pity! –. Many farms holidays give the possibility to camp with a camper or a tent. But we chose to sleep comfortably in a room. The chosen farm holidays was this, a marvellous place, on the top of a mountain passage, and what’s more is that the structure is approved and controlled by AIAB (Italian Organic Farm Association) and ICEA (Institute for Ethical and Environment Certification).

                      

Nonostante Bagno di Romagna sia raggiungibile comodamente in autobus dai capoluoghi romagnoli più vicini (Rimini, Forlì, Cesena) abbiamo preferito recarci con la nostra piccola utilitaria, per avere un mezzo a portata di mano per spostarci dall’agriturismo al paese. Ma abbiamo utilizzato l’auto poche volte e più per sfruttare al massimo il tempo a disposizione.
Although Bagno di Romagna is easily attainable by bus from the main chief towns in Romagna (Rimini, Forlì, Cesena), we decided to go there by our little own car, to have a vehicle at hand to go from the farm to the town. But we used car few times, only to maximize the time available.

Le tre giornate sono infatti volate in men che non si dica.
The three days flew in less then no time.



Primo giorno: sopralluogo a Bagno. Una cittadina veramente molto bella, incastonata in una valle verde, con alcuni edifici di pregio storico-artistico (la Basilica di Santa Maria Assunta, il Palazzo del Capitano) e caratteristiche stradine curate, case con finestre fiorite e negozietti invitanti. Non a caso Bagno di Romagna è “Bandiera Arancione” tra i comuni italiani. Il centro abitato è attraversato dal fiume Savio, lungo il quale si snoda un parco pubblico – la nostra oasi per fare pic-nic – e gli stabilimenti termali, luoghi di eccellenza, forse non molto per le nostre tasche!
Ma ci siamo rifatti alla cena nel nostro agriturismo. Ottimi tortelli con patate fatti in casa, come vuole la tradizione del posto, e sapori deliziosi di bosco… tranquilli non abbiamo ceduto alla cacciagione!
First day: inspection at Bagno. A very lovely town, embedded in a green valley, with some buildings of historical and artistic value (the Santa Maria Assunta Basilica, the Palace of the Captain) and typical very accurate lanes, houses with flowered windows and inviting little shops. It’s not a case that Bagno di Romagna is “Orange Flag” awarded – an Italian Touring Club Award – among many Italian municipalities. The centre is crossed by the Savio River, along which a park runs – our picnic oasis – and also spas, excellence places, perhaps not for our pockets!
But we took advantage on the dinner in the farm holidays. Very good homemade potato tortelli, as the local tradition says and delicious flavours from the wood… be quite, no game for food to us!






La sera è passata a cercare di captare qualche barlume di stella cadente, che non è tardato ad illuminare il cielo nerissimo punteggiato di stelle come non me lo ricordavo da tempo! Desideri espressi e via verso le camere… ma acc! Abbiamo rischiato di rimaner fuori a passare la notte!
Occhio, chi frequenta questi luoghi deve sapere che è meglio sempre rispettare gli orari del posto!!!
The evening passed to catch shooting stars, and they were not slow to light up the very black sky… a sky that wasn’t remembered so long by me! After wishes expressed, we went to the room… but blimey! We risked to pass the night out!
Be careful, if you are going to attend these places, you must know that it’s better to respect their timetable!!!


Continua / to be continued

mercoledì 18 agosto 2010

Attenzione, prego, comunicazione di servizio... / Attention, please, service information...

Salve a tutti.
Sono di nuovo qui per darvi una comunicazione di servizio...

Tranquilli, non si è smarrita nessuna bambina in spiaggia con costumino verde, non dovete spostare la vostra macchina in seconda fila e nessuno sta richiamando un nuovo operatore in cassa... :)

Volevo semplicemente dirvi – e non so se l'avete già notato – che da agosto sul blog è attivata la moderazione dei commenti.
Quindi non vi spaventate se non vedete subito comparire il vostro commento!
Si è trattato di una necessaria modifica dovuta al fatto che non sono costantemente al computer in questo periodo ed un commento fuori posto, in un periodo di assenza, potrebbe costarmi un bel po'.
Questa è la conseguenza di quanto è stato di recente deciso in materia di blog e siti.
A buon blogger poche parole!

