Interrompo la pubblicazione del mio diario di viaggio per questa settimana, volendo segnalare l'ultimo appuntamento che si terrà domani pomeriggio, fino a sera inoltrata, in piazza Cavour a Rimini per il "Mercatino dei bambini".
I stop the publication of my journey diary for this week, 'cause I want to signal the last appointment on tomorrow evening at piazza Cavour in Rimini for the "Children's Little Market"
Io e Irish P. ci riteniamo abbastanza bimbi per parteciparvi! E infatti già ci siamo stati nello scorso mese di luglio!
Si può trascorrere in piazza una bella e colorata serata tra i banchetti allestiti dai bambini e dai loro genitori, curiosando tra giocattoli usati, libri per ragazzi e non, vestiti, scarpe, accessori e molte altre curiosità, tutto a prezzi veramente simbolici!
Irish P. and me are enough children to partecipate! And already we have been there last month!
You can spend a beautiful and colorful evening in the square among banquets arranged by children and their parents, and be curious about used toys, books for children and not, clothes shoes, accessories and many other curiosities, all good and symbolic prices!
Per i genitori è un'ottima possibilità per sbarazzarsi delle cose che i figli non vogliono o non possono più usare. Spesso queste cose finiscono invece nei cassonetti: dare una seconda opportunità a queste cose sembra essere il giusto comportamento, visto la velocità e l'insistenza con cui i bambini di oggi consumano e pretendono! Anche i bambini stessi, vendendo le loro cose si rendono meglio conto del loro valore e iniziano a capire che buttare via non è bello, quando qualcun altro potrebbe divertirsi con le stesse cose!
For parents it is a great opportunity to get rid of things that children don't want or can no longer use. These things often ends instead in bins: to give a second life to this things seems the right behaviour, due to the velocity and the insistence with which today's children consume and claim! Even the children themselves, selling their things, better understand their value and they learn that it's better not to throw them when someone else might enjoy the same things!
Noi la scorsa volta ci siamo divertiti un sacco e siamo rimasti fino all'ultimo. Abbiamo acquistato numerose pubblicazioni su Rimini (a soli 1 euro l'uno) tra cui uno stupendo libro/quaderno illustrato dal titolo "Guida alle fattorie didattiche della provincia di Rimini", una colorata borsa a tracolla in iuta (3 euro) e un favolosissimo eco-gadget!
Last time we enjoyed a lot and stayed until last minutes. We purchased numerous publications on Rimini (only 1 euro each) including a wonderful illustrated book/notebook entitled "Guide to teaching farms in the province of Rimini", a colorful strap bag in jute (3 euros) and a wonderful eco-gadget!
Si tratta di un curioso borsellino realizzato da una bambina con il tetrapak! Ne aveva un cestino pieno! I borsellini sono perfetti e coloratissimi perché riportano la grafica del packaging dei succhi di frutta o del latte! In più sono anche decorati!
l'ho pagato 5 euro ma sono tutti soldi meritati per la manifattura e lo spirito ecologico che questa bambina ha dimostrato.
Se riuscirò a ritornare domani ne comprerò qualcun altro e lo metterò in palio sul blog prossimamente! ;-)
It is a curious purse made by a girl with tetrapak! She had a basket full! The purse is perfect and shows the colored graphics of fruit juice and milk packaging! in addition it is decorated too!
I paid it 5 euros but all money are earned for the good manufacturing and the ecological spirit that this little girl has demonstrated.
If I succeed in coming back tomorrow I'll buy someone else and put as price on the blog soon! ;-)
Allora torniamo tutti bambini domani sera?!?
Then why don't return all to childhood tomorrow evening?
Info: tel 0541 51331 (Iat - Informazione e accoglienza turistica) www.riminiturismo.it
martedì 26 agosto 2008
sabato 23 agosto 2008
Appunti di viaggio / My journey diary – 08 Aug 08
Dopo una serata trascorsa fino a tardi con amiche, questa mattina alle 7,30 apro gli occhi accaldata e sono già sveglia. Il sole è già alto e comincia a cuocere il paese.
Quest’anno è un nuovo anno di caldo, un’estate torrida, bollente come non si vedeva da un po’. Entro qualche ora la temperatura si alza e strade, casa e persino i giardini si arroventano. Avrei dovuto aspettarmelo, qui il caldo, in Puglia, è spesso secco, quasi africano.
La giornata passa lenta, per metà chiusa in casa, cercando un’occupazione per non morire di noia davanti al caleidoscopio della tv che trasmette l’inizio dei giochi olimpici cinesi. Si boccheggia: inevitabile cercare un po’ di refrigerio davanti al ventilatore o al condizionatore, acceso per poco e impostato sui 30 gradi. Finisco con lo sdraiarmi sul letto e addormentarmi finché il calore scompare e riappare verso le 17,30. Pechino è ancora là in tv a dare sfoggio di colori, tecnologie e abilità umana, incurante di un clima, anche là, ai limiti della sopportazione.
Solo dopo le 20, tramontato il sole, è possibile uscire di casa. Esco pigramente dopo ancora mezz’ora e attraverso una delle strade principali della città passando davanti ad una vetrina che il mio sguardo sfiora distrattamente. Devo tornare indietro: si vede una stanza illuminata ma quasi vuota salvo che al centro campeggia in bella mostra un grande pannello solare!
Cavolo! Penso: ma perché siamo così stupidi? Se tutti qui avessero i pannelli solari, periodi come il torrido agosto renderebbero molto in energia e calore gratuiti e puliti!!!
Un paese come il nostro, l’Italia, che non investe nell’energia solare è veramente un paese stupido!
Fortunatamente qualcuno se ne sta accorgendo, ma quanti anni ci vorranno perché tutti abbiano il solare a disposizione? Spero che non si arrivi ad averlo quando la temperatura della Terra sarà tale da eliminare la possibilità di sopravvivenza!
Proseguendo nella mia pigra passeggiata vedo affissi dei manifesti sulla premiazione di utenti virtuosi che hanno raggiunto una consistente percentuale di raccolta differenziata, collezionando punti su una tessera e conferendo i rifiuti all’isola ecologica. Premiati addirittura con buoni spesa! Peccato non avere modo di approfondire, di indagare meglio…
Così sta per finire la mia permanenza a Canosa, e in fin dei conti devo ammettere che qualche piccola cosa sta cambiando. Anche dal sesto piano del mio palazzo scorgo che qualche timido pannello solare fa capolino e mi saluta dai tetti delle case! Mi aspetto di ritrovare, la prossima volta un paese sempre più ecologicamente impegnato! Lo saluto nella speranza… e visto che la speranza è di colore verde, spero di trovare il mio paese più verde!
A presto cara terra mia!
After an evening spent up late with friends, this morning at 7.30 a.m., I open my eyes, weather is hot and I am already waked up. The sun is up yet and it begins to cook the country.
This is a new year of hot, hot summer, boiling as not seen before for a long time. Within a few hours the temperature rises and roads, buildings and even gardens are hot. I had to aspect it: the heat here, in Puglia, is often dry, almost to North African levels.
The day passes slow, half closed in the house. I try employment not to die of boredom seeing the kaleidoscope TV transmitting the start of the Olympics Games in China. Hot takes my breath away: inevitable I try to find to cool a little with the fan or air conditioner switched to low and set on
30 °C. I end to lay down on the bed and sleep until the heat disappears and reappears at 5.30 p.m. Beijing is still there on TV to give off colours, technologies and human skills, unmindful of a climate, even there, off limits of endurance.
Only after 8 p.m., down the sun, you can leave the house. I’m out after half an hour and even through one of the city's main roads I pass in front of a shop window that I see in distract way. I have to go back: I see a room illuminated but almost empty except at the centre a large solar panel stands in a stunning show!
Goodness! I think: why are we so stupid? If all everybody here had solar panels, periods like the torrid August would make a great deal in energy and heat free and clean!
A country like ours, Italy, which invests in solar energy is really a stupid country!
Fortunately someone is noticing it but how many years we have to wait until everyone could have the solar energy available? I hope that we’ll not arrive at the time when the temperature of the Earth will eliminates the possibility of survival!
Continuing in my lazy stroll I see posted some posters on a prize for users who have virtuously reached a substantial percentage of recycling, collecting points on a card and giving waste the ‘ecological island’. Winners are prized with bonus to spend at supermarket! Too bad it is not having way to deepen, to better investigate…
That is about I finish my stay in Canosa, and ultimately I must admit that some small thing is changing. Even from the sixth floor of my flat I see that some timid solar panels come out and say hello to me from the roofs of houses! I expect to find the next time the town increasingly environmentally committed! I leave in hope… and due that hope is green, I hope to find my country more… green!
See you soon my beloved land!
venerdì 22 agosto 2008
Appunti di viaggio / My journey diary – 07 Aug 08
Giovedì mercato! È la parola d’ordine delle canosine! Si rinuncia anche al mare per andare a fare un giro in piazza, anche col ‘solleone’!
Beh a me ultimamente capita raramente di fare capolino al mercato di Canosa, un po’ perché non torno in patria più così spesso, e poi perché solitamente capito in qualche festività o durante i weekend. Quindi non potevo sottrarmi a questo rituale ed ho rinunciato anche al mare, prefiggendomi di fare acquisti intelligenti se mai avessi trovato qualcosa che facesse al caso mio.
In realtà nel girare tra i banchetti sono rimasta molto delusa, realizzando che i capi di vestiario fossero tutti uguali, come fatti con un clichè, tutti importati e dai materiali scadenti e poco naturali. Mi sono quindi limitata ad acquistare pochi capi intimi, scoprendo dopo che il cotone aveva una percentuale molto bassa a quella immaginata, una gonna in lino, un paio di pigiami e poi olive, quelle buone in salamoia, e origano profumatissimo. Niente di più, nauseata com’ero di odori di plastica un po’ ovunque.
Ma nel tornare indietro mi viene in mente di fare un salto ad una piccola “oasi” del paese: il negozio del mercato equo e solidale, in via Oberdan. Sapevo dell’esistenza ma non ero ancora riuscita ad andarci. Entro dalla porta aperta, sbagliata, e trovo il gestore del negozio concentrato nelle sue cose. Saluto e chiedo scusa per aver sbagliato l’entrata, e poi chiedo di poter dare un’occhiata in giro. Scopro con mia grande meraviglia che il negozio è un vero negozio bio!!!
C’è di tutto: dagli alimentari biologici ed equo e solidali ai prodotti naturali fino ad arrivare ai detersivi ecologici e persino alla spina! È una vera manna dal cielo per un paese così poco attento all’ambiente! Scopro che i prezzi sono anche più bassi di quelli che trovo solitamente a Rimini, su prodotti identici, stesse quantità, stesse marche!
Peccato non essere arrivata qui con un mezzo privato, avrei fatto incetta di ogni cosa! Ma al momento faccio provvista di 4 confezioni di sacchi per la raccolta dell’umido organico. Sono stupita di vederli là e chiedo al gestore cosa ci facciano in un paese dove questa frazione non si è mai raccolta. Mi risponde che era stato un errore d’ordinazione. Mi sembrava strano! Scatta in me la curiosità e chiedo come mai la raccolta differenziata a Canosa stenti a decollare. Vengo a sapere che di recente c’è stato un piccolo impulso grazie a qualche nuova entrata economica nella gestione rifiuti. Mi chiedo se un giorno questi sacchetti in MaterBi® saranno venduti. Per ora mi reputo l’unica acquirente. Saluto il gestore, visto che sono entrate due persone in negozio, e gli auguro che ci in futuro ci sia maggiore clientela, anche se teme di chiudere l’esercizio a breve.
Spero proprio di no, sarebbe una gran perdita per i canosini. Vado via speranzosa e nel ripercorrere la strada per casa vedo un manifesto che campeggia sulla vetrina di una cartoleria. Si tratta del riciclo delle cartucce usate delle stampanti, evviva!
Bene, oggi Canosa ha guadagnato due punti in più, anzi tre, visto che mentre scrivo sento dei gran tonfi: passa il camion della società addetta alla raccolta dei rifiuti, sta caricando cartoni e casse di legno lasciate fuori dai negozi, spero da avviare a riciclo. Evviva, bis!
It’s Thursday, market day! It is the watchword of ladies of Canosa! People waive the sea to go for a walk in the square, also with the sunshine!
Well to me rarely happens to head to the market of Canosa, because I don’t go back home so more often, and secondly because usually it happens somehow on holidays or during weekends. So I can’t renounce to this ‘ritual’ and I have also to waive the sea, aiming to go shopping in a smart way if I’ll ever found something that do in my case.
Indeed, turning around banquets I am very disappointed, realizing that clothing are all equal, as made with a clichés, all imported and made of poor and unnatural materials. I therefore limite to buy few underwear cloths, then discovering that they aren’t made all of cotton, a linen skirt, a pair of pyjamas and then olives, those good in brine, and fragrant oregano. Nothing more, because I escape from plastic smells everywhere.
But in the way home I plan to make a leap to a small oasis of the town: the fair trade shop, in Oberdan street. I knew the existence of it but I couldn’t still managed to go there. Within the door open, the wrong one, I go in and find the manager of the shop concentrated in its affairs. After greeting I apologize for having crossed the wrong entrance, and then I ask to take a look around. I discover to my great surprise that the shop is a true bio shop!
There are countless kinds of organic and fair food and natural products, up to ecological detergents and even on tap! It is a real goodness from heaven for a country so little careful to the environment! I discover that prices are even lower than that usually I found in Rimini, on identical products,
same quantity, same brands!
Too bad not come here with a private vehicle, I would have shopped everything! But then I provide with 4 packs of sacks for the collection staff. I am surprised to see them there and ask the manager what they do in a town where this waste fraction was never collected. He replies that was a mistaken order. It seemed strange! My curiosity takes me to ask why recycling in Canosa isn’t so easy. I come to know that recently there has been a small boost thanks to some new economic entry for activity in waste management. I wonder if one day these MaterBi® bags will be sold. For now I think I’m the only buyer. I greet the manager, two people are entering in the store, and I hope that in
future there will be greater customer base, although they fear to close the exercise shortly.
I hope not, it would be a great loss for the inhabitants of Canosa. I go away with hope and walking the road to home I see a poster that stands on the window of a stationery shop. This is the recycling of used printers cartridges, Hooray!
Well, today Canosa has gained two points more, even three, because while I write, I hear rumours like thunders: a truck of the local waste company is passing and loading cartons and wooden boxes left outside the shops, I hope they’ll be brought to recycling. Hooray, a!
mercoledì 20 agosto 2008
Appunti di viaggio / My journey diary – 06 Aug 08
Oggi non parlerò di spazzatura, ma di una bella novità che riguarda questo assolato paese dell’entroterra pugliese, Canosa, ricca di storia e sue testimonianze.
Una delle più belle testimonianze storiche, per tanto tempo trascurata, è la zona di S. Leucio, sito archeologico che spesso è stato il simbolo della città. Si trova non lontano dal centro abitato, dislocato su una collina a sud, in una zona ancora coltivata a vigneti e oliveti, ora preservata dal vincolo archeologico.
Quasi ogni anno, e sin da piccola, andavo con i miei là, per fare un sopraluogo ad un piccolo appezzamento di proprietà, che è quasi tangente agli scavi. Col passare del tempo ho visto crescere le erbacce sulle costruzioni antiche, i mosaici sbiadirsi, il bellissimo volto di Giunone sgretolarsi sotto l’effetto delle intemperie. Accedervi era quasi impossibile, se non intrufolandosi in una recinzione malandata e l’ingresso ufficiale era quasi perennemente chiuso ai visitatori.
Finalmente dopo tanti anni di agonia il sito ha ritrovato dignità con il riaprirsi di nuove campagne di scavo, sistemazione dell’esistente e apertura dell’annesso antiquarium, costruito tanti anni or sono e mai finora adibito alla sua funzione. Oggi questo è aperto, come anche l’accesso ai visitatori, speriamo non solo per i mesi estivi. All’interno ci sono curiosi e meravigliosi reperti ritrovati negli scavi, nonché pannelli esplicativi con raffigurazioni delle ipotesi di ricostruzione.
S. Leucio presenta due impianti architettonici: un tempio di origine pagana del II secolo a.C. e una sovrapposta costruzione paleocristiana, di impianto del tutto originale, nonché numerose altre testimonianze di costruzioni precedenti e posteriori fino ad arrivare all’alto medioevo.
Non sono all’altezza di riportare qui una descrizione dettagliata del sito ma posso affermare che destano meraviglia i capitelli del tempio pagano, tra cui quelli raffiguranti i volti delle divinità (ho citato quello con Giunone, che rimane per me il più bello) e i mosaici bizantini che nulla hanno da invidiare a quelli più noti dell’alta Italia, per le geometrie, la fantasia e le varietà (il più famoso è quello “del pavone”). Questa sera, visita guidata con conferenza connessa, aperta ai cittadini che non potranno più dire davanti a tali bellezze: “neee… so’ quatt chiang!” (traduco: “vedi sono quattro pietre”)
Gli incontri si susseguiranno per tutto agosto.
Dopo una conferenza stranamente gremita di gente e un’affascinante visita notturna al sito, devo dire che è stata una bella esperienza. Ho immortalato poche immagini non molto nitide (vedi slideshow a sinistra) e tra queste non poteva mancare quella che mi sorprende di più: la raccolta differenziata in un sito archeologico… spero che anche i bidoni non diventino presto… oggetti da museo!
Today I shouldn’t talk about garbage, but about a great novelty concerning this sunny inland town, Canosa, (Puglia) with a rich history and historic testimonies. One of the most beautiful historical proofs, for so long neglected, is the area St. Leucio, archaeological site that often has been the symbol of the city. It is located not far from the town, on a South hill, in an area still cultivated with vineyards and olive groves, now preserved by archaeological restrictions.
Almost every year, and since I was a child, I went with my parents and grandparents there, to make a visit to a small piece of property, which is almost tangential to the excavations. Over time I saw the weeds grow on ancient buildings, mosaics losing colours, the beautiful face of Juno crumble under the influence of bad weather. Access was almost impossible, sometimes only entering secretly by a hole in the bad fence, while the official entrance was almost permanently closed to
visitors.
Finally after so many years of agony the site has found dignity with the reopening of new excavation campaigns, the existing was put in order and an annexed ‘antiquarium’ was opened, built many years ago and never used until now to its function. Today this is open, as well as access to visitors, we hope not only for the summer months. Inside there are curious and wonderful artefacts found in excavations and explanatory panels with depictions on assumptions of reconstruction.
S. Leucio presents two architectural installations: a temple of pagan origin of second century BC and a Christian overlapped construction, all original planting, and many other testimonies of previous and more recent buildings until reaching the high Middle Ages.
I am not here to bring a detailed description of the site but I can say that everything arouse wonder like the capitals of the pagan temple, including those depicting the faces of gods – I mentioned that with Juno, which remains the most beautiful for me – and Byzantine mosaics that have nothing to envy to those best-known in North Italy, for geometries, fantasy and varieties – the most famous is the ‘peacock’–. This evening there will be a guided tour with connected conference, open to citizens who can no longer say in front of these beauties: “Look! There are only four stones!”, wich is a typical phrase of those citizens!
Other meetings will be set all throughout August.
After a conference strangely packed with people and a fascinating night visit at the site, I must say that was a beautiful experience. I immortalized few very sharp images (see slideshow beside) and among these I couldn’t miss what is more surprising to me: recycling bins in an archaeological site… I hope that the bins too wouldn’t become… objects museum soon!
martedì 19 agosto 2008
Appunti di viaggio / My journey diary – 05 Aug 08
Si prospetta una giornata vivace, di nuovo mare, di nuovo caldo, nuovi incontri di vecchie amicizie. Si ride e si scherza insieme, si chiacchiera ricoprendo il vissuto delle trascorse stagioni. Una leggera brezza allevia quest’atmosfera rovente.
Sotto l’ombrellone tento, leggendo, di convincermi che tutto va meglio. Forse! Oggi sul bus che porta al mare e poi a casa, una giovane signora chiacchiera con un’altra e mi si drizzano le orecchie sentendo l’una dire all’altra: “lo sai che ora si può riciclare anche il tetrapak?” Non riesco a credere alle mie orecchie; la signora sa perfettamente cosa deve fare: risciacquarlo, schiacciarlo e metterlo nella carta da riciclare. E l’altra fa: “Ma davvero? E le lattine?” Beh, io resto un po’ perplessa… io sapevo che le lattine si mettevano nello stesso bidone della plastica! Questo dovrebbe essere il sistema di raccolta dei rifiuti locale.
Poi scopro che funziona ancora il porta a porta. Già, allora che ci faceva quella busta viole piena di bottiglie in PET all’angolo della strada? Mi ero un attimo demoralizzata, vedendola: sulla busta campeggiava a caratteri cubitali il nome ‘mercoledì’, ma oggi è ancora martedì, quindi qualcuno avrà giocato d’anticipo!
È un ‘porta a porta’ un po’ strano, lo definirei più un ‘strada a strada’: in alcuni giorni della settimana la plastica, in altri la carta, in altri il vetro, si lasciano i sacchetti in alcuni punti del paese, di solito un incrocio di due strade e poi, nel pomeriggio, avviene il ritiro. Certo non è bellissimo a vedersi, ma mi sento sollevata nel sapere che si fa ancora… in fondo “non è vero che tutto va peggio”!
E scartabellando in questo ‘museo’ che è la casa dove sono cresciuta, dove la mia mamma, più che per spirito ecologico, per un attaccamento particolare alle cose, ha la mania di conservare tutto, ho ritrovato un volantino che spiega come si fa la raccolta differenziata nel paese con riferimento specifico alla novità del tetrapak. Chissà se è arrivato in tutte le case, sperando che non sia finito nella stessa spazzatura senza essere degnato di attenzione. Mmm… sento puzza di… noncuranza!
I feel that this will be a lively day, at the sea again, again hot, meeting old friendships. It’s laughing and joking together, chatting about how we lived the spent seasons. A gentle breeze alleviates this hot atmosphere.
Under the umbrella I try, reading, to convince me that everything goes better. Maybe! Today on the bus that leads us to sea and then home, a young lady is chatting with another and I eavesdrop to hear one say to another: ‘Do you know that now it is possible to recycle the tetrapak’?
I cannot believe my ears; the lady perfectly knows what must be done: wash in it, and press it, then put in paper to recycle it. And the other says: ‘Really? And cans’?
Well, I stay perplexed… I knew that cans have to be put in the same plastic bin! This should be the system of local waste collection.
Then I discover that the door to door collecting system still works. Already, why that purple envelope full of PET bottles rested on the road? I had a moment of disappointment, looking at it: on the envelope there was in great characters the word ‘Wednesday’, but today is still Tuesday, so someone has played in advance!
It is a little ‘strange ‘door to door’ system, it’s more correct t call it a ‘street to street’ system: some days of the week plastics, in other days paper, in other days glass, you can leave bags in some parts of the town, usually a crossroad and then in the afternoon, the removal takes place. Certainly not a beautiful sight, but I feel raised in knowing that this waste collection system still exist… really ‘it is not true that everything is worse’!
And searching in this ‘museum’ which my house is – the house where I grew up, where my Mom, for a particular attachment to things, rather than for ecological spirit, has the mania to keep everything – I found a leaflet explaining how recycling works in the town, with specific reference to the novelty of tetrapak. Who knows if it was delivered in all homes, hoping that it is not finished in the same garbage without paying attention on it. Mmm… feel stench of… carelessness!
lunedì 18 agosto 2008
Appunti di viaggio / My journey diary – 04 Aug 08
Ho lasciato la riviera romagnola per toccare l’acqua di un mare più caldo e salato. E non so se più pulito… trasparente sì, ma pieno di alghette e meduse piccole, quelle trasparenti con quattro filamentini rosa che tanto si addicono a loro, ma che noi tanto detestiamo.
È strano pensare che tali belle creature possano darci tanto fastidio, però, pensandoci bene, siamo noi che diamo fastidio a loro e coi nostri corpi ingombranti e caldi andiamo ad invadere un habitat che noi stessi trasformiamo, pur non essendone i padroni!
Quindi entro in acqua con fare circospetto e cerco di non urtarle, bagnandomi quel poco che basta per rinfrescare quest’arsura terribile di inizio Agosto.
Già, il caldo è l’elemento dominante di questo mese, quando le pietre bianche delle strade e degli edifici del mio paese riflettono il sole battente. L’ombra è l’unica salvezza, la ricerca si fa dura, in un posto dove il verde non è palesemente amato.
Quindi l’unica speranza di godere un po’ del fresco è fare la ‘siesta’ fino quasi alle sette di sera, quando il paese torna ad animarsi un po’… un po’ troppo! Il solito traffico, i soliti accenti dialettali misti a cadenze del nord Italia, i soliti suoni di stereo a massimo volume, la musica che viene dai locali e dalle piazze.
Siamo un popolo strano, appassionato, sentimentale. Viviamo con intensità i momenti allegri e quelli difficili, ma ci piace un sacco fare tanto chiasso, festeggiare, mangiare! A queste ultime cose dedichiamo, così, molto tempo, a volte così tanto che ci dimentichiamo cose importanti come il vivere civile.
E così che camminando per le strade si trovano rifiuti di ogni tipo per terra, sui marciapiedi, nelle piccole, troppo striminzite aree verdi. E poi mi avvicino ai cassonetti della raccolta differenziata, tanto per vedere se è cambiato qualcosa: ma i cassonetti, enormi, troppo grandi, sono vuoti e fuori, tutt’intorno, montagne di buste piene di bottiglie di plastica, nemmeno schiacciate… Altri sacchi, prodotti da consumatori disinformati o disinteressati, contengono un mix di tutto. E c’è ancora qualche bidone dell’organico ma, che lo dico a fare? Forse nel frattempo qualcuno ha capito di che si tratta? Purtroppo no. E io prendo le mie bottiglie e in un gesto in assoluta solitudine, le schiaccio e le butto nel cassonetto giallo vuoto.
I left the coast of Romagna in order for reaching the water of a sea hotter and salty. And I don’t know if it is cleaner, sure it is transparent, yes, but full of small algae and transparent jellyfish with those four short pink filaments that are well suited to them, but detested by humans.
It is strange to think that these beautiful creatures can give us so much discomfort, however, well thinking about it, we are nuisance to them and with our bulky and hot bodies we go to invade a habitat that we transform, even if we aren’t the masters of it!
So I go in the water with circumspection and try not to strike them, swimming a little enough to cool his terrible hot weather in the first August.
Already, the heat is the dominant element of this month, when the white stones of roads and buildings of my town reflect the sun that hits above us. Shadow is the only salvation, to search it is hard, in a place where green is not obviously loved.
So the only hope to enjoy cool is to do the ‘siesta’ until almost seven p.m., in the evening, when the city returns to animate a little … indeed too much! Usual traffic, usual northern and southern Italian mixed dialects, usual sounds of stereo at maximum volume, and music that comes from pubs and squares.
We are a strange people, passionate, sentimental. We live with the intensity cheerful and difficult moments, but we like to do much noise, celebrate, eat! This last thing is that one we devote much time, sometimes so much that we forget important things like the civil life.
And so that walking the streets there are waste of any kind on the ground, on sidewalks, in small, too little green areas. And then I approached recycling bins, just to see if it is changed something: but the bins, huge, too big, are empty and out, all around, mountains of plastic bags full of plastic bottles, not even pressed… Other bags, collected by uninformed or uninterested consumers, contain a mix of every kind of waste. And there are still some organic waste bins, but what can I say? Maybe now someone has understood what they are for? Unfortunately none. And I take my bottles and in a gesture in absolute solitude, squeeze and throw them in the yellow empty bin.
domenica 17 agosto 2008
Appunti di viaggio /My journey diary - 03 Aug 2008
Eccomi qui!!!
Sono tornata! Ben trovati tutti voi! Cos'è successo nel frattempo? Abbiamo tante cose da dirci. Io in primis. Ho redatto un diario di viaggio nel frattempo, che ovviamente pubblicherò a partire da oggi. Ebbene sì, sono stata in giro con un taccuino per annotare più o meno tutto.
Si parte da Domenica 3 Agosto, primo giorno di due settimane che mi hanno rigenerato!
Here I am!!! I'hope you're well! What's happened in the meantime? I have to tell you lots of things! I edited a diary of my journey which of course I'll post starting from today. Yes, I leaved with a block notes to write about everything.
Let's start from Sunday 3rd August, the first day of two weeks that made me feel new!
Mi sono rimessa in viaggio, dopo diversi mesi per la mia terra, la Puglia, per ritrovare un po' di affetto familiare, un po' di amici normalmente sparsi in giro per l'Italia durante l'anno.L'estate non è solo un momento di relax e di pausa dal quotidiano tran-tran, ma è un momento in cui si torna alle origini, a vivere momenti di spensieratezza come si faceva in infanzia, un momento in cui si può ricucire i fili dei contatti umani, ritrovare se stessi, i propri interessi, le proprie passioni, insomma... ritornare a vivere davvero.E così mi ritrovo sul pullman che mi porta al mio paese, carica di pensieri, di come saranno i miei prossimi quindici giorni di vera vita, cosa farò, chi rivedrò, e chi invece conoscerò. E scorrono davanti al finestrino immagini dell'Italia, un'Italia che ho avuto modo di visitare quasi per intero, sin da piccola. E il paesaggio in parte è lo stesso, in parte è molto cambiato. Le colline che si susseguono lungo l'autostrada sono sempre le stesse, affacciate su un mare calmo e apparentemente sempre azzurro. Un susseguirsi di pini, oleandri, ginestre, campi coltivati.E proprio in questi nuove piantagioni tingono gli appezzamenti di colori diversi dal solito.Si tratta dei girasoli, che eravamo abituati a vedere in Toscana. Invece distese interminabili di girasoli ormai maturi attraversano l'Italia e mi fanno riflettere molto: non siamo stati mai così consumatori dei prodotti derivanti dai loro semi. E allora capisco che è cambiato il nostro rapporto con la Terra, che una volta ci riforniva solo del nostro sostentamento, adesso ci rifornisce anche di quanto serve ai nostri spostamenti: insomma, non coltiviamo più solo per mangiare ma anche per la nostra fretta, per il nostro sempre maggiore bisogno di benessere materiale, quindi coltiviamo anche per inquinare. Che gran paradosso!Mi 'consolo' nel vedere un campo di pale eoliche ferme nel foggiano, subito dopo con la vista di una tormenta di gabbiani in volo su una discarica da cui, anche di domenica, vanno e vengono dei camion e alla fine la vista di una colonna di parecchi chilometri di fumo nero, che si eleva in mezzo a tante piccole colonne di fumo più chiaro, derivanti dagli incendi dei campi di grano falciati, mi proietta in questa mia terra dove invece gli scenari di argentati oliveti e verdi vigneti restano un'identità più felice e speriamo per il futuro inviolata.I'm back, after a long time, in my native region, Puglia, searching for family affection, friends, who normally are living here and there in Italy, during the year.Summer is not only time for relaxing and taking distance from the daily noise, but also the right time for backing to origins, living in lightheartedness, like in the childhood, a time in which you can take contact with people, with yourself, your hobbies and passions... in a word it is a sort of rebirth.So I'm in the bus that takes me home, with a mind full of thoughts about how the next 15 days are going to be, how I am spending time, who I'm meeting.And out of the window of the bus, imagines of Italy run, imagines that I know very well, since I was a child. Landscape is partly the same, partly it is changed a lot. Hills that run along the motorway are even the same, raising over a calm and apparently safe sea. It's a series of pines, oleanders, brooms, countries that follow one from another. And countries are colored with new plantations, different from the usual ones.There are sunflowers, we usually see in Tuscany. Now unlimited lands of mature sunflowers come across Italy and I think it's strange: we never were great consumers of sunflower seeds products. I realize that it's changed our relationship with Earth, that firstly was the resource for our feeding, now a resource for industry: we grow plants not only for food but also for feeding our material need and then going to pollute. What a big paradoxe!So I 'cheer up' when I see a field of still wind pales in the province of Foggia, then with a 'charming' sight of a storm of flying gulls on a landfill where, even on Sunday, trucks are going and coming, and at last I see a kilometers long column of very dark smoke, wich rise above other little smoke columns, caused by fire on heap of brushwood in the fields.Everything takes me in my land where scenery of silver olive-groves and green vineyards remain a happier identity, and I hope, an inviolate one.
giovedì 7 agosto 2008
Osservatorio Naturalistico Valmarecchia...serate d'estate 2008
Cinque appuntamenti per scoprire in maniera diversa una zona dell'entroterra riminese, dove tra natura e storia si attraverseranno angoli e scorci suggestivi accompagnati da musica, danza, letture di fiabe e poesie... un modo per vivere un'estate a diretto contatto con la natura.
Five appointments in order to discover in various way a zone of the province of Rimini, where between nature and history angles will be crossed and evocative ends accompany to you with music, dance, poetry and fairy tales… a way for living a summer to direct contact with the nature.
Serate d'Estate 2008:
Summer nights 2008:
- Sabato 9 Agosto ore 21.00 "Montebello, la natura fa spettacolo"
Teatro, danza, musica... utilizzando come scenario la natura. Tra le vie del borgo, i sentieri e i boschi delle colline che circondano Montebello, nel piccolo anfiteatro dell'Osservatorio sono stati individuati degli ambienti suggestivi, perfetti per ospitare uno spettacolo itinerante e trascorrere una serata speciale.
- Saturday 9th August, 9.00 pm "Montebello, nature make a show"
Theatre, dance, music… using like scene the nature. Between the ways of the village, the paths and the forests of the hills that encircle Montebello, in the small amphitheater of the Observatory they have been characterizes you of evocative, perfect atmospheres in order to accommodate one show and to pass one special evening.
- Giovedì 14 Agosto ore 21.30 "Voci nella notte"
Per chi ama farsi trasportare nella terra dell'incanto... lettura di fiabe, storie e poesie immersi nelle magiche atmosfere della natura. Da non escludere la possibilità di incontrare un folletto o di imbattersi in un albero parlante... le Voci della notte lanciano a tutti, grandi e piccoli, il loro richiamo!
- Thursday 14th August 9.30 pm "Voices in the night"
For who it loves is made to transport in the earth of the spell… poetry and history, reading fairy tales dipped in magical atmospheres of the nature. Not to exclude the possibility to meet a leprechaun or a speaking tree… the Voices of the night launch to all, adults and children, their callback!
- Giovedì 04 Settembre ore 21.30 "Musica con gli H2NO"
Note e suggestioni rock, per una serata all'insegna del divertimento e del piacere della musica! Gli H2NO, giovane gruppo del background riminese, ci offriranno un piacevole spettacolo con le loro canzoni inedite sullo sfondo di un insolito scenario naturale.
- Thursday 04th September 9.30 pm "Music with H2NO"
Notes and suggestions rock, for a evening to the pleasure of music! The H2NO, young band of the background of Rimini, will offer a pleasant show to us with their unknown songs on the background of an unusual natural scene.
Tutte le attività SONO GRATUITE ed è consigliato un abbigliamento comodo!!!
All the activities ARE FREE and we advised you to put a comfortable apparel!!!
Per maggiori informazioni, for further information:
Five appointments in order to discover in various way a zone of the province of Rimini, where between nature and history angles will be crossed and evocative ends accompany to you with music, dance, poetry and fairy tales… a way for living a summer to direct contact with the nature.
Lasciare la porta aperta all'incredibile e alla meraviglia, anche nelle cose di tutti i giorni, non è segno di modestia o umiltà, è un gesto da eroi. Tutto questo porta ad ammettere che nella fantasia possono abitare assieme desideri e verità future.
To leave the door opened to the incredible one and the wonder, also in the things every day, is not sign of modesty or humility, is a gesture from heroes. All this carry to admit that in the fantasy can inhabit future desires and truth together.
Serate d'Estate 2008:
Summer nights 2008:
- Sabato 9 Agosto ore 21.00 "Montebello, la natura fa spettacolo"
Teatro, danza, musica... utilizzando come scenario la natura. Tra le vie del borgo, i sentieri e i boschi delle colline che circondano Montebello, nel piccolo anfiteatro dell'Osservatorio sono stati individuati degli ambienti suggestivi, perfetti per ospitare uno spettacolo itinerante e trascorrere una serata speciale.
- Saturday 9th August, 9.00 pm "Montebello, nature make a show"
Theatre, dance, music… using like scene the nature. Between the ways of the village, the paths and the forests of the hills that encircle Montebello, in the small amphitheater of the Observatory they have been characterizes you of evocative, perfect atmospheres in order to accommodate one show and to pass one special evening.
- Giovedì 14 Agosto ore 21.30 "Voci nella notte"
Per chi ama farsi trasportare nella terra dell'incanto... lettura di fiabe, storie e poesie immersi nelle magiche atmosfere della natura. Da non escludere la possibilità di incontrare un folletto o di imbattersi in un albero parlante... le Voci della notte lanciano a tutti, grandi e piccoli, il loro richiamo!
- Thursday 14th August 9.30 pm "Voices in the night"
For who it loves is made to transport in the earth of the spell… poetry and history, reading fairy tales dipped in magical atmospheres of the nature. Not to exclude the possibility to meet a leprechaun or a speaking tree… the Voices of the night launch to all, adults and children, their callback!
- Giovedì 21 Agosto ore 21.30 "A viva voce. I suoni delle fiabe"
Accompagnati dalla voce di Gianluca Reggiani e dalle musiche di Tiziano Paganelli ascolteremo racconti e ne sentiremo i suoni per entrare a piccoli passi nel mondo del fantastico e dell'immaginario.
- Thursday 21st August 9.30 pm "Real voice. The sound of fairy tales"
It accompanies to you by the voice of Gianluca Reggiani and by musics of Tiziano Paganelli, we will listen to storys and of we will feel the sounds in order to enter to small steps in the world of the fantastic one and the imaginary one.
Accompagnati dalla voce di Gianluca Reggiani e dalle musiche di Tiziano Paganelli ascolteremo racconti e ne sentiremo i suoni per entrare a piccoli passi nel mondo del fantastico e dell'immaginario.
- Thursday 21st August 9.30 pm "Real voice. The sound of fairy tales"
It accompanies to you by the voice of Gianluca Reggiani and by musics of Tiziano Paganelli, we will listen to storys and of we will feel the sounds in order to enter to small steps in the world of the fantastic one and the imaginary one.
- Giovedì 28 Agosto ore 21.30 "Musica con i Daltrocanto"
Nella suggestiva ambientazione naturale che offre il piccolo anfiteatro dell'Osservatorio, i Daltrocanto, quartetto acustico di chitarre e archi, si esibiranno in concerto per fondere il piacere della buona musica con il fascino del panorama delle nostre colline.
- Thursday 28th August 9.30 pm "Music with Daltrocanto"
In the evocative natural environment that offers the small amphitheater of the Observatory, the Daltrocanto, acoustic quartet of guitars and arches, will play in a concert in order to fuse the pleasure of the good music with the fascination of the landscape of our hills.
Nella suggestiva ambientazione naturale che offre il piccolo anfiteatro dell'Osservatorio, i Daltrocanto, quartetto acustico di chitarre e archi, si esibiranno in concerto per fondere il piacere della buona musica con il fascino del panorama delle nostre colline.
- Thursday 28th August 9.30 pm "Music with Daltrocanto"
In the evocative natural environment that offers the small amphitheater of the Observatory, the Daltrocanto, acoustic quartet of guitars and arches, will play in a concert in order to fuse the pleasure of the good music with the fascination of the landscape of our hills.
- Giovedì 04 Settembre ore 21.30 "Musica con gli H2NO"
Note e suggestioni rock, per una serata all'insegna del divertimento e del piacere della musica! Gli H2NO, giovane gruppo del background riminese, ci offriranno un piacevole spettacolo con le loro canzoni inedite sullo sfondo di un insolito scenario naturale.
- Thursday 04th September 9.30 pm "Music with H2NO"
Notes and suggestions rock, for a evening to the pleasure of music! The H2NO, young band of the background of Rimini, will offer a pleasant show to us with their unknown songs on the background of an unusual natural scene.
Tutte le attività SONO GRATUITE ed è consigliato un abbigliamento comodo!!!
All the activities ARE FREE and we advised you to put a comfortable apparel!!!
Per maggiori informazioni, for further information:
Parchi Educativi & Ecomusei Osservatorio Naturalistico Valmarecchia, Via Scanzano 4 Montebello - Torriania (RN)
mail: osservatorionaturalistico@atlantide.net
cell. 340.0576207
mail: osservatorionaturalistico@atlantide.net
cell. 340.0576207
martedì 5 agosto 2008
Gelato fatto in casa / Homemade ice cream
Torniamo a parlare di delizie fatte in casa. Il gelato.
In estate è veramente una goduria per i nostri arsi palati! Vi raccontiamo come lo abbiamo fatto con la nuova gelatiera.
Here we are back again talking about home made delicacies. Ice cream. Let’s tell you how we made it with the new ice cream maker.
Pochi ingredienti, pochi e semplici accorgimenti per ottenere un gelato veramente buono, anche meglio di alcuni che si acquistano nelle vaschette al supermercato.
Per il gelato più semplice, quello al fiordilatte sono sufficienti, secondo le dosi indicate dalla macchina, 1 litro di latte, un etto e mezzo di zucchero, 200 ml di panna e un pizzico di vanillina.
Certo, per evitare ulteriori rifiuti sarebbe bene fare attenzione a procurarsi questi ingredienti facendo attenzione che abbiano involucri riciclabili o smaltibili come compost.
Anche qui, la principale materia prima è stata reperita presso “la latteria” dalla quale ci riforniamo ormai quasi giornalmente.
Si prepara il mix e lo si versa nella vaschetta, precedentemente fatta raffreddare per diverse ore nel freezer. Poi si avvia il motore della gelatiera e in circa 40 minuti si ottiene il gelato, che sarà ancora più compatto dopo averlo riposto nuovamente per un po’ nel freezer (noi abbiamo, come vedete dalla foto, utilizzato una vecchia vaschetta di gelato industriale acquistata prima di comprare la gelatiera).
A few ingredients and simple cares in order to obtain a truly good ice cream, even better than some purchased in the plastic vessels at the supermarket.
In order to make the easier ice cram (vanilla taste) are sufficient, following doses specified by the appliance, 1 l of milk, one and half hg of sugar, 200 ml of cream and a hint of vanillin.
Of course, to avoid further waste would be good to be careful procuring these ingredients, taking care that they have recyclable or compostable packaging.
As we did with yoghurt we took the main ingredient (milk) from the fresh milk self-distributor here that is our daily furnisher.
You must prepare the mix and pay in the tank, previously made cool for several hours in the freezer. Then you can start the engine of ice cream and in about 40 minutes you get the ice cream, which will be even more compact after having placed it again in the freezer for a while – as you can see in the picture, we used an old bowl of industrial ice cream purchased before buying the ice cream maker –.
Il gusto del gelato può essere personalizzato come si vuole, seguendo il ricettario che abbiamo trovato nella scatola dell’elettrodomestico, o secondo la propria inventiva. La prima volta che lo abbiamo fatto, da bravi amanti dell’Irlanda, alla miscela del fiordilatte abbiamo aggiunto della crema di whiskey, ed il risultato è stato al di sopra di ogni aspettativa. Abbiamo provato anche quello al cioccolato ed è formidabile!
You can customized flavour at will, following the recipes you can find in the box of the appliance, or following your inventiveness. The first time we made it, as good lovers of Ireland, we added some whiskey cream, and the result has been above every expectation.
Sicuramente fare in casa il gelato è un modo più naturale di alimentarsi, se non altro con la consapevolezza di sapere con cosa viene fatto ciò che si mangia, per sentirsi meglio anche quando ci sediamo a tavola, uno dei pochi piaceri rimasti!!!
Surely making ice cream at home is a more natural way of consuming food, being aware of what are the real ingredients of our food, in order to feel better also when we are seated at table, one of the last remained pleasures!!!
Danda aggiunge a questo:
In addition Danda says:
“È triste vedere in giro, spesso per terra o fuori dai cestini colmi, carte dei gelati, coppette e cucchiaini di plastica! Oltretutto se si è abituati a farne provvista al supermercato, ti ritrovi a collezionare numerosi vassoi di plastica. Questi sono anche riciclabili e riutilizzabili, ma quando sono troppi, sono un vero spreco (non dimentichiamoci che per fabbricarli ci vuole energia e petrolio)!
Inoltre ho letto di recente un articolo proprio sul gelato, scritto da Enrico Zagnoli, un dottore agronomo esperto in produzione industriale di alimenti (su “Valore Alimentare” n°23), e ho fatto l’amara (eh eh) scoperta che il gelato industriale è fatto da una miscela che contiene aria in quantità pari quasi al peso degli altri ingredienti, oltre al fatto che ci sono coloranti, conservanti, stabilizzatori, grassi vegetali e altre cose poco rassicuranti. Avete mai letto gli ingredienti di un gelato confezionato? Beh, fatelo. E vi dico che nemmeno i gelati artigianali sono sempre genuini, dal momento che molti gelatai acquistano le miscele già preconfezionate che oltretutto viaggiano per chilometri su tir con impatto ambientale mostruoso!
Quindi siamo assolutamente fieri del nostro gelato in casa, anche se ogni tanto anche a noi un cono in giro per le passeggiate ci scappa!”
‘It’s sad to look around and see often on the ground or outside the filled bins, ice creams wrap, plastic cups and spoons! Moreover if you are used to buy large amounts of ice cream at the supermarket, you find yourself to collect numerous plastic trays. These are recyclable and reusable too, but when they are too many, there are a real waste – don’t forget that they consume manufacture energy and oil –!
I also recently read an article about ice creams, written by Enrico Zagnoli, an agronomist who is expert in food industry (on ‘Valore Alimentare’ #23), and I bitterly (LOL) discovered that the commercial ice cream is made from a mix that contains air in quantity almost equal to the weight of the other ingredients, apart from the fact that there are dyes, preservatives, stabilisers, vegetable fats and other less reassuring things. Have you ever read the ingredients of packaged ice cream? Well do it. And I say that even craft ice cream is not always genuine, since many ice cream artisans buy mixtures that are already pre-which, moreover travelled for miles on trucks with a monstrous environmental impact!
So we are absolutely proud of our ice cream, although occasionally we take a cone when we walk for a while!’
In estate è veramente una goduria per i nostri arsi palati! Vi raccontiamo come lo abbiamo fatto con la nuova gelatiera.
Here we are back again talking about home made delicacies. Ice cream. Let’s tell you how we made it with the new ice cream maker.
Pochi ingredienti, pochi e semplici accorgimenti per ottenere un gelato veramente buono, anche meglio di alcuni che si acquistano nelle vaschette al supermercato.
Per il gelato più semplice, quello al fiordilatte sono sufficienti, secondo le dosi indicate dalla macchina, 1 litro di latte, un etto e mezzo di zucchero, 200 ml di panna e un pizzico di vanillina.
Certo, per evitare ulteriori rifiuti sarebbe bene fare attenzione a procurarsi questi ingredienti facendo attenzione che abbiano involucri riciclabili o smaltibili come compost.
Anche qui, la principale materia prima è stata reperita presso “la latteria” dalla quale ci riforniamo ormai quasi giornalmente.
Si prepara il mix e lo si versa nella vaschetta, precedentemente fatta raffreddare per diverse ore nel freezer. Poi si avvia il motore della gelatiera e in circa 40 minuti si ottiene il gelato, che sarà ancora più compatto dopo averlo riposto nuovamente per un po’ nel freezer (noi abbiamo, come vedete dalla foto, utilizzato una vecchia vaschetta di gelato industriale acquistata prima di comprare la gelatiera).
A few ingredients and simple cares in order to obtain a truly good ice cream, even better than some purchased in the plastic vessels at the supermarket.
In order to make the easier ice cram (vanilla taste) are sufficient, following doses specified by the appliance, 1 l of milk, one and half hg of sugar, 200 ml of cream and a hint of vanillin.
Of course, to avoid further waste would be good to be careful procuring these ingredients, taking care that they have recyclable or compostable packaging.
As we did with yoghurt we took the main ingredient (milk) from the fresh milk self-distributor here that is our daily furnisher.
You must prepare the mix and pay in the tank, previously made cool for several hours in the freezer. Then you can start the engine of ice cream and in about 40 minutes you get the ice cream, which will be even more compact after having placed it again in the freezer for a while – as you can see in the picture, we used an old bowl of industrial ice cream purchased before buying the ice cream maker –.
Il gusto del gelato può essere personalizzato come si vuole, seguendo il ricettario che abbiamo trovato nella scatola dell’elettrodomestico, o secondo la propria inventiva. La prima volta che lo abbiamo fatto, da bravi amanti dell’Irlanda, alla miscela del fiordilatte abbiamo aggiunto della crema di whiskey, ed il risultato è stato al di sopra di ogni aspettativa. Abbiamo provato anche quello al cioccolato ed è formidabile!
You can customized flavour at will, following the recipes you can find in the box of the appliance, or following your inventiveness. The first time we made it, as good lovers of Ireland, we added some whiskey cream, and the result has been above every expectation.
Sicuramente fare in casa il gelato è un modo più naturale di alimentarsi, se non altro con la consapevolezza di sapere con cosa viene fatto ciò che si mangia, per sentirsi meglio anche quando ci sediamo a tavola, uno dei pochi piaceri rimasti!!!
Surely making ice cream at home is a more natural way of consuming food, being aware of what are the real ingredients of our food, in order to feel better also when we are seated at table, one of the last remained pleasures!!!
Danda aggiunge a questo:
In addition Danda says:
“È triste vedere in giro, spesso per terra o fuori dai cestini colmi, carte dei gelati, coppette e cucchiaini di plastica! Oltretutto se si è abituati a farne provvista al supermercato, ti ritrovi a collezionare numerosi vassoi di plastica. Questi sono anche riciclabili e riutilizzabili, ma quando sono troppi, sono un vero spreco (non dimentichiamoci che per fabbricarli ci vuole energia e petrolio)!
Inoltre ho letto di recente un articolo proprio sul gelato, scritto da Enrico Zagnoli, un dottore agronomo esperto in produzione industriale di alimenti (su “Valore Alimentare” n°23), e ho fatto l’amara (eh eh) scoperta che il gelato industriale è fatto da una miscela che contiene aria in quantità pari quasi al peso degli altri ingredienti, oltre al fatto che ci sono coloranti, conservanti, stabilizzatori, grassi vegetali e altre cose poco rassicuranti. Avete mai letto gli ingredienti di un gelato confezionato? Beh, fatelo. E vi dico che nemmeno i gelati artigianali sono sempre genuini, dal momento che molti gelatai acquistano le miscele già preconfezionate che oltretutto viaggiano per chilometri su tir con impatto ambientale mostruoso!
Quindi siamo assolutamente fieri del nostro gelato in casa, anche se ogni tanto anche a noi un cono in giro per le passeggiate ci scappa!”
‘It’s sad to look around and see often on the ground or outside the filled bins, ice creams wrap, plastic cups and spoons! Moreover if you are used to buy large amounts of ice cream at the supermarket, you find yourself to collect numerous plastic trays. These are recyclable and reusable too, but when they are too many, there are a real waste – don’t forget that they consume manufacture energy and oil –!
I also recently read an article about ice creams, written by Enrico Zagnoli, an agronomist who is expert in food industry (on ‘Valore Alimentare’ #23), and I bitterly (LOL) discovered that the commercial ice cream is made from a mix that contains air in quantity almost equal to the weight of the other ingredients, apart from the fact that there are dyes, preservatives, stabilisers, vegetable fats and other less reassuring things. Have you ever read the ingredients of packaged ice cream? Well do it. And I say that even craft ice cream is not always genuine, since many ice cream artisans buy mixtures that are already pre-which, moreover travelled for miles on trucks with a monstrous environmental impact!
So we are absolutely proud of our ice cream, although occasionally we take a cone when we walk for a while!’
venerdì 1 agosto 2008
Vacanzeee!!!/Holidayyyy!!!
Ebbene sì siamo quasi agli sgoccioli, mancano pochi giorni e poi sarò in ferie!
Yes, we are almost at the last, missing a few days and then I’m leaving!
Alcuni di voi se le staranno già godendo, chi al mare, chi in montagna, chi in località di arte e storia. Bene, mi piacerebbe ospitare qualche vostro racconto, specialmente se avrete voglia di comunicare qualche cosa particolare che avete visto in giro, qualche episodio di noncuranza ambientale, qualche avvistamento di animali o piante... basta che inviate tutto all’indirizzo e-mail che trovate nel mio profilo.
Some of you are already enjoying the stay, who at sea, who in the mountains, who in localities of art and history. Well, I would like to host some your stories, especially if you want to communicate something that you saw around, some episode of environmental carelessness, some sighting of animals or plants ... just send it to the e-mail you find in my profile.
Io vi preannuncio che passerò una settimana circa nella mia cittadina d’origine, in Puglia, per stare un po’ con i miei, mentre annoterò qua e là i progressi o regressi in campo ambientale.
I make the announcement that I’m spending approximately one week in my native town, in Puglia, to remain with my parents while I’ll take note here and there of the progress or setbacks in the environmental field.
La parte però spero più bella ma sicuramente più interessante sarà la seconda settimana, che trascorrerò col mio compagno in Trentino. Questa sarà volutamente una vacanza a basso impatto: partiamo in treno per Trento e arriveremo, sempre tramite ferrovia elettrica e poi bus locale, in un un paese all’incrocio tra la Val di Non e la Val di Sole, Revò. Lì abbiamo scelto questa volta di soggiornare in un B&B targato Ecolabel. La padrona di casa ci ha assicurato un’ospitalità speciale: colazione ricca ed abbondante di prodotti fatti in casa e frutta del giardino o della zona, con pane e dolci sfornati freschi ogni mattina e piccoli frutti raccolti in giornata. In programma ci sono tante belle escursioni rigorosamente a piedi.
The most beautiful part, however, of my holidays, I hope, but certainly the more interesting one, will be the second week, that I’ll spend with my mate in Trentino. This will be a deliberately low-impact holiday: depart by train for Trento and reach, provided by rail electricity and then local bus, in a country at the intersection of the Val di Non and the Val di Sole, Revò. There, this time, we chose to stay in a B&B feathered ‘Ecolabel’. The hostess has assured us special hospitality: rich and abundant breakfast with home-made products and garden or local fruits, bread and cakes fresh baked on every morning and small fruits collected during the day. On the programme there are many fine hikes, strictly by foot.
Inoltre mi porterò dietro qualche buon libro da leggere, visto che tra lavoro, blog, lettura di feed e mantenimento della casa, ho sempre dedicato poco ad uno dei miei passatempi preferiti: con me porterò dietro “Non è vero che tutto va peggio” di Michele Dotti e Jacopo Fo, “Wildwatching” di Isabella Lattes Coifmann, “Guida ai detersivi bioallegri” di Maria Teresa De Nardis, ed “Ecoshopping” di Rita Imwinkelried e Nicoletta Pennati. Questi ultimi due sono più delle guide, ma hanno anche una parte introduttiva con varie cose interessanti da sapere.
Furthermore, I’ll bring back some good book to read, given that among work, blog, reading feeds and work at home, I always dedicated a few time to one of my favorite pastimes: I’ll bring with me ‘It Is Not True That Everything’s Worse’ by Michele Dotti and Jacopo Fo, ‘Wildwatching’ by Isabella Lattes Coifmann, ‘A Guide to Happy-Organic Detergents’ by Maria Theresa De Nardis, and ‘Ecoshopping’ by Rita Imwinkelried and Nicoletta Pennati (all titles are translation of the author). The latter two are guides, but also they have an introductory part with various interesting things I need to know.
Dei libri, delle vacanze ed altre novità vi racconteremo al nostro rientro, mentre al momento dovrete accontentarvi di qualche post “programmato” in modo da non farvi perdere l’allenamento nel leggere! :-D
Cosa dirvi? Io non vedo l’ora di partire per rilassarmi finalmente un po’, ma state sicuri che non vedrò l’ora di ritornare a postare qui su questo blog, e sono sicura che quando tornerò ci saranno tante belle cose da dirci!
Allora un abbraccio a tutti e BUONE VACANZE!!!
About books, holiday and other news we will tell you on our return, while at the time you'll have to content yourselves with a few of ‘programmed’ blogposts so as you’ll continue training in reading! :-D
What can I add? I cannot wait to starting to relax a bit, finally, but you’ll be sure that I will look forward to return posting here on this blog, and I’m sure that when we’ll come back there will be many fine things to tell you!
Then a big hug to everybody an ENJOY YOUR HOLIDAY!
Iscriviti a:
Post (Atom)