Allora siete al mare o in montagna? Posti affollati, vero?
Quando capita – come a me ultimamente – che non puoi programmare una vera e propria vacanza e puoi solo sfruttare il fine settimana, conviene scegliere delle mete vicine e poco gettonate, o no? Quindi, via libera alle gite nei luoghi sconosciuti dietro l’angolo.
So where are you? At the seaside or over the mountains? Crowded places, aren’t they?
If it happens to you – as me too – that you can’t plan a real holiday and you can only go out for the weekend, it would be better to choose nearer and less popular destinations. Don’t you agree?
Well, consider to have a trip toward unknown place that stays just around the corner. È il caso del nostro ultimo weekend fuori casa a Ferrara.
In realtà la meta è stata decisa anche per un evento che non volevamo assolutamente perderci: il concerto dei
Kings of Convenience, gruppo norvegese che ci ha regalato tante bellissime ballate. Il concerto si sarebbe tenuto nella splendida cornice del
Castello degli Estensi di Ferrara, un gioiello architettonico incastonato in un centro storico che mi avevano preannunciato come meraviglioso.
It is the case of our last weekend out at Ferrara.
The destination was really decided for a special event we wouldn’t have missed: the concert of the Kings of Convenience, a Norwegian band who gave us wonderful ballads. The gig would be played in the magnificent scenery of the Estensi’s Castle of Ferrara, an architectural jewel embedded in the old town, that many people told me as beautiful.
Non avevo mai visitato Ferrara prima e ho, quindi, avuto piena conferma di quanto mi avevano descritto, in primis il mio papà, grande estimatore dell’arte, che, all’epoca in cui ero ragazzina, accompagnando la sua scolaresca in questo posto, mi aveva spedito una sorta di cartolina-invito tutta personale.
I never visited Ferrara before, so I had the full confirmation of those descriptions, first of all the one that belonged from my father, great estimator of arts. When I was teen, he brought the schoolchildren – he was a teacher – here and sent me a post-card that sounded as an invitation. Ferrara ha un che di magico. Il suo centro storico è una ragnatela di numerosissime viuzze e piazze dense di architetture medievali e rinascimentali. Ogni palazzo ha una sua storia affascinante e riesci a chiudere gli occhi e a immaginare il movimento intorno della gente dell’epoca nei suoi sfarzosi abiti. Non posso dimenticare di citare il
Palazzo dei Diamanti, con la sua caratteristica bugnatura, che spicca in mezzo a tanti altri meno noti, il cui interno spesso può riservare delle inaspettate sorprese!
Ferrara is magic. The old town is a web of many lanes and squares, full of medieval and renaissance buildings. Each palace has an amazing story and if you try to close your eyes you can imagine the movement of the medieval dwellers with their gorgeous clothes. I can’t forget to mention the Palace of Diamanti, with its characteristic ashlars, among many less known other ones, which interiors are really surprising!
Ma lo stupore assoluto ti prende spontaneamente alla vista della meravigliosa Cattedrale. Con i suoi fregi e i suoi elementi decorativi particolari è semplicemente spettacolare! Quasi accanto sorge il castello già citato, imponente e protetto dal suo grande fossato, sul quale si aprono ponti levatoi e feritoie. Magnifico!
But the great astonishment come at the sight of the wonderful Cathedral. With its decorations it is simply spectacular! Almost near there is the mentioned castle, massive and protected in its big moat, over which drawbridges and loophole are opened. Wonderful!
Insomma, non posso qui starvi a descrivere ogni cosa, anche perché sarebbe noioso ripetere all’infinito aggettivi come “magnifico”, “spettacolare”, “stupendo”, “fantastico” e via dicendo, con cui descrivere Ferrara. Ma vi rimando al
sito ufficiale del turismo della città, dove potete trovare informazioni di tutti i tipi, soprattutto degli interessanti
podcast che vi possono servire come guida, durante la visita.
To sum up, I can’t tell you about everything, even for the risk to repeat adjectives as “magnificent”, “spectacular”, “wonderful”, “fantastic” and so on, al related to Ferrara. But I can suggest you the official tourism site of the city, where you can find all kinds of information, especially some interesting podcasts you can use as guides, during the visit. Come potete immaginare, il nostro modo di organizzare il weekend è stato particolarmente eco-friendly. Dopo aver consultato bene il web abbiamo pensato di recarci a Ferrara in treno, spendendo pochissimo per il viaggio, non molto lungo ma piacevole, pur facendo una breve tappa a Ravenna.
L’obiettivo era poi quello di utilizzare la bicicletta per girare la città. E con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che Ferrara è in assoluto “
la città delle biciclette”!!!
As you can imagine, our way for organising the trip was eco-friendly. After having consulted the web, we decided to go there by train, spending less money for the not so long and pleasant travel, during which we had to do a quick stop to Ravenna.
We pointed to use mostly bike to visit the city, and we were very surprised to see that Ferrara is absolutely “the city of bikes”!!!
Infatti è piena di
percorsi ciclabili e ciclo-turistici e tutti, ma praticamente tutti, vanno in bici!
Che bello! Mi sembrava di vivere in un altro pianeta! Avremmo persino potuto portarci la nostra bici, ma che bisogno c’era se la città è piena di
punti-noleggio e c’è addirittura il bike-sharing?
Infatti siamo stati fortunati: il
bike-sharing di Rimini appartiene allo stesso circuito di quello presente in molte altre città, tra cui Ferrara. Per questo motivo si può usufruire ovunque del servizio “
C’entro anch’io”. È così che ci siamo portati dietro le nostre chiavette per prendere a prestito le bici pubbliche e fare dei giri più lunghi, visitando più cose possibili senza stancarci eccessivamente.
It was full of cycle routes for citizens and tourist indeed, and everybody really goes by bike!
Wow! I felt like I was on another planet! We had the chance to bring our own bikes with us, but we didn’t need it because there are lots of rent-a-bike points and there are public bikes too. So we were lucky, the bike-sharing service is called “C’entro anch’io”, the same we have in Rimini. We can use the bike key in more than a city and so we did, happy to go around the city without being stressed or tired.
Non abbiamo preso nemmeno un bus e abbiamo alloggiato in un economico e pulito
b&b lungo la darsena sul Po, poco distante dalla stazione. A piedi era facilissimo raggiungere il centro. Il sabato abbiamo quindi visitato il cuore della città, camminato per le viuzze, pranzato in una delle osterie e fatto merenda con un ottimo gelato bio – di cui parlerò più avanti – , fino all’ora in cui abbiamo deciso di metterci seduti nella piazza del castello, ad aspettare l’inizio del concerto.
We did take no buses and stayed for the night in a good and cheap B&B along the Po river, not far from the railway station. On Saturday we went by walk into the city centre, visiting the lanes, having lunch in a tavern and having a good organic ice-cream, about which I’ll tell you further. In the evening we went to sit in the square near the Castle, waiting the start of the concert.Anche i “Kings”, preceduti da una fantastica band di supporto, gli
Ophelia Hope, hanno apprezzato moltissimo Ferrara, dicendo di non aver mai suonato di fronte ad una scenografia così bella. E hanno dato il meglio di sé: ci hanno deliziato con le loro vecchie e nuove melodie, prima suonando in due, e poi con gli altri musicisti, in una divertentissima esecuzione, scherzando col pubblico. Ho scoperto che il duo di Bergen, forse inconsapevolmente, è molto “green”: amano le biciclette – come si può notare anche nella canzone “
Cayman Islands” – e poi amano la tranquillità. Nella prima mezzora del concerto hanno fatto al pubblico l’insolita richiesta di non scattare foto, cosa che condivido pienamente: non se ne può proprio dei continui flash durante uno spettacolo!
Also the “Kings” appreciated so much the city, wondering to play in front of a so beautiful scenery. After the opening of the fantastic supporting band Ophelia Hope, the main band did their best: they played old and new melodies, in a first time in duo, then with the other musicians, in a very amusing performance, joking also with the public. I discovered that the duo from Bergen – perhaps unconsciously – are very green: they like bicycles – as you can notice in the “Cayman Island” song – and they love to stay quiet. In the first half hour of the concert they asked to the public for not taking photos. I liked it, I cannot tolerate flashes during a show! Con la loro musica nelle orecchie e sulle bici, abbiamo poi proseguito, la domenica seguente, la scoperta della città. Ancora tanti edifici storici e sacri da visitare, ma questa volta intervallando le pedalate con qualche sosta nel verde, come quella di un bellissimo giardino pubblico con alberi secolari. Non ho resistito ad abbracciare – a fatica! – un cedro libanese e una quercia che incutevano per le loro dimensioni anche un certo timore reverenziale!
So, with their music in our ears and riding bicycles, the following Sunday we went on to discover the city. Many historical and sacred buildings to visit, but this time we had some breaks, resting in parks, as a beautiful park with secular trees. I couldn’t resist to hug – I wasn’t so able to – a cedar of Lebanon and an oak. They almost scared me for their exaggerate dimensions!
A pomeriggio, poi, percorso ciclabile lungo le mura. Un camminamento quasi per intero nel verde più totale e soprattutto in una tranquillità quasi anomala per una città. Unico neo: ad un certo punto del percorso, tra i resti delle mura e delle torri, in lontananza, dietro le chiome di tanti alberi, si intravede torreggiare una ciminiera molto alta… sospetto e rabbia mi hanno un po’ distolto dalla pace della passeggiata, che però è proseguita, cercando di apprezzare invece la piacevolezza di pedalare nel verde, cogliendone tutte le sfumature.
In the afternoon we rode around the ancient walls. A walkway along them, totally in the green of the trees and in a tranquillity almost unusual for a big city. I founded only a fault: at a certain point of the walk, at a big distance, behind the trees, I saw a high chimney… this took me to be disappointed and suspicious but I went on to ride, trying to appreciate the green in all its nuances.
Così, lasciando le bici alle rastrelliere di partenza, passando nuovamente per le vie del centro a riprendere un gelato e poi tornando con calma in stazione, è passato il nostro weekend all’insegna della lentezza, godendo dell’arte, della musica, dei sapori e della natura, in compagnia dell’uomo che amo. Qualcosa di cui il mio animo aveva profondamente bisogno. Con un pizzico di malinconia abbiamo lasciato Ferrara con l’idea di tornare per qualche altra occasione…
So, leaving bicycles at the start rack, walking newly along the centre streets, having another ice-cream and then going back to station, our downshifting weekend ended. We enjoyed arts, music, tastes and nature, being beside my beloved man. I needed all this things. With a bit of melancholy we leaved from Ferrara, with the idea to return in new occasions… “if only they could see, if only they had been here
they would understand, how someone could have chosen
to go the length I’ve gone, to spend just one day riding
holding on to you, I never thought it would be this clear”
(Cayman Islands - Kings of Convenience)