Un'ulteriore novità: sono entrata 36° nella classifica di Wikio per quanto riguarda i blog sul tema "Ambiente". Non mi esalta l'essere in classifica, ma neanche mi dispiace sapere di essere apprezzata da tanti lettori.
Per chi non conoscesse Wikio, aggregatore blog e social, rimando al sito per l'approfondimento.
Un grazie sentito a Wikio e a tutti voi che seguite costantemente i miei eco-deliri!

Presto, anzi prestissimo, un nuovo post... il tempo di organizzare qualche foto!

Hello everybody.
I am here again to give a service information...

Be quiet, please, there was no lost child on the beach with green swimsuit, you don't have to move your car parked in second row and nobody is calling a new operator at cash... :)

I just wanted to tell you – I don't know if you've already noticed – that, since August, blog comment moderation is enabled.
So don't be afraid if you don't see your comment appearing immediately!
This was a necessary change due to the fact that I'm not so constantly at my computer during these days and, in a period of absence like this, a comment out of place could cost me a lot. This is the consequence of what has recently been decided on blogs and sites (for a new Italian law).
A word to the wise blogger!

Also new: I came 36th in the Wikio ranking for
Italian Environment blogs. It doesn't excite me a lot to be classified, but I'm not sorry to know how much readers appreciated my articles.
For those who are not familiar with Wikio, blogs and social aggregator, pop on their website.
A heartfelt thanks to Wikio and all of you that constantly follow my eco-deliriums!

Soon, very soon indeed, a new post... just the time to organize some photos!

mercoledì 4 agosto 2010

Pedalando lentamente a... Ferrara / Riding slowly in... Ferrara

Allora siete al mare o in montagna? Posti affollati, vero?
Quando capita – come a me ultimamente – che non puoi programmare una vera e propria vacanza e puoi solo sfruttare il fine settimana, conviene scegliere delle mete vicine e poco gettonate, o no? Quindi, via libera alle gite nei luoghi sconosciuti dietro l’angolo.
So where are you? At the seaside or over the mountains? Crowded places, aren’t they?
If it happens to you – as me too – that you can’t plan a real holiday and you can only go out for the weekend, it would be better to choose nearer and less popular destinations. Don’t you agree?
Well, consider to have a trip toward unknown place that stays just around the corner.


È il caso del nostro ultimo weekend fuori casa a Ferrara.
In realtà la meta è stata decisa anche per un evento che non volevamo assolutamente perderci: il concerto dei Kings of Convenience, gruppo norvegese che ci ha regalato tante bellissime ballate. Il concerto si sarebbe tenuto nella splendida cornice del Castello degli Estensi di Ferrara, un gioiello architettonico incastonato in un centro storico che mi avevano preannunciato come meraviglioso.
It is the case of our last weekend out at Ferrara.
The destination was really decided for a special event we wouldn’t have missed: the concert of the
Kings of Convenience, a Norwegian band who gave us wonderful ballads. The gig would be played in the magnificent scenery of the Estensi’s Castle of Ferrara, an architectural jewel embedded in the old town, that many people told me as beautiful.

Non avevo mai visitato Ferrara prima e ho, quindi, avuto piena conferma di quanto mi avevano descritto, in primis il mio papà, grande estimatore dell’arte, che, all’epoca in cui ero ragazzina, accompagnando la sua scolaresca in questo posto, mi aveva spedito una sorta di cartolina-invito tutta personale.
I never visited Ferrara before, so I had the full confirmation of those descriptions, first of all the one that belonged from my father, great estimator of arts. When I was teen, he brought the schoolchildren – he was a teacher – here and sent me a post-card that sounded as an invitation.

Ferrara ha un che di magico. Il suo centro storico è una ragnatela di numerosissime viuzze e piazze dense di architetture medievali e rinascimentali. Ogni palazzo ha una sua storia affascinante e riesci a chiudere gli occhi e a immaginare il movimento intorno della gente dell’epoca nei suoi sfarzosi abiti. Non posso dimenticare di citare il Palazzo dei Diamanti, con la sua caratteristica bugnatura, che spicca in mezzo a tanti altri meno noti, il cui interno spesso può riservare delle inaspettate sorprese!
Ferrara is magic. The old town is a web of many lanes and squares, full of medieval and renaissance buildings. Each palace has an amazing story and if you try to close your eyes you can imagine the movement of the medieval dwellers with their gorgeous clothes. I can’t forget to mention the Palace of Diamanti, with its characteristic ashlars, among many less known other ones, which interiors are really surprising!



Ma lo stupore assoluto ti prende spontaneamente alla vista della meravigliosa Cattedrale. Con i suoi fregi e i suoi elementi decorativi particolari è semplicemente spettacolare! Quasi accanto sorge il castello già citato, imponente e protetto dal suo grande fossato, sul quale si aprono ponti levatoi e feritoie. Magnifico!
But the great astonishment come at the sight of the wonderful Cathedral. With its decorations it is simply spectacular! Almost near there is the mentioned castle, massive and protected in its big moat, over which drawbridges and loophole are opened. Wonderful!



Insomma, non posso qui starvi a descrivere ogni cosa, anche perché sarebbe noioso ripetere all’infinito aggettivi come “magnifico”, “spettacolare”, “stupendo”, “fantastico” e via dicendo, con cui descrivere Ferrara. Ma vi rimando al sito ufficiale del turismo della città, dove potete trovare informazioni di tutti i tipi, soprattutto degli interessanti podcast che vi possono servire come guida, durante la visita.
To sum up, I can’t tell you about everything, even for the risk to repeat adjectives as “magnificent”, “spectacular”, “wonderful”, “fantastic” and so on, al related to Ferrara. But I can suggest you the official tourism site of the city, where you can find all kinds of information, especially some interesting podcasts you can use as guides, during the visit.

Come potete immaginare, il nostro modo di organizzare il weekend è stato particolarmente eco-friendly. Dopo aver consultato bene il web abbiamo pensato di recarci a Ferrara in treno, spendendo pochissimo per il viaggio, non molto lungo ma piacevole, pur facendo una breve tappa a Ravenna.
L’obiettivo era poi quello di utilizzare la bicicletta per girare la città. E con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che Ferrara è in assoluto “la città delle biciclette”!!!
As you can imagine, our way for organising the trip was eco-friendly. After having consulted the web, we decided to go there by train, spending less money for the not so long and pleasant travel, during which we had to do a quick stop to Ravenna.
We pointed to use mostly bike to visit the city, and we were very surprised to see that Ferrara is absolutely “the city of bikes”!!!


Infatti è piena di percorsi ciclabili e ciclo-turistici e tutti, ma praticamente tutti, vanno in bici!
Che bello! Mi sembrava di vivere in un altro pianeta! Avremmo persino potuto portarci la nostra bici, ma che bisogno c’era se la città è piena di punti-noleggio e c’è addirittura il bike-sharing?
Infatti siamo stati fortunati: il bike-sharing di Rimini appartiene allo stesso circuito di quello presente in molte altre città, tra cui Ferrara. Per questo motivo si può usufruire ovunque del servizio “C’entro anch’io”. È così che ci siamo portati dietro le nostre chiavette per prendere a prestito le bici pubbliche e fare dei giri più lunghi, visitando più cose possibili senza stancarci eccessivamente.
It was full of cycle routes for citizens and tourist indeed, and everybody really goes by bike!
Wow! I felt like I was on another planet! We had the chance to bring our own bikes with us, but we didn’t need it because there are lots of rent-a-bike points and there are public bikes too. So we were lucky, the bike-sharing service is called “C’entro anch’io”, the same we have in Rimini. We can use the bike key in more than a city and so we did, happy to go around the city without being stressed or tired.





Non abbiamo preso nemmeno un bus e abbiamo alloggiato in un economico e pulito b&b lungo la darsena sul Po, poco distante dalla stazione. A piedi era facilissimo raggiungere il centro. Il sabato abbiamo quindi visitato il cuore della città, camminato per le viuzze, pranzato in una delle osterie e fatto merenda con un ottimo gelato bio – di cui parlerò più avanti – , fino all’ora in cui abbiamo deciso di metterci seduti nella piazza del castello, ad aspettare l’inizio del concerto.
We did take no buses and stayed for the night in a good and cheap B&B along the Po river, not far from the railway station. On Saturday we went by walk into the city centre, visiting the lanes, having lunch in a tavern and having a good organic ice-cream, about which I’ll tell you further. In the evening we went to sit in the square near the Castle, waiting the start of the concert.

Anche i “Kings”, preceduti da una fantastica band di supporto, gli Ophelia Hope, hanno apprezzato moltissimo Ferrara, dicendo di non aver mai suonato di fronte ad una scenografia così bella. E hanno dato il meglio di sé: ci hanno deliziato con le loro vecchie e nuove melodie, prima suonando in due, e poi con gli altri musicisti, in una divertentissima esecuzione, scherzando col pubblico. Ho scoperto che il duo di Bergen, forse inconsapevolmente, è molto “green”: amano le biciclette – come si può notare anche nella canzone “Cayman Islands” – e poi amano la tranquillità. Nella prima mezzora del concerto hanno fatto al pubblico l’insolita richiesta di non scattare foto, cosa che condivido pienamente: non se ne può proprio dei continui flash durante uno spettacolo!
Also the “Kings” appreciated so much the city, wondering to play in front of a so beautiful scenery. After the opening of the fantastic supporting band Ophelia Hope, the main band did their best: they played old and new melodies, in a first time in duo, then with the other musicians, in a very amusing performance, joking also with the public. I discovered that the duo from Bergen – perhaps unconsciously – are very green: they like bicycles – as you can notice in the “Cayman Island” song – and they love to stay quiet. In the first half hour of the concert they asked to the public for not taking photos. I liked it, I cannot tolerate flashes during a show!

Con la loro musica nelle orecchie e sulle bici, abbiamo poi proseguito, la domenica seguente, la scoperta della città. Ancora tanti edifici storici e sacri da visitare, ma questa volta intervallando le pedalate con qualche sosta nel verde, come quella di un bellissimo giardino pubblico con alberi secolari. Non ho resistito ad abbracciare – a fatica! – un cedro libanese e una quercia che incutevano per le loro dimensioni anche un certo timore reverenziale!
So, with their music in our ears and riding bicycles, the following Sunday we went on to discover the city. Many historical and sacred buildings to visit, but this time we had some breaks, resting in parks, as a beautiful park with secular trees. I couldn’t resist to hug – I wasn’t so able to – a cedar of Lebanon and an oak. They almost scared me for their exaggerate dimensions!



A pomeriggio, poi, percorso ciclabile lungo le mura. Un camminamento quasi per intero nel verde più totale e soprattutto in una tranquillità quasi anomala per una città. Unico neo: ad un certo punto del percorso, tra i resti delle mura e delle torri, in lontananza, dietro le chiome di tanti alberi, si intravede torreggiare una ciminiera molto alta… sospetto e rabbia mi hanno un po’ distolto dalla pace della passeggiata, che però è proseguita, cercando di apprezzare invece la piacevolezza di pedalare nel verde, cogliendone tutte le sfumature.
In the afternoon we rode around the ancient walls. A walkway along them, totally in the green of the trees and in a tranquillity almost unusual for a big city. I founded only a fault: at a certain point of the walk, at a big distance, behind the trees, I saw a high chimney… this took me to be disappointed and suspicious but I went on to ride, trying to appreciate the green in all its nuances.




Così, lasciando le bici alle rastrelliere di partenza, passando nuovamente per le vie del centro a riprendere un gelato e poi tornando con calma in stazione, è passato il nostro weekend all’insegna della lentezza, godendo dell’arte, della musica, dei sapori e della natura, in compagnia dell’uomo che amo. Qualcosa di cui il mio animo aveva profondamente bisogno. Con un pizzico di malinconia abbiamo lasciato Ferrara con l’idea di tornare per qualche altra occasione…
So, leaving bicycles at the start rack, walking newly along the centre streets, having another ice-cream and then going back to station, our downshifting weekend ended. We enjoyed arts, music, tastes and nature, being beside my beloved man. I needed all this things. With a bit of melancholy we leaved from Ferrara, with the idea to return in new occasions…

“if only they could see, if only they had been here

they would understand, how someone could have chosen

to go the length I’ve gone, to spend just one day riding

holding on to you, I never thought it would be this clear”

(Cayman Islands - Kings of Convenience)