venerdì 27 febbraio 2009

EIRENE 2009

Nuovi appuntamenti interessanti in vista per le prossime quattro settimane! 
La rassegna Eirene 2009 - Dal dire al fare (c'è di mezzo il cominciare), organizzata dai comuni di Santarcangelo di Romagna e Poggio Berni (RN) e dalle associazioni Pacha Mama e Gruppo San Damiano, mette a segno una serie di incontri con conferenze, rassegne teatrali, mostre e concerti che hanno come tema le buone pratiche di sostenibilità ambientale. 
L'attenzione sarà focalizzata sulle piccole strategie quotidiane che possono servire per affrontare la recessione economica e uscirne a testa alta. Si parlerà di ecologia, di decrescita, di agricoltura, alimentazione, energie rinnovabili e raccolta differenziata porta a porta. 
Sul programma spiccano nomi di personaggi che abbiamo già incontrato in precedenza, Marinella Correggia, Paolo Ermani, Rossano Ercolini, assieme a nuove voci di grande interesse: Mario Pianta, Salvatore Frigerio, Gianni Tamino, Stefano Raggi.
Per visualizzare il programma più grande clicca sulla foto.



New interesting dates for the next four weeks!
The happening Eirene 2009 - Dal dire al fare (c'è di mezzo il cominciare), organized by the municipalities of Santarcangelo of Romagna and Poggio Berni (RN) plus Pacha Mama and San Damiano Group associations, has as theme the good practices of environmental sustainbility.
The attention will be focused on little daily strategies which can serve to front the economical recession and come out on top. There will be discussions about ecology, degrowth, farming, food, renewable energies and doorstep recycling. 
On the schedule there are names of people we have already met before like Marinella Correggia, Paolo Ermani, Rossano Ercolini, plus new voices of great interest: maio Pianta, Salvatore Frigerio, Gianni Tamino, Stefano Raggi.
To see the schedule bigger click on the picture. 

mercoledì 25 febbraio 2009

ECOCASA-ECOIMPRESA EXPO 2009

Dal 26 Febbraio al 1 Marzo 2009, presso il quartiere fieristico di Reggio Emilia, si terrà la terza edizione di “ECOCASA-ECOIMPRESA EXPO”, mostra specializzata sui temi della sostenibilità economica ed ambientale nell’edilizia: risparmio energetico, qualità abitativa, certificazione energetica ed architettura sostenibile.
“ECOCASA-ECOIMPRESA EXPO” si amplia arricchendo l’offerta anche per gli edifici non abitativi; ormai i luoghi di lavoro necessitano sempre più di interventi mirati alla eco-efficienza e al comfort.
L’evento si svilupperà in tradizionale fiera con l’esposizione di prodotti, progetti e tecnologie da parte delle aziende ma anche come riconosciuta occasione di incontro per un costruttivo scambio di esperienze. Sarà inoltre importante momento di formazione e approfondimento degli indirizzi della programmazione territoriale e delle soluzioni tecniche.
L'edizione del 2008 ha ottenuto uno straordinario successo tra gli espositori: 110 aziende espositrici, 12.500 mq di superficie espositiva, 25.000 visitatori. I 10 momenti di incontro, tra convegni e seminari, hanno superato i 1.000 partecipanti. Le tematiche affrontate, la partecipazione degli Enti locali territoriali, delle Organizzazioni imprenditoriali e degli Ordini professionali hanno raggiunto uno dei principali obiettivi della manifestazione: richiamo e nuova attenzione alla qualità dell’abitare, del risparmio energetico e della certificazione degli edifici.
L’edizione del 2009, per la quale è previsto un sensibile incremento delle aree espositive (oltre 18.000 mq.), in seguito alle sollecitazioni ricevute, disporrà di una ulteriore struttura per arricchire la proposta di convegni e seminari, i momenti di approfondimento tecnico e le opportunità di partecipazione e visita.


www.ecocasa.re.it


From 26 February to 1 March 2009, at the fairgrounds in Reggio Emilia, will be held the third edition of "ECOCASA-ECOIMPRESA EXPO", exhibition on specialized topics of economic and environmental sustainability in buildings: energy savings, quality housing, energy certification and sustainable architecture.
"ECOCASA-ECOIMPRESA EXPO" will extend enriching the offer also to non-residential buildings; now workplaces increasingly require interventions aimed at eco-efficiency and comfort.
The event will develop in traditional fair with the exhibition of products, projects and technologies from companies but also as recognized opportunity to meet for a constructive exchange of experiences. It will be also the opportunity for further training and guidance of local planning and technical solutions.
The 2008 edition was an extraordinary success among the exhibitors: 110 exhibitors, 12,500 sqm exhibition area and 25,000 visitors. 10 moments of meeting, between meetings and seminars, over 1,000 participants. The discussed subjects, the participation of local territorial organizations and professional business, have reached one of the main aims of the event: a new attention to the quality of living, energy saving and certification of buildings.
The edition of 2009, for which there is a significant increase in exhibition areas (over 18,000 sqm), in response to received requests, will have an additional facility to enrich the proposed conferences and seminars, the moments about technical in-depth and opportunities to participate and visit.

martedì 24 febbraio 2009

È uno scherzo di carnevale? / Is it a carnival joke?

Aiutatemi a capire in che mondo mi trovo! Avete mai visto il film The Truman Show?
Bene, è così che mi sento in questi giorni. La realtà pare così irreale che mi sembra che qualcuno al di sopra di noi si stia divertendo a spiarci per vedere dove andremo a finire di questo passo.

Sabato eravamo con poche persone in piazza a comunicare alla gente la nostra preoccupazione per la costruzione della nuova linea dell’inceneritore… persone per me completamente sconosciute, ma tutte attanagliate dall’incubo di vivere in un ambiente contaminato, pericoloso e malsano.
È stata un’esperienza civile e chiarificatrice di tante cose.
Prima di tutto che alla maggior parte di noi non interessa nulla di tutto ciò!
La gente si sente a suo agio e ovattata nel suo finto benessere fatto da macchine, moda, telefoni e chiacchiere sul web. Si sente sicura quando qualcuno sembra sorvegliare su tutto. Si sente tranquilla quando qualcuno decide al posto nostro. E si beve tutto quello che passa attraverso l’imbuto TV.
E il sabato è così fatto di risate, passeggiate, feste in maschera e pettegolezzi.
I bambini in piazza si rincorrono con vestiti colorati e giocano ignari. O dormono imbacuccati nei loro passeggini.
Ma nessuno ascolta. C’è chi guarda appena questi poveracci che si lamentano da sotto gli occhiali scuri e sorride, schivandoli senza nemmeno chiedersi che cosa ci facciano quattro gatti con un megafono a implorare la salute e un ambiente sano.

Oggi la farsa è la stessa, ma su scala nazionale.
Si decide sulle teste di tutti che il nucleare si farà. In barba a quanti avevano espresso la loro diretta opinione a riguardo. Nonostante la crisi e gli stenti in cui si vive. Nonostante il precariato, i disoccupati e i cassaintegrati.
I nostri soldi (e tanti) li daremo via per questi grandi impianti, che mentre saranno lentamente costruiti diventeranno obsoleti. Non è dato sapere dove, perché il parere delle amministrazioni locali sarà ignorato.
E così saremo fieri di un’Italia che sarà resa “indipendente dal petrolio”. Quando fra trent’anni scarseggerà anche l’uranio. E ci lamenteremo perché non sapremo dove mettere le scorie. Ci saranno ancora più militari in giro e saremo tutti più contenti perché così si sta più sicuri!
Avremo perso del tempo e il sole e il vento invece di regalarci ricchezza avranno reso la nostra terra più arsa. E per noi cosa resterà?

Se è uno scherzo di carnevale ditelo! Se è un incubo svegliatemi, se non lo è allora sono io che urlo SVEGLIA!!!


Help me to understand in what kind of world I am! Have you ever seen the movie The Truman Show?
Well, that’s how I feel these days. The reality looks so unreal to me that it seems that someone above us is enjoying in spying to see where we will finish this step.

Saturday we were with a few people in the city square to communicate to people our concern for building the new line of incinerator... people completely unknown to me, but all gripped by the nightmare of living in a contaminated, dangerous and unhealthy environment.
It was a civilian experience that clarified things to me.
First of all, most of us are not interested in any of these things!
People feel at ease and in its padded faux prosperity made by cars, fashion, cellars and chats on the web. They feel safe when someone seems to keep looking for it all. They feel quiet when someone decides for them. And they drink all that passes through the TV funnel.
And so on Saturday they laugh, walks, go masked parties and make gossip.
Children run the streets with colourful clothes and playing unsuspecting. Or sleep wrapped in their strollers.
But nobody listens. Some people just look under the dark glasses at those poor who complain and then smile, avoiding them, without even ask what are doing four cats with a megaphone, imploring health for them and environment.

Today, the farce is the same, but on a national scale.
It was decided on the heads of all that nuclear will be done. Despite of those who had expressed their opinion about it directly. Despite the crisis and hardship in which we live. Despite precarity and unemployment.
Our money (lots of it) will be given away for these large plants which while will be built slowly, they will become obsolete. It’s not given to know where, because the opinion of local governments will be ignored.
And so we will be proud of an Italy that will be ‘independent from oil’. When in thirty years we will have the uranium shortage. And there we’ll complain that we failed to put away the nuclear waste. There will be even more military around and we will be all happier because it is safer!
We will have lost time and sun and wind, instead of giving us wealth, made our country barer. And what for us?

If it is a carnival joke, please tell me! If it is a nightmare wake me up, please, if it is not, then that’s me to scream WAKE UP!!!

giovedì 19 febbraio 2009

Risparmio energetico a casa... cominciamo a pensarci! / Energy saving at home... let's think about!


Ancora riecheggiano nella mia testa le parole che Grillo ha urlato alla platea lo scorso 7 febbraio durante il suo spettacolo a Rimini. Mi sono vista riflessa nelle sue parole con tutte le pratiche sostenibili da lui elencate a cui io cerco di sottoporre costantemente le mie giornate. Qualcosa però ancora mi manca. Il risparmio energetico nella casa in cui vivo. Uno dei tanti concetti da lui espressi è più o meno questo: “le nostre case devono diventare ognuna una centrale energetica e tutte devono essere messe in rete…”. Dobbiamo cominciare da qualche parte.
There’s still an echo in my head, the words that Grillo yelled to the audience on February 7 during his show in Rimini. I saw me reflected in his words with all the sustainable practices he listed that I try to have everyday. But there’s still something I am missing. Energy savings in the house where I live. One of the many concepts he cast is approximately this: “Our homes have to become each similar to power stations and all energy must be put into the network...”.
We must start somewhere.


La casa in cui vivo, o meglio viviamo in due, è un buco nero per quanto riguarda l’energia. Costruita fra gli anni ’60-’70, forse doveva rimanere solo una residenza estiva: vecchi infissi in legno nelle camere e saliscendi in alluminio in bagno e cucina, tutti a vetro semplice. Gli spifferi non sono pochi e persino negli spigoli di giunzione si vede qualche fessura. Le pareti non sono coibentate. E il nostro appartamento affaccia per tre lati su una casa a due piani. Siamo a piano terra, con quel che ne consegue di umidità che risale dai muri nei giorni di pioggia intensa. Il gas lo paghiamo salato, pur accendendo la caldaia d’inverno solo poche ore al giorno. Accidenti!
E no questo non va bene (specie per Danda)!
The house in which I live, or better live in two, is a black hole for energy. Built between the years ’60-’70, it maybe was to remain only a home summer: the old wooden casements of the windows in the bedrooms and aluminum casements in the bathroom and kitchen, all with a single glass. The fissures are not few, and even in the corners of junction you can see some cracks. The walls are not insulated. And our apartment looks out on three sides on a house with two floors. We are on the ground floor, with the resulting moisture coming up from the walls in the days of intense rain. We are paying salty the gas, while lighting the boiler in winter only a few hours a day. Damn!
And no, this is bad (especially for Danda)!


Ma un appuntamento che era stato preannunciato molto tempo fa, dal comune di Rimini, è finalmente arrivato ieri sera per noi. In pochi ci siamo presentati all’incontro di quartiere, dove i tecnici del comune sono stati messi a disposizione per informazioni su come applicare le tecnologie per le energie rinnovabili sui nostri edifici. Un conto è leggere dai siti e dai blog tali informazioni, un altro è poter dialogare direttamente con le persone che fanno questo mestiere senza specularci!
Infatti è stato davvero interessante ascoltare gli ingegneri Frisoni e Pasini, l’uno per quanto riguarda il solare termico e gli interventi di bioedilizia, l’altro sul fotovoltaico.
But an appointment that was announced long ago by town of Rimini, has finally arrived last night for us. In a few we presented to the neighborhood meeting, where the technicians of municipality were available for information on how to apply the renewable energy technologies in our buildings. One thing is reading from sites and blogs that information, another one is able to talk directly with people who do this job without profit!
It has been really interesting to listen to the engineers Frisoni and Pasini, one about the solar thermal and interventions of green building, the other about photovoltaics.



Assieme ai pochi partecipanti sono venuti fuori dubbi e problematiche di varia natura: dalle modalità di interventi più consoni agli edifici alle procedure burocratiche da risolvere per la richiesta degli incentivi statali, all’effettivo rendimento degli impianti, alle possibilità di installazione su condomini. L’orizzonte è stato anche ampliato da una panoramica di possibilità assicurative e di finanziamento bancario maggiormente mirati a questo tipo di interventi.
Un peccato che le migliaia di residenti del quartiere 5, quartiere di Rimini nord – che ha una grande estensione, ma non un’altissima densità, almeno al momento – abbiano quasi completamente snobbato questa grande opportunità, promossa in vari modi dallo stesso comune e dai suoi servizi!
In ogni caso io sono del parere che solo chi ha a cuore questi problemi può cominciare a fare da passaparola sperimentandoli sulla propria esperienza.
Along with a few participants, doubts and questions of various kinds have come out: actions for improving buildings, bureaucratic procedures to solve the request of incentives, the actual performance of facilities, possibility of installing in condominiums. The horizon was also expanded by an overview of bank financing and insurance opportunities targeted to this type of interventions.
A pity that the thousands of residents of district 5, the district of Rimini North – which has a great extension, but not high density, at the moment – have almost completely scorned this great opportunity, promoted in various ways by the same municipality and its services!
In any case I am of the opinion that only those who care about these problems can begin to talk, testing by their experience.

Quindi da ora non passerà molto tempo fin quando faremo venire a casa un tecnico per far valutare la possibilità di trasformare la nostra casa in vista del risparmio energetico.
Per prima cosa dobbiamo evitare le perdite di calore e sarà la volta di cambiare o migliorare gli infissi (come un nostro amico ci ha suggerito). Secondo Frisoni i vetri sono dei veri e propri buchi nei nostri muri, dai quali si disperde la maggior parte del calore! Quindi meglio prima tappare i buchi!
So from now it will not be long until we will call a technician to assess the possibility of transforming our house for energy saving. First we have to avoid heat loss and will be the time to change or improve casements (as a friend to us suggested). According to Frisoni, glasses are real holes in our walls, from which disperses most of the heat! Hence better to plug the holes first!

Come secondo passo, faremo valutare la possibilità di installazione di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, eventualmente integrandoli con una nuova caldaia a condensazione, con la quale si arriva ad un più alto rendimento per la produzione di calore. Forse sarà anche necessaria l’installazione di valvole termostatiche da apporre ai termosifoni, per regolare durante il giorno la quantità di calore in base alla temperatura della camera.
Queste spese, sommate alla prime, sono ancora soggette a richiesta di incentivi, fortunatamente. Non ne ho mai parlato qui, ma sui vari blog che seguo la vicenda del decreto poi convertito in legge il 28 gennaio 2009 è stata vissuta in maniera particolarmente sofferta. Le premesse erano state pessime ma alla fine però ha prevalso il buon senso…
As a second step, we consider the possibility of installing solar panels for heating water, possibly integrating them with a new condensing boiler, which arrives at a higher efficiency for heat production. Maybe we will also need the installation of thermostatic valves from affixed to the radiators, to adjust the amount of heat during the day, according to the temperature of the room.
These costs, plus the first, are still subject to request for incentives, fortunately. I have never spoken here, but on the various blogs that I follow, the story of the decree converted into law (28th January 2009) has been lived in a particularly painful way. The premises were very poor but in the end, however, common sense prevailed...



Tornando al nostro problema, quello che però purtroppo ancora non potremo fare, per motivi tecnici e per la spesa ancora troppo onerosa, è l’installazione del fotovoltaico. Ci siamo resi conto che per installare un impianto che produce da 1 a 3 Kw di picco (unità di misura per gli impianti stessi) serve una quantità di spazio di circa da 8 a 24 mq a famiglia. Non crediamo di avere questo spazio sulla falda est del nostro tetto, soprattutto lasciando spazio al solare termico e agli eventuali impianti per gli altri inquilini. Non lo abbiamo nemmeno nel giardino. Dovremo forse aspettare che la tecnologia si evolvi e convogli più energia in meno superficie. Ma forse allora gli incentivi statali saranno spariti.
Returning to our problem, unfortunately what still we cannot do, for technical reasons and for too onerous costs, is the installation of photovoltaics. We realized that for installing a plant that produces 1 to 3 kW peak (units of measure for the plants themselves) it needs a space of about 8 to 24 square meters per family. We don’t believe to have this space in the East part of our roof, leaving mainly for the solar panels and possible facilities for the other tenants. Not even in the garden. Should we expect that the technology will evolve and convoy more energy in less surface area. But perhaps then the incentives will be gone.


I tecnici vociferano che per il 2012 non avremo più possibilità di un aiuto per questo tipo di interventi migliorativi. Mah. Certo è che, di recente, le modifiche apportate alla finanziaria non incoraggiano l’uso del fotovoltaico, anzi! Sono state complicate le procedure per cui mentre prima chi produceva energia in più poteva attuare un semplice “baratto” con il fornitore di rete, cedendola nel momento di maggior produzione e ricevendola nei momenti di maggior bisogno, da quest’anno vige lo scambio di compravendita, nel quale chi installa un impianto non può sfruttare immediatamente la sua energia ma venderla allo Stato, al prezzo più basso sul mercato e quindi riacquistarla dal fornitore di rete con tutti gli oneri fiscali dovuti. Non mi chiedete di entrare nel dettaglio, ma quello che ho capito è che in teoria l’utente ci mette almeno un anno in più per vedere ammortizzata la spesa iniziale (quindi almeno 10 anni in tutto)! E non solo… in questo modo l’utente che ha il fotovoltaico tende così a consumare più energia nel momento in cui ne produce di più, quindi di giorno, contrariamente a quanto invece si dovrebbe fare, visto che l’Italia di giorno acquista energia dalle altre nazioni. Qualcuno ha obiettato che nel nostro Paese sul fotovoltaico ci si voleva marciare… ma è troppo chiedere che si venga data la possibilità di rendersi almeno autosufficienti, costruendo impianti tarati sugli effettivi consumi?
Nel frattempo in Inghilterra e Australia i governi stanno dando la possibilità di ristrutturazione energetica degli edifici in maniera completamente gratuita! E noi? Come al solito noi Italiani rimaniamo così il fanalino di coda di tutti gli altri Paesi sviluppati che stanno un bel po’ avanti sulle rinnovabili. Per cui chi può inizi a dare una svolta!
Technicians rumors that for 2012 we wouldn’t have a better chance of aid for such improvements. Certainly in recent times, the approved financial amendments don’t encourage the use of photovoltaics, indeed! They complicated procedures, so, while previously those which produced energy could implement a more simple ‘barter’ with the network provider, selling it at the time of increased production and receiving it at times of greatest need, starting from this year there is an trade exchange. Those who install a photovoltaic system cannot immediately use its power but sell it to the State, the lowest price on the market and then buy back from network provider with all the taxes due. Do not ask me to go into detail, but what I realized is that in theory the user put at least one more year to see the amortized initial cost (ie at least 10 years in all)! And this is not all...
so the photovoltaic users increasingly consume more energy when it produces more, then during the day, the contrary to what you should do, given that Italy purchases energy from other nations during the day. Some people argued that in our country someone wanted to take profit from photovoltaics... but do you think it is too much having the opportunity to be at least self-sufficient, building equipment calibrated on actual own consumption?
Meanwhile British and Australian governments are giving possibility of restructuring the energy efficiency of buildings completely free! And how about us? As always in Italy we remain the bottom of all others developed countries on renewable energies. So, if you can start, make the difference!

martedì 10 febbraio 2009

M’ILLUMINO DI MENO 2009!!!

Spegnere le luci, risparmiare energia per vivere meglio. A dare il via, per il quarto anno consecutivo, all’iniziativa “M’illumino di Meno” e alla giornata mondiale del risparmio energetico è la popolare trasmissione di Radio2 Rai “Caterpillar” con i due conduttori Massimo Cirri e Filippo Solibello, con l’appoggio del Ministero dell’Ambiente, di numerosi artisti, cantanti, attori. Parte così l’invito a spegnere simbolicamente le luci per un giorno. Nelle precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato milioni di persone impegnate in un’allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio.
Lo scorso anno il “silenzio energetico” coinvolse simbolicamente le piazze principali in Italia e in Europa: a Roma il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l’Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a Bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala ma anche Parigi, Londra, Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo, Palma de Mallorca, Lubiana si sono “illuminate di meno”, come altre decine di città in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Romania.
Sul sito internet del programma www.caterueb.rai.it, sarà possibile anche segnalare la propria adesione alla campagna, precisando quali iniziative concrete si metteranno il 13 febbraio, in modo che le idee più interessanti e innovative servano così da esempio. E se anche voi volete aderire alle iniziative legate a “M’illumino di Meno” non esitate quindi a cliccare sul sito dove troverete tutte le iniziative, le informazioni e le news legate all’evento.


Turn off the lights, saving energy for living better. To give the start for the fourth consecutive year, the "M'illumino di Meno" and the world day of energy savings, is the popular transmission Radio2 Rai "Caterpillar" with the appeal of the two conductors Massimo Cirri and Filippo Solibello, the support of the Ministry of Environment, numerous artists, singers, actors. It's the new invitation to symbolically switch off the lights for a day.
The previous editions of “M'illumino di Meno” have infected millions of people engaged in a cheerful and exciting race ethics of good environmental practices. Ordinary citizens, schools, businesses, museums, multinational groups, clubs, institutions, voluntary associations, universities, traders and craftsmen have joined, each in its own way, to energy saving’s day.
Last year, the "silent power" symbolically involved the main squares in Italy and Europe: in Rome the Colosseum, the Pantheon, Trevi Fountain, Palazzo del Quirinale, Palazzo Madama and Montecitorio, Arena in Verona, Turin Cathedral of Superga, Venice Piazza San Marco, Palazzo Vecchio in Florence, Naples Maschio Angioino, Piazza Maggiore in Bologna, Milan Duomo and Piazza della Scala, but also Paris, London, Vienna, Athens, Barcelona, Dublin, Edinburgh , Palma de Mallorca, Ljubljana "less enlightened", such as dozens of other cities in Germany, Spain, England and Romania.
On the website of the program www.caterueb.rai.it, you can also report your adherence to the campaign, stating what concrete steps you will do on February 13, so that the most interesting and innovative ideas will serve as example. And if you also want to join in the initiatives related to "M'illumino di Meno", don't hesitate to click on the site where you can find all the initiatives, information and news related to the event.

venerdì 6 febbraio 2009

La “lista grigia” dei rifiuti (puntata n. 1: il frigorifero) / The waste “grey list” (issue n.1 the fridge)

Nonostante i vari incoraggiamenti dei lettori, ultimamente mi è mancato l’input che mi spinge a condividere la mia vita sul blog. Cause? Eventi più o meno piacevoli che mi hanno distratta, mancanza di tempo libero e anche un pizzico di apatia che ultimamente inquina la mia esistenza…
Despite the encouragement of several readers, I recently missed the input that leads me to share my life on the blog.
What the causes? More or less pleasing events that made me distracted, lack of leisure and also a bit of apathy which ultimately pollutes my life...


Ma, niente paura. Sotto la cenere cova sempre la brace: mi ci sono voluti un po’ di giorni per redigere una prima “lista grigia”, la lista delle cose che acquistiamo per abitudine e che vanno ad alimentare lo scomparto della spazzatura “indifferenziata” o non riciclabile.
Ritengo molto utile fare questo passo se si vuole arrivare all’obiettivo di ridurre i rifiuti.
But don't worry. Beneath the ash always brace is hatching. I took a while to draw up an initial "gray list", the list of things we buy out of habit and go to the trash bin of not recyclable things.
I think it is very useful to do this step if you want to get to reduce waste.


A partire dal prossimo post questa lista sarà nella colonna laterale del blog, così sarà più semplice consultarla subito, e magari confrontarla con la vostra. Certo! Voglio che anche voi ne stiliate una e faremo in modo da scambiarci suggerimenti, incoraggiamenti, e perché no, anche frustrazioni. Per questo apporrò presto anche un sondaggio, dove voi potrete indicare ciò che i vostri consumi indispensabili che creano rifiuti non riciclabili.
Starting from the next post, this list will be in the side column of the blog, so it will be easier to consult quickly, and perhaps to compare it with yours. Of course! I wish that you too will drawn one and we'll exchange tips, encouragement, and, why not, even frustrations. That is soon I'll affix here a poll, where you can indicate what are your essential purchases that create non-recyclable waste.

Intanto partiamo dal frigorifero, indagando fra i prodotti che consumiamo di più. Segnaleremo i prodotti con il packaging meno riciclabile e quelli invece per i quali, nel frattempo, abbiamo trovato un’alternativa (in rosso). Ovviamente non possiamo citare le marche dei prodotti, per cui faremo attenzione ad essere il più possibile descrittivi.
Meanwhile, starting from the refrigerator, we're investigating products we consume more. To show the products with less recyclable packaging and those for which, however, in the meantime, we have found an alternative - in red –. Obviously we cannot quote the brand of products, so we care to be as descriptive as possible.

Nel freezer di solito abbiamo / We usually have in the freezer:

Verdure congelate in scatola (spinaci, minestrone e piselli biologici, cotolette e burger vegetali e asparagi):
le scatole in cartone sono spesso rivestite all’interno da una leggera patinatura, quindi non sono riciclabili con la carta. Unica alternativa trovata, un tipo di asparagi con scatola di cartone non patinato e all’interno un sacchetto sigillato in PE riciclabile.
• Frozen vegetables, in box (spinach, soup and organic peas, vegetable cutlets and burgers and asparagus):
cardboard boxes are often covered in a lightweight coating, and are not recyclable with paper.
The only alternative we found, a type of asparagus with no patinated cardboard box and sealed inside a bag in recyclable PE.


• Verdure congelate in busta (spinaci, bieta):
la maggior parte dei sacchetti sono in plastica mista non riciclabile. Occhio, verificate l’esistenza del simbolo di riciclabilità! Poche marche hanno il sacchetto riciclabile, noi lo abbiamo trovato solo per la bieta.
• Frozen vegetables bags  (spinach, bieta):
Most bags are by mixed plastic that are not recyclable. Look, verified the existence of the recycling symbol! There are few brands with a recyclable bag, we have found it only for bieta.

• Sacchetti del congelatore con contenuti vari (pane, verdura cotta in casa, impasto per pizza):
in genere noi li riutilizziamo, nonostante quello che c’è scritto sulle confezioni, almeno fino a quando sono in buone condizioni. Però di recente abbiamo trovato una valida alternativa, i sacchetti per congelare completamente biodegradabili (Mater-Bi®).
• Freezer bags with different content (bread, cooked vegetables, pizza dough):
usually we reuse them, despite what is written on the packaging, at least until they are in good condition.
But we recently found an alternative, completely biodegradable freezer bags (Mater-Bi®).


Passando agli scomparti del frigo abbiamo / Turning to the compartments of the fridge, we have:

• Burro:
consumiamo una moderata quantità di burro biologico, ma finora non siamo riusciti a trovare una marca con un packaging riciclabile (solitamente la carta che lo avvolge è rivestita internamente da un film di plastica mista). L’ideale sarebbe trovarlo confezionato in stagnola, di modo che questa si possa poi lavare e riciclare con gli imballaggi leggeri. Proveremo a cercare altre marche.
• Butter:
We consume moderate amounts of organic butter, but so far we didn't managed to find a brand with a recyclable packaging – usually the paper that wraps is coated internally by a mixed plastic film –. The ideal would be to find it packed in tinfoil, so that it can be washed and recycled with the lightweight packaging. We'll try to look for other brands.


• Rotolo di pasta sfoglia/briseé/frolla confezionata:
l’involucro esterno è in genere una plastica non definita, poi c’è un cartoncino, (fortunatamente riciclabile) e poi la carta forno che avvolge l’impasto, che sappiamo non essere né riciclabile né compostabile! Lo sappiamo, dovremmo farne a meno, però purtroppo questi preparati ci salvano un sacco di volte che abbiamo poco tempo per cucinare (sono pochi i piatti vegetariani da fare al volo…). Qualcuno ha suggerimenti?
• Packed roll of pastry/briseé/frollo dough:
the pack is usually by a undefined plastic, then there is a cartonboard – fortunately easy to recycle – paper and then the oven paper that wraps the dough, which we know to be neither recycled nor compostable! We know we shouldn't buy it anymore, but unfortunately these preparations will save a lot of time when we haven't it for cooking – there are few vegetarian dishes to be done on the fly...–. Some suggestions?


• Formaggi stagionati (parmigiano, grana, caciotte, provolone, provola, asiago, fontina, groviera):
presi sia confezionati che al banco, questi sono sempre avvolti da pellicole in plastiche miste. Ogni tanto si presenta la possibilità di acquistare i formaggi in banchi alle fiere oppure presso il gruppo di acquisto solidale che frequentiamo e in questo modo riusciamo a evitare l’involucro di plastica. Dovremmo adottare questa pratica più spesso, ma non tutti i formaggi si trovano così!
• Seasoned cheese (parmesan, grana, caciotta, provolone, provola, asiago, fontina, etc.):
buying them in wrap or bulk, they are always surrounded by mixed in plastic film.
From time to time there is the possibility buying cheese at the fairs or at the local buying group (GAS) we are attending and in this way we can avoid plastic casing. We should adopt this practice more often, but not all cheeses are available!


• Formaggi freschi e latticini (stracchino e mozzarella in genere):
lo stracchino è di solito avvolto in una carta plastificata, mentre le mozzarelle in genere sono in un sacchetto di plastica mista. Abbiamo trovato una marca di mozzarella la cui confezione è in PE riciclabile, ma sullo stracchino siamo ancora indietro… ogni tanto lo sostituiamo con la locale "casatella", servita al banco in un contenitore in PS lavabile, riutilizzabile e anche riciclabile.
• Fresh cheese and dairy products (stracchino and mozzarella in general):
stracchino is usually wrapped in a plastic card, while mozzarella in general is in a mixed plastic bag.
We found a brand of mozzarella packaged in recyclable PE, but we are still searching for stracchino... it's sometimes replaced with the local "casatella", served in a washable, reusable and recyclable PS container.

• Vino:
la bottiglia è in vetro, ma spesso il tappo invece che in sughero è in plastica mista e non si riesce a capire subito perché il collo è rivestito a sua volta da un film di plastica altrettanto sconosciuta! Accidenti! Forse sarebbe il caso di comprarlo sfuso, ogni tanto!
• Wine:
the bottle is by glass, but often the cap instead of cork is by mixed plastic and you can't see it because the neck is covered in turn by a unknown plastic film! Damn! Perhaps it would be the time to buy it bulk, sometimes!


E la lista per ora si ferma qui.
Non compaiono nella lista: le uova biologiche, che hanno il cartone riciclabile; olive, carciofini, preparato vegetale per brodo, marmellata, che compriamo in barattoli di vetro; il latte, che compriamo sfuso al distributore e lo imbottigliamo in vetro; la birra e la polpa di pomodoro in bottiglie di vetro; lo yogurt e il gelato che prepariamo in casa; infine, tutta la frutta e la verdura che compriamo al mercato dal nostro ortolano/poeta di fiducia, che ormai è abituato a mettere i nostri acquisti nei sacchetti di carta e nelle sportine di tela che portiamo.
And the list for the time it stops here.
Not in the list:
organic eggs, which have the recyclable cardboard - olives, artichokes, prepared vegetable broth and jam, we buy in glass jars – milk, we buy in bulk to the distributor and bottle in glass – beer and tomato pulp in glass bottles – yoghurt and ice cream we prepare at home – finally, the whole fruit and vegetables we buy at the market from our trusted greengrocer/poet, which now use to put our purchases in paper bags and canvas shoppers we brought.



Per la prossima volta continueremo il nostro tour in cucina.
Spero sia un argomento curioso e interessante!
Fatemi sapere cos’è che vi angoscia di non poter riciclare! ;)
Next time we'll continue our tour in the kitchen.
I hope it is a curious and interesting topic!
Let me know what you fear of not being able to recycle! ;